A che punto siamo?
"A scuola mi hanno insegnato a scrivere un tema ma non mi hanno insegnato a scrivere" - G. Mazzariol -
- proponiamo esercizi di scrittura ma non pratichiamo la Scrittura con i nostri alunni
- dedichiamo poco tempo alla scrittura intensiva
- correggiamo e valutiamo i testi finiti (... e i punti critici sono sempre gli stessi!)
- anche le "tracce aperte" non aprono a una vera scelta
- è difficile individualizzare
- la stanca routine dell'antologia
- i ragazzi sono lasciati soli nel processo di lettura
- li alleniamo davvero all'autovalutazione ed alla metacognizione?
Una didattica per competenze: il sapere in azione.
WRITING AND READING WORKSHOP
LE ORIGINI
LA SISTEMATIZZAZIONE
ESPERIENZE SIGNIFICATIVE - U.S.A.
ESPERIENZE SIGNIFICATIVE - ITALIA
MA IN PRATICA?
Quando parliamo di Writing and Reading Workshop parliamo di ...
- ambiente di apprendimento che ruota intorno al processo autentico di Lettura e Scrittura;
- comunità di lettori e scrittori che insieme crescono - sperimentano tecniche - si sostengono;
- lettori e scrittori liberi (in modo strutturato) di scegliere su quali "progetti" lavorare;
- insegnante che affianca il processo di lettura e scrittura, che è auorevole perchè anche lui/lei è scrittore e lettore insieme agli studenti;
- insegnante che sostiene - guida - indirizza gli alunni nella co/costruzione dell'ambiente di apprendimento
LE PAROLE CHIAVE
Il writing and reading workshop e le Indicazioni Nazionali
LA SCRITTURA
“Il percorso di apprendimento della scrittura richiede tempi distesi, diversificazione delle attività didattiche e interdisciplinarità” e “al termine della scuola secondaria di primo grado l’allievo dovrebbe essere in grado di produrre testi di diversa tipologia e forma coesi e coerenti, adeguati all’intenzione comunicativa e al destinatario, curati anche negli aspetti formali” ( Indicazioni Nazionali, pag. 31)
Le ricerche dimostrano che quando gli studenti hanno l'opportunità di scegliere su cosa scrivere, sviluppano padronanza sulla loro scrittura ed i loro testi migliorano sensibilmente. (Thomas. 2016)
Uno sguardo al laboratorio di scrittura
INIZIARE UN PASSO ALLA VOLTA: anche solo introducendo la routine.
- Accorciare le lezioni e preservare il tempo della scrittura
- Introdurre il lavoro "a onde" sulle bozze.
- Sfruttare gli spazi della classe
- Lasciare la libertà di scelta (nella scrittura e nella lettura)
- Abituarli al confronto di gruppo finale
- Essere una voce esperta tra le voci
- Abituarli a pensare - su carta
LE MINILESSONS
Scrivo perchè ho bisogno di affermare con forza che si possono e si devono insegnare la scrittura e la lettura restituendo loro il senso più alto, indipendentemente dall'età dei nostri studenti, indipendentemente da ciò che crediamo siano i programmi, indipendentemente dalle difficoltà della nostra professione. -J.Poletti Riz-
IL TACCUINO
Scegliete un attivatore
- mappa del cuore
- lista: le persone che mi hanno resa l'insegnante che sono
- lista: cosa mi spinge a voler cambiare il mio modo di insegnare
- il sole dei ricordi
Scrivete di getto su uno degli elementi che avete individuato
5 minuti al massimo: tutto quello che vi viene in mente di quel piccolo seme di scrittura
“Il tema favorisce la "verbosità, cioè l'adozione, da parte degli allievi e dei docenti, di formule stereotipiche cristallizzate” T.DeMauro
Nel W.W. la scrittura prende casa in contesti reali e autentici.
Ma noi dobbiamo comunque educarli al tema!
"Scritture tutto d'un pezzo"
- in momenti precisi (e scelti) dell'anno: inizio e fine o al termine di generi (espositivo/argomentativo/saggio) temi particolari trattati nel RW (migrazioni/legalità/viaggio...)
- 15' per la prescrittura e 45' di scrittura intensiva senza consulenze, senza testi modello da consultare, senza avere a disposizione il taccuino (nei giorni precedenti avremo preparato i ragazzi con una ML sulla rilettura del taccuino in funzione di un compito di scrittura più "canonico") senza revisionare
- spronare i ragazzi ad utilizzare tutte le tecniche conosciute
- revisione per 45' senza consulenze.
"Gli insegnanti migliori non sono soltanto istruttori. Sono mentori e guide capaci di dare fiducia agli studenti, di aiutarli a trovare uno scopo e di metterli nelle condizioni di credere in loro stessi." Ken Robinson - Scuola creativa. Manifesto per una nuova educazione.
- valutazione (anche "solo" dando feedback) in itinere e non solo finale
- centralità dello studente = centralità della metacognizione e dell'autovalutazione
- osservare e raccogliere dati per rispondere alle esigenze di quell'alunno/di quella classe
- condividere con gli studenti strumenti e criteri di valutazione. (strumenti collegiali ma adattabili al contesto)
- valutare = dare valore. Suggerire come rimediare a tutti gli aspetti deboli di un testo equivale ad affossare lo studente, a farlo sentire svalutato, a fargli perdere la motivazione
- dare la possibilità agli studenti di scegliere quali pezzi valutare (nel registro)
GRAZIE!
Prof.ssa Silvia Pognante - silvia.pognante@libero.it -
Credits:
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