SGUARDI DIVERSI A MODEna Un'INSOLITA, PIACEVOLE, PASSEGGIATA NEL CENTRO STORICO

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Si inizia qui

La Piazza Grande di Modena

Questi ragazzi ci accompagnano raccontando
  • Un’insolita, gradevolissima chiaccherata, passeggiando per le vie del centro di Modena, nell’ambito di un’iniziativa dell'Associazione Same Same Travels all'interno del progetto FreeWalkingTour Modena: due ragazzi immigrati, provenienti da Gambia e Pakistan, i loro nomi sono rispettivamente Bakary e Abdul, ci presentano a loro modo la città, confrontando elementi della cultura modenese, con quelli dei loro Paesi d’origine, raccontandone particolari interessanti, a molti sconosciuti. Sguardi Diversi.
Scorcio di Modena: Duomo e Ghirlandina

IL DUOMO DI MODENA, PATRIMONIO DELL’UMANITA’

Bakary e Abdul ci danno qualche cenno del nostro Duomo: risale a più di 900 anni fa, è patrimonio dell’Unesco dal 1997, e ospita la tomba del Patrono di Modena, San Geminiano. Ci raccontano quello che sanno della leggenda di San Geminiano e ci illustrano le cattedrali nel loro paese.

Duomo, facciata
Bakary ci mostra la sua Cattedrale

ancora in Piazza Grande

C'è tanto da dire...

Abdul ci mostra le immagini stampate del fondatore del Pakistan e della sorella che ha contribuito gloriosamente al raggiungimento dell’indipendenza del Pakistan dall'India ed è stata insignita del merito. E’ interessante avere questi cenni della storia di un paese così lontano dalla nostra realtà. Ti sembra di essere trasportato lì, di viverla attraverso le parole di questi ragazzi, i cui sguardi si accendono mentre raccontano, finalmente possono trasmettere i loro ricordi e sensazioni, viverle insieme alla gente che ora fa parte della loro vita e che a volte ne è così estranea.

All'uscita di Piazza Grande

LA BONISSIMA

Chi era LA BONISSIMA?

“Una donna buona”, dice Bakary, “generosa, che, essendo ricca di nascita, in tempi di carestia ha aiutato molti poveri”. Dove è cresciuto lui, ci sono tanti personaggi con queste caratteristiche, che amano e aiutano gli altri. Lo ascoltiamo mentre parla delle "insegne" dei cognomi appesi fuori alle loro case, delle tradizioni che si tramandano da secoli, di generazione in generazione. Sono molto legati alla tradizione, al passato, al ruolo fondamentale degli anziani, voce di saggezza e di verità.

IL MERCATO COPERTO

IN OGNI CITTA', PAESE O LUOGO CHE SIA, CE N'E' UNO

Mercato coperto di Via Albinelli

Abdul ci narra ciò che ha appreso del mercato Albinelli a Modena : è un luogo per acquistare prodotti di ogni genere, ma anche per incontrarsi e fare chiacchere tra amici. In Pakistan i mercati sono coperti nelle grandi città, e aperti solo nei paesi, dove alla gente piace commerciare e contrattare sui prezzi. Anche nel paese di Bakary c’è un mercato, ma non è coperto. Le donne principalmente vanno a vendere i prodotti che coltivano, con ceste enormi e piene di frutti e verdure meravigliose. Ci mostra foto coloratissime! Spesso anche le bambine devono prendere le ceste sulla loro testa e portarle al mercato e questo non è troppo piacevole per loro.

un turista molto attento

Verso il Palazzo Ducale

ehi, da grande vorrei andare qua!

Nel tragitto verso il Palazzo Ducale ci scambiamo chiacchiere amichevoli, curiosità dei nostri paesi, delle nostre diverse abitudini, dei riti. Un piccolo turista molto interessato, e attirato dalle immagini soprattutto, socializza con i nostri accompagnatori nel modo più innocente. E' un quadretto spassoso ed emozionante, che apre il cuore.

Palazzo Ducale in lontananza

IL PALAZZO DUCALE

OGGI ACCADEMIA MILITARE

Il Palazzo più maestoso a Modena, voluto dagli Estensi per affermare la grandezza della loro Famiglia, oggi sede di un’Accademia Militare tra le più importanti in Europa. Molti italiani e stranieri vengono per studiare qui e per intraprendere la carriera militare. In Pakistan, racconta Abdul, il palazzo reale, una volta ottenuta l’indipendenza dagli inglesi, e affermata l’esigenza di ampliare la cultura del proprio popolo diffondendo la conoscenza delle altre lingue del mondo, è stato scelto come istituto universitario, quindi destini simili in paesi diversi. Per merito di grandi personaggi, la cultura emerge.

PIAZZA MATTEOTTI

PRIMA NON ERA COSI'

La Piazza e i suoi platani
S.Giovanni Battista vista dalla Piazza

Bakary ci racconta che Piazza Matteotti è stata distrutta durante il fascismo, e i due palazzi adiacenti, prima di tale periodo erano palazzi molto più prestigiosi, questi infatti non piacciono ai modenesi. Dopo l'unificazione d'Italia, i cittadini di Modena hanno voluto dedicare la piazza a Matteotti, personaggio simbolo dell’antifascismo.

IL PALAZZO DEI MUSEI

Entrata principale

Non entriamo all'interno museo vero e proprio, ma esploriamo l’entrata del Palazzo che è comunque spettacolare, con reperti romani ancora in ottimo stato, sarcofagi con bassorilievi stupendi, e numerose opere con scritte in latino. Bakary ci mostra la riproduzione delle strade romane, costruite con massi enormi, quando Modena aveva il suo nome latino, Mutina.

L’ANTICO PLATANO

LE USANZE IN GAMBIA

Vicino alla Stazione dei pullman, un platano gigante, sotto al quale si aspetta il bus, accanto al quale si passa abitualmente, senza farci caso: è il più vecchio dei platani cittadini. Abdul e Bakary ci rivelano le credenze e le superstizioni legate ai grandi alberi nei loro paesi: tagliare i capelli per la prima volta sotto l’albero dona una vita lunga, una moglie riesce a guarire il marito ammalato correndovi intorno, per alcuni ci sono i fantasmi nella chioma, ecc. In Gambia, in particolare, sotto ai grandi alberi, vengono praticate le circoncisioni ai bambini in tenera età.

FINE DEL TOUR, FINE DEL VIAGGIO

Una splendida giornata

Grazie Abdul e Bakary. E' stata una giornata all'insegna del viaggio, dell'interculturalità,​ e del dialogo aperto, della sana curiosità di adulti e bambini. L'itinerario didattico-educativo ha fatto emergere particolari di multiculturalismo, sentimenti di integrazione e curiosità nella conoscenza dell'Altro. La città di Modena si è prestata molto bene come escamotage narrativo, così come vorremmo possano esserlo tante altre città del nostro territorio che ospitano oggi nuove persone, alla ricerca di una vita assolutamente normale, una vita a cui tutti abbiamo diritto.

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