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Mo dao zu shi (6) La recenZione!

Questa recenZione sarà un po’ triste, ve lo dico già, perché questo Cultore ha il cuore che regge sino a un certo punto. Per cui.

Ecco l’episodio 6: Ritorno a casa.

“Siate spontanei, sarete più carini!” dice la voce di Wei WuXian: ma anche andare un po’ a cagare, no? Ma tu guarda, nemmeno inizia la storia che subito ce l’ha con me.

Perché ce l’hai con me, vero? Mi ci gioco la giada con tutto quello che ci sta intorno, guarda. Ma che tipo.

E niente, poi sempre la sua voce soddisfatta spoilera che si tornerà al Pontile del Loto.

Ed è pure felice il merda. Combina guai grossi come il Muro delle Regole e poi è anche felice, voglio dire. Va bene. Iniziamo pure.

Tanto ci ha già rovinato la sorpresa, che ci posso fare se è abelinato? Comunque.

L’episodio inizia con Zio che rallegra tutti con la storia della sua famiglia; un po’ come quando vi invitano a casa e iniziano a sfracellarvi le interiora con le foto delle ferie a partire da quelle del 1982. Uguale.

Che infatti il primo dei Lan era un monaco taoista, ha raggiunto la buddità e a vent’anni si è spretato perché ha scoperto la patata. E grazie, almeno uno in famiglia per la riproduzione ci voleva, dico io. Comunque.

Bel tipo quest’avo, eh? Si è fatto chiamare Lan qualcosa e poi s’è scelto sta Leggiadra Fanciulla con cui fare coltivazione insieme. Non so cosa coltivassero, ma si sono riprodotti, per cui.

Vi farei notare che in questo punto c’è uno spoiler grosso come la mia giada: la storia del Lan An è un parallelo (ma etero), con quello che sta accadendo al Patriarca e al Secondo Lan (ma tutte le volte? sono io, dai!), del tipo “Studiai, studiai, a Gusu andai e lì ti incontrai”.

Visto? Avevo ragione io. Comunque.

Come sempre Wei WuXian deve dire la sua e fra battute del tipo: “Però mica scemo questo Primo Lan” ad arrivare a "Cosa ha la tua fidanzata che non va bene?" e menare forte il Pavone Jin il passo è breve. Sì perché a questo pretenzioso e presuntuoso Fighetto, a quanto pare, non piace la futura sposa. Oh, guarda caso è proprio la Shijie di Wei Ying.

Lui, che non è suo fratello di sangue, ribolle e si vendica. Ragazzo Viola sta buonino buonino a subire le calunnie: bravo. E’ così che ci si lava le mani dei familiari.

Ovviamente dopo la scazzottata Wei WuXian è di nuovo di turno con le punizioni: in ginocchio sull’erba a rimestare formiche. Che alla fin fine non è un supplizio così grave, secondo me a Gusu pensavano che avesse fatto bene a menare Jin poco Tonic.

Niente, passa Lan Zhan (sì, sì, non lo dico più, lo giuro), che lo guarda con estremo disprezzo. E Wei Ying si chiede pure come mai. Fatto sta che Wei WuXian viene impacchettato e rispedito al Pontile del Loto.

Per riprenderselo a Gusu si scomoda persino zio Jiang FengMian. Un brav’uomo morbido come il burro, io non so quel badola di suo figlio da chi abbia preso. Comunque.

Arriva a casa e cosa trova il povero Wei Ying? Ma un’accoglienza bella proprio: la sua Shijie e va bene, lei è un bignè adorabile, ma poi l’attenzione si sposta su una GranGnocca da paura ma con un cipiglio che farebbe retrocedere la giada persino a me. Tutto detto. Non per niente la chiamano tutti, con terrore, Madame Yu, che, voglio dire: se la chiamano come le maitresse di certe case chiuse un motivo ci sarà pure. Infatti.

Ora non mi chiedo più da chi abbia presa tutta sta gradevolezza di carattere il buon Ragazzo Viola. Per dire.

Lei semina il terrore e il sudore di tutti gli studenti del Pontile del Loto, marito incluso. Fa un po’ di scenate quando vede tornare Wei WuXian, a occhio e croce non è molto felice dell’evento.

Però il gruppo dei Fratelli è felice di rivederlo: “Come si stava a Gusu? Ma c’era anche quello che se ti avvicini si gela l’aria tutto intorno?”

“Chiiii? Ah, no, Lan Wangji mi fa un baffo a me, ha un livello di coltivazione uguale al mio”.

Aspetta che ti becco e te lo faccio vedere io, il mio livello. PFF!

Mode poesia ON

Mentre Wei WuXian racconta questa cosa, poeticamente, l’inquadratura mostra un campo di loto e in primo piano un bocciolo è visitato da una leggera libellula.

Mode poesia OFF

Comunque prima di succhiare il mio nettare, dopo queste cattiverie, aspetterai almeno un paio di vite! Garantito.

Pubblicità.

Se volete andare a mangiare fuori dal Pontile del Loto usate il QRCode e prenotate la barca, così siete sicuri che non vi porti A-Xian che come minimo vi lascia a nuoto.

Bene, anche la pubblicità ce la siamo levata.

Quando Marito Dolce le confessa che, oltre essersi ripreso lo Scapestrato di famiglia, a Gusu si è anche rimangiato il fidanzamento di loro figlia con il Pavone Jin, Madame Yu non la prende tanto bene. Anzi. Questo è – permettetemi una parentesi – un momento visivamente molto poetico.

Con quattro fotogrammi e pochi secondi di animazione riescono a raccontare un’intera storia d’amore: di queste due persone che si credono sposate ‘per forza maggiore, ’ per motivi di accordi fra Clan e che invece esercitano l’un l’altra una grande attrazione e un legame che va ben oltre le convenienze. Basta l’inquadratura di lei che gli passa accanto, nel silenzio della notte. Nel silenzio dei suoi passi. Nel silenzio, ancora, in cui resta lui. Che non vediamo nemmeno in volto ma resta fermo al suo passaggio; fatto di vesti vaporose che si muovono nel buio appena rischiarato dalla Luna.

Con due disegni ti fanno sentire il frinire notturno, l’acqua che lancia riflessi. Una storia nella storia. Un piccolo gioiello all’interno di una cosa già preziosa.

Ora torno a fare il cretinetti, non preoccupatevi.

Insomma, Wei Ying ascolta casualmente un pezzo del litigio dei due zii e si affretta a consolare la sua Shijie, perché nonostante tutto ha davvero paura di esser stato la causa della rottura fra lei e il Pavone, come la Madame Yu ha gentilmente affermato.

Per fortuna sta ragazza ha preso da suo padre: è buona e, non capisco perché, ma ama teneramente Wei Ying. Tanto non glielo lascio, sia chiaro. Comunque.

Passa un anno. Cadono le foglie e poi la neve. Infine cade un fagiano sotto la fionda di Wei WuXian.

Purtroppo c’è anche qualcosa che non cade, bensì si erge sul Pontile: è Ragazzo Viola che ha finito il suo anno a Gusu e torna a casa.

Ovviamente come pensa di accoglierlo il nostro? Fingendosi annegato e facendo le bolle in acqua. E poi ci chiediamo come mai Gian Cheng lo voglia morto. Comunque.

La puntata finisce con lo spoiler sulla Conferenza alla Città Radiosa: "Si stanno radunando tutti lì perché c’è la gara a tiro con l’arco fra Cultori", dice Wei Ying e inizia a fare le prove contro il fratellastro.

No, questo l’ho aggiunto io, ma intanto la puntata è finita. Andate in guerra. Cià.

Lan Cìan edit. purtroppis

Created By
Lan Cian
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