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Writing and Reading Workshop Nulla dies sine linea

A che punto siamo?

"A scuola mi hanno insegnato a scrivere un tema ma non mi hanno insegnato a scrivere" - G. Mazzariol -
  • proponiamo esercizi di scrittura ma non pratichiamo la Scrittura con i nostri alunni
  • dedichiamo poco tempo alla scrittura intensiva
  • correggiamo e valutiamo i testi finiti (... e i punti critici sono sempre gli stessi!)
  • anche le "tracce aperte" non aprono a una vera scelta
  • è difficile individualizzare
  • la stanca routine dell'antologia
  • i ragazzi sono lasciati soli nel processo di lettura
  • li alleniamo davvero all'autovalutazione ed alla metacognizione?
QUALI OBIETTIVI?

Una didattica per competenze: il sapere in azione.

Scendere dalla cattedra e mettere al centro gli alunni: farli sentire padroni del loro processo di apprendimento, dar loro la libertà di scegliere, valorizzarne saperi ed esperienze.
Il motore dell'apprendimento è la MOTIVAZIONE. Il carburante? L'AUTENTICITA'
WRITING AND READING WORKSHOP

LE ORIGINI

DONALD MURRAY "A Writer Teaches Writing: a Practical Method of Teaching Composition" (1968) & DONALD GRAVES The Child, the Writing Process and the Role of the Professional"(1975) sono i primi a parlare di INSEGNARE LA SCRITTURA COME PROCESSO (non come prodotto) all'interno di un contesto REALE ed AUTENTICO.

LA SISTEMATIZZAZIONE

Teachers College - Columbia University - N.Y. - Lucy Calkins - Sistematizzazione dell'impostazione didattica all'interno del "READING AND WRITING PROJECT"

ESPERIENZE SIGNIFICATIVE - U.S.A.

NANCIE ATWELL - vincitrice del Global Teacher Prize (2015) e autrice di "In The Middle"

ESPERIENZE SIGNIFICATIVE - ITALIA

JENNY POLETTI RIZ Ha introdotto e sperimentato, per prima in Italia, il Writing and reading worskshop - Ha pubblicato, per Erickson il primo volume in italiano dedicato al metodo: "Scrittori si diventa. Metodi e percorsi operativi per un laboratorio di scrittura in classe"
ITALIAN WRITING TEACHERS - Una comunità di docenti di italiano - dalla primaria alla secondaria di II grado - che crescono insieme applicando nelle loro classi il Writing and Reading Workshop

MA IN PRATICA?

Quando parliamo di Writing and Reading Workshop parliamo di ...
  • ambiente di apprendimento che ruota intorno al processo autentico di Lettura e Scrittura;
  • comunità di lettori e scrittori che insieme crescono - sperimentano tecniche - si sostengono;
  • lettori e scrittori liberi (in modo strutturato) di scegliere su quali "progetti" lavorare;
  • insegnante che affianca il processo di lettura e scrittura, che è auorevole perchè anche lui/lei è scrittore e lettore insieme agli studenti;
  • insegnante che sostiene - guida - indirizza gli alunni nella co/costruzione dell'ambiente di apprendimento

LE PAROLE CHIAVE

Quali vi incuriosiscono? Quali vi spaventano? Quali sono già vostre?

Il writing and reading workshop e le Indicazioni Nazionali

“Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi. In questa prospettiva, i docenti dovranno pensare e realizzare i loro progetti educativi e didattici non per individui astratti, ma per persone che vivono qui e ora” (Indicazioni nazionali, pag.7).
Nel processo di apprendimento l’alunno porta una grande ricchezza di esperienze e conoscenze acquisite fuori dalla scuola e attraverso i diversi media oggi disponibili a tutti, mette in gioco aspettative ed emozioni, si presenta con una dotazione di informazioni, abilità, modalità di apprendere che l’azione didattica dovrà opportunamente richiamare, esplorare, problematizzare. In questo modo l’allievo riesce a dare senso a quello che va imparando” (Indicazioni nazionali, pag. 27).

LA SCRITTURA

Il percorso di apprendimento della scrittura richiede tempi distesi, diversificazione delle attività didattiche e interdisciplinarità” e “al termine della scuola secondaria di primo grado l’allievo dovrebbe essere in grado di produrre testi di diversa tipologia e forma coesi e coerenti, adeguati all’intenzione comunicativa e al destinatario, curati anche negli aspetti formali” ( Indicazioni Nazionali, pag. 31)

Le ricerche dimostrano che quando gli studenti hanno l'opportunità di scegliere su cosa scrivere, sviluppano padronanza sulla loro scrittura ed i loro testi migliorano sensibilmente. (Thomas. 2016)

"Io posso definirmi una piccola scrittrice, quasi come un piccolo scienziato che sperimenta formule nuove, nel mio caso teniche di scrittura. Questi mesi sono serviti per riflettere su quello che adoro fare. Scrivere non è soltanto mettere parole a caso in fila per formare un discorso decente, ma è saper esprimere sentimenti forti, con un significato, su carta bianca. Cioè è riempire lo spazio bianco che rimane per dire chi sei. Con la scrittura trovi il tuo stile e le tue passioni ...." C. I media
Uno sguardo al laboratorio di scrittura
" Si impara a scrivere scrivendo"
Pensare di lanciarsi fa paura? Indossiamo il paracadute! (anche quello di sicurezza)
INIZIARE UN PASSO ALLA VOLTA: anche solo introducendo la routine.
  • Accorciare le lezioni e preservare il tempo della scrittura
  • Introdurre il lavoro "a onde" sulle bozze.
  • Sfruttare gli spazi della classe
  • Lasciare la libertà di scelta (nella scrittura e nella lettura)
  • Abituarli al confronto di gruppo finale
  • Essere una voce esperta tra le voci
  • Abituarli a pensare - su carta
ENTRIAMO NEL VIVO DELLA PRATICA

LE MINILESSONS

“Una buona minilesson è pratica, rilevante, accessibile e arriva lontano. E’ una conversazione su problemi legati alla scrittura, soluzioni provate e indicazioni produttive. (…). È un’opportunità di trasmettere il mio sapere, allo stesso tempo costruendo un contesto in cui i bambini possano scoprire e agire in base alle loro intenzioni”. Nancy Atwell, In the middle
"L'avvocato del diavolo" - Mini gioco di ruolo. Ciascuno di voi conosce i propri punti di forza e di debolezza, ciascuno partecipando al lavoro sulle ML in alcuni momenti si è sentito comodo mentre in altri a disagio. A far funzionare il laboratorio, soprattutto all'inizio, è anche la collaborazione tra i colleghi: ciascuno esprima ad un suo collega un dubbio, una perplessità, una remora sulle ML. Sarà il collega - rivestendo i panni dell'esperto - a cercare di dipanare la matassa.
OGGI METTERMO LA SCRITTURA AL CENTRO.
Scrivo perchè ho bisogno di affermare con forza che si possono e si devono insegnare la scrittura e la lettura restituendo loro il senso più alto, indipendentemente dall'età dei nostri studenti, indipendentemente da ciò che crediamo siano i programmi, indipendentemente dalle difficoltà della nostra professione. -J.Poletti Riz-

IL TACCUINO

Il taccuino ti regala un posto dove vivere come uno scrittore, non solo a scuola ma dovunque tu sia, a qualsiasi ora del giorno. (Fletcher, A writer’s notebook)
IL TACCUINO DELL'INSEGNANTE SCRITTORE: "Scrivo perchè ho bisogno di dimostrare a me stessa e ai miei studenti che sono una scrittrice, oltre che un'insegnante, anche se mi sono sempre sentita a mio agio nel secondo ruolo e completamente inadeguata nel primo. Scrivo perchè ho bisogno di dar prova [...] che scrivere non è un talento innato, è qualcosa che si può imparare. Scrivo perchè devo credere prima di tutto io stessa di essere capace [...] di dar vita a pagine che riescano a trasmettere almeno in parte ciò che ho dentro, l'entusiasmo per questo mestiere, la gioia che si prova quando si sente che in classe stanno prendendo vita cento storie, che i nostri studenti stanno scoprendo il gusto di scrivere, di leggere e hanno lasciato scorrere se stessi sulla pagina con freschezza e fiducia ..." J. Poletti Riz
Scegliete un attivatore
  • mappa del cuore
  • lista: le persone che mi hanno resa l'insegnante che sono
  • lista: cosa mi spinge a voler cambiare il mio modo di insegnare
  • il sole dei ricordi
Scrivete di getto su uno degli elementi che avete individuato

5 minuti al massimo: tutto quello che vi viene in mente di quel piccolo seme di scrittura

COLTIVARE LO SCRITTORE: "Scrittura tutto d'un pezzo"
“Il tema favorisce la "verbosità, cioè l'adozione, da parte degli allievi e dei docenti, di formule stereotipiche cristallizzate” T.DeMauro
Nel W.W. la scrittura prende casa in contesti reali e autentici.

Ma noi dobbiamo comunque educarli al tema!

"Scritture tutto d'un pezzo"

  • in momenti precisi (e scelti) dell'anno: inizio e fine o al termine di generi (espositivo/argomentativo/saggio) temi particolari trattati nel RW (migrazioni/legalità/viaggio...)
  • 15' per la prescrittura e 45' di scrittura intensiva senza consulenze, senza testi modello da consultare, senza avere a disposizione il taccuino (nei giorni precedenti avremo preparato i ragazzi con una ML sulla rilettura del taccuino in funzione di un compito di scrittura più "canonico") senza revisionare
  • spronare i ragazzi ad utilizzare tutte le tecniche conosciute
  • revisione per 45' senza consulenze.
COLTIVARE LO SCRITTORE: Consulenze
"Gli insegnanti migliori non sono soltanto istruttori. Sono mentori e guide capaci di dare fiducia agli studenti, di aiutarli a trovare uno scopo e di metterli nelle condizioni di credere in loro stessi." Ken Robinson - Scuola creativa. Manifesto per una nuova educazione.
VALUTARE PER NUTRIRE: alcuni spunti
  • valutazione (anche "solo" dando feedback) in itinere e non solo finale
  • centralità dello studente = centralità della metacognizione e dell'autovalutazione
  • osservare e raccogliere dati per rispondere alle esigenze di quell'alunno/di quella classe
  • condividere con gli studenti strumenti e criteri di valutazione. (strumenti collegiali ma adattabili al contesto)
  • valutare = dare valore. Suggerire come rimediare a tutti gli aspetti deboli di un testo equivale ad affossare lo studente, a farlo sentire svalutato, a fargli perdere la motivazione
  • dare la possibilità agli studenti di scegliere quali pezzi valutare (nel registro)
Voi siete gli esperti! Voltatevi e parlate tra di voi! Cosa, della vostra esperienza di docenti ma anche del contesto del vostro istituto può essere un buon punto di partenza per ragionare sulla valutazione? Cosa, degli spunti che abbiamo condiviso potrebbe diventare una pratica individuale e/o comune?
Compiti a casa. DATEVI DEL TEMPO per riflettere scrivendo sul vostro taccuino su quanto abbiamo condiviso in questi giorni; PARLATENE tra di voi e, se ve la sentite, scegliete 1 pratica comune da sperimentare quest'anno (routine con momento di condivisione / uso ragionato del taccuino / sviluppo della metacognizione e dell'autovalutazione ... ) SCEGLIETE 1 aspetto su cui lavorare in modo individuale e da condividere a fine anno con i colleghi.
GRAZIE!

Prof.ssa Silvia Pognante - silvia.pognante@libero.it -

Created By
Silvia Pognante
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Credits:

GRAZIE A JENNY, LORETTA, SABINA E ALLE ALTRE IWT per la condivisione, la voglia di crescere insieme e i costanti stimoli. Created with images by Devanath - "school old plate" • Free-Photos - "lens camera lens focus" • markusthomasde - "vehicle chrome technology" • jill111 - "typewriter desk vintage" • brianloebig - "columbia university statue new york" • kumon - "marriage" • brittreints - "Obligatory Backpack Pose" • skeeze - "parachute skydiving parachuting" • laverrue - "GO" • Michael 1952 - "SJSA Grade Six - The Year I Rebelled" • succo - "hammer books law" • EME - "leave girl poetry" • Shan Jeniah - "Notebooks" • Free-Photos - "coffee write table" • DEMerzIII - "paper&pen" • Barrett.Discovery - "untitled image" • shirakawaraku - "and cherries red fruit" • Mai Le - "talk to the experts" • npx - "positive thinking cup black white"

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