Prima Stagione, Episodio 10, Titolo (non me lo ricordo).
L’inizio della fine.
L’ho già scritto una certa quantità di volte, lo so, ma qui sta diventando sempre più evidente.
Innanzitutto: avvertenza per i lettori, che poi mi scrivete per avvertirmi "che mancano dei pezzi, che non ho capito bene, che ho frainteso". No, avete frainteso voi! questo Cultore non intende fare mica il riassunto delle puntate del donghua. Semplicemente annota le cose notabili – tautologico dirlo – e a modo suo. Ovvero con i piedi. A volte con la giada, figuriamoci!
Quindi se vi aspettate dalle considerazioni che trovate qui, di comprendere l’episodio siete messi peggio di me, persino più sbronzi. Per dire.
Comunque.
Dove eravamo rimasti? Ah sì! Nella grotta. Con la Grossa Grassa Tartaruga che stava per tirare il collo. No, voglio dire, è Lan Zhan che le stava per tirare il collo, vah che siete di una pignoleria insopportabile.
Comunque.
Qui inizia subito in maniera piuttosto chiara. Con dei bellissimi svolazzi in aria Lan Zhan ha avvinghiato il collo della Grossa Testuggine, usando uno dei trucchetti di famiglia Lan: la corda assassina. Che io mi chiedo: se aveva quella cosa lì a disposizione come mai non l’ha usata più spesso per affettare Wei WuXian, non so. Pazienza.
Fatto sta che la Tartaruga viene decollata ed è un lavoro di gruppo, anche se non pare.
Già perché Wei Ying con uno stomaco da sommozzatore si era infilato nelle sue viscere, per aprirla da dentro. Lo so che sembra un dettaglio pornografico, ma la bellezza è negli occhi di chi guarda. Sicché. Fatevi delle domande.
Comunque.
A quanto pare i nostri hanno avuta la meglio sul Grosso Carapace e adesso si asciugano un po’.
Si fa per dire.
Che qui, ammettiamolo, siamo ad un livello tale di ormoni alla rinfusa che sembra quasi sia scoppiato il Capodanno cinese nella grotta. Ma sono loro due.
Anche se uno ha meno gambe del dovuto (vedete che siete voi a vedere oscenità da tutte le parti? Cosa dicevo io? Ma tu guarda!), e l’altro ha assorbita una tale quantità di morti che ormai cammina come Maicol Gecson in Triller (traslo).
Torno al punto.
Se il mese passato in Biblioteca è stato per i due giovini il punto di non ritorno dei loro cuori, ma senza che ne avessero la minima consapevolezza (almeno per uno dei due), qui iniziano ad avere un qualche barlume di un qualcosa che non sanno mica classificare.
O almeno, uno dei due è certo lucido, consapevole e anche molto doloroso e dolorante per questo (ve lo posso certificare, sono io!), e l’altro sa solo stuzzicare come è suo costume. Restando il flirtatore seriale di sempre.
Pure mezzo morto chiede continuamente attenzione e non rinuncia a scartabellare l’anima.
“Mi suoni?” ecco, io non so perché Lan Zhan si è persa st’occasione. Doveva saccagnarlo e vendicarsi per il “Mianmian affaire”. Ma è un cuore buono e c’è niente da fare. Suona. Una melodia che diventerà SPOILERRR! il nodo, il loro personalissimo filo rosso.
Un fuoco acceso e zampillante chiude questa scena e lo sappiamo benissimo tutti quale significato possa avere. Infatti. Secondo me hanno censurate le scene compromettenti. Il fatto che Wei WuXian suoni il flauto mi lascia molto pensare a tal proposito, la trovo una metafora azzeccata e apprezzabile, ma essendo io personcina a modo e decorosa non intendo raccontare oltre.
(in appendice seguiranno i dettagli a luci rosse).
Comunque.
Poi succedono solo cose disdicevoli nel resto di questo episodio, sì. Ma ve le racconto per pura cattiveria. Perché Wei Ying si trova a riaprire gli occhi, fuori dalla grotta, dopo tre giorni di coma. Ormai è circondato da roba viola e, non capisco come sia possibile, ne è anche felice. La prima cosa che vedono i suoi occhi sono due disegnini che si baciano. Opera sua? Si desume di sì, ma il ragazzo aveva ancora le idee poco chiare: sono un bimbo e una bimba che schioccano labbra. Ingenuo! Poi vede come gli faccio cambiare idea!
Ormai lo sappiamo già: se ci troviamo all’Approdo del Loto volano stracci in famiglia. E infatti. Madame Viola Yu quando vede il quadretto familiare di figlio, marito e Wei Ying appena ripresosi, inizia a far notare la sua ingombrante presenza scenica.
Prima sbatacchia figlio, poi strapazza marito e Wei Ying, incolpandolo di qualsiasi cosa sia accaduta nella loro famiglia negli ultimi settecento anni, poi passa di nuovo al figlio, poi la marito e alla fine dice a tutti “MUORITEEEE!”. Secondo me lo ha fatto, siete voi che non riuscite a sentirlo, giuro.
Comunque.
C’è da capire che Marito Viola ne abbia una scrotite acuta che nemmeno un elefante, per cui allontana velocemente la giada dall’approdo. Con una ventina d’anni di ritardo, a occhio e croce direi.
Il punto è che lo fa nel frangente in cui gli Wen hanno deciso di stringere sempre di più il pugno sugli altri Clan, per perpetrare quella famosa tattica conosciuta in varie declinazioni in tutto luniverso, inclusi quelli paralleli, del “dividi et impera”. E infatti.
Tette.
Ora io vedo solo delle Tette e giuro che se c’è una cosa che ha create guerre, scompigli e casini rivoluzionari, queste sono le tette. Infatti.
L’amichetta di Wen Chao-ch’hailafacciacomeilcubo si è presentata da Madame Viola Yu e non sa ancora cosa l’attende. Lasciatemi dire: è ancora più ingenua di Wei Ying, se possibile. Infatti Tette è subito tutta arzilla e vuol dettare TetteLegge, e intima a Madame Viola di fare a fette qualcuno, giusto perché sul Monte Muxi si era permesso di far scoppiare la rivolta. Indovinate di chi sta parlando?
ESATTO!!
Wei Ying, appena ripresosi dalla Tartaruga e dalla musica di merda che ha suonato Lan Zhan, qui è nuovamente di turno. I raggi viola stile Ibiza by night scoccano veloci verso di lui – nonostante una debole protesta di Ragazzo Viola che però ha una strizza tale di Gran Madre che si guarda bene di intervenire, se non facendo qualche squittio da ghiro – e lo beccano pure, stendendolo impietosamente a prender polvere sul tappeto.
Tette vuole che sia tagliato qualcosa a Wei Ying (meno male che io non ero presente alla scena dunque mi sarei sentito parecchio male. AH! Ma voleva tagliargli una mano? UNA MANO? Ah, meno male. Allora che faccia pure, che mi frega, ne ha due!).
Comunque.
Tette.
Tutta Tette decide di provocare Madame Yu, e non sa che problemone (immaginate sinonimo che ha a che fare con la merda, in questo punto),ha appena calpestato. Infatti. Perché Madre Regina dell’Approdo Tutto decide di ricordarle cosa sia la gerarchia e inizia a prenderla a schiaffoni che nemmeno a suo figlio per farlo diventare furbo.
Peccato che sia finito l’episodio in questo punto: io stavo per perdere la verginità dalla gioia.
Pazienza, aspetterò ancora quella manciatina d’anni.
Vado a ubriacarmi.
Lan Cìan©
Credits:
Le immagini provengono tutte dal donghua.