IL CONSUMO CRESCENTE DI FONTI ENERGETICHE
Negli ultimi trent'anni i consumi energetici mondiali sono più che raddoppiati sia nei Paesi sviluppati e in quelli in via di sviluppo circa i due terzi dell'energia mondiale vengono consumati dal 20% della popolazione mondiale. Il petrolio è la principale fonte energetica dei mezzi di trasporto e il consumo è sempre aumentato, i combustibili fossili presentano gravi problemi ambientali per esempio il riscaldamento globale alimentato dai gas serra. Lo sviluppo delle fonti alternative è rallentato però presenta problemi di immagazzinare le energie prodotte e i costi alti di produzione.
GLI SQUILIBRI NELLA PRODUZIONE AGRICOLA
Le attività del settore primario costituiscono solo una piccola parte del PIL mondiale gli addetti al primario sono concentrati nei paesi poco svilupatti che praticano spesso un' agricoltura di auto consumo. La superfice destinata all'agricoltura non è molto estesa ma tuttavia la produzione agricola è cresciuta grazie alla fertilità del terreno. Il sistema alimentare mondiale e persone che soffrono la fame è dovuto dalle guerre che prendono di mira molti paesi oppure alle catastrofi naturali altro fattore sarebbero le piantagioni a mono cultura e dei biocarburanti (ottenuti da sostanze vegetali).
Oggi si assiste ad una crescita costante del consumo di prodotti alimentari dovuto all'aumento della popolazione. Alcuni paesi hanno investito enormi capitali nelle coltivazioni di OGM, organismi geneticamente modificati che hanno dato notevoli risultati interni di quantità prodotte. Il loro utilizzo non è consentito in Europa a causa dei dubbi che riguardano danni della salute umana in alternativa agli OGM si diffonde l'agricoltura biologica. Gli squilibri nel settore primario rischiano di peggiorare a causa del LAND GRABBING ovvero dell'acquisto di terre nei Paesi del Sud del mondo.
L'IMPATTO DELL'UOMO SULLA TERRA
Il nostro pianeta mostra sempre più problemi di una crisi globale a causa dell'eccessivo uso delle risorse rinnovabili (naturali) ,sia non rinnovabili che rinnovabili
L'impronta ecologica misura la quantità di superficie terrestre che ogni persona utilizza per soddisfare le proprie esigenze e smaltire i rifiuti prodotti. E' uno degli indicatori più efficaci per calcolare l'impatto dell'uomo sugli ambienti del pianeta. L'impronta ecologica globale di tutta la popolazione mondiale supera la biocapacità del pianeta
L'impronta ecologica media dei paesi ricchi è di gran lunga superiore a quella dei paesi meno sviluppati. Oggi circa 1,8 miliardi di individui, pari al 25% della popolazione mondiale, consumano il 90% delle merci prodotte nel mondo e quindi una parte equivalente delle risorse naturali terrestri. Al contrario circa 3 miliardi di persone, concentrate nei paesi più poveri, consumano una quantità molto ridotta delle risorse naturali
Gli stati più progrediti non solo consumano più risorse, ma tendono anche a esportare nei paesi più poveri i rifiuti maggiormente inquinanti e alcune attività produttive altamente nocive. Ciò provoca spesso delle catastrofi ecologiche che colpiscono le popolazioni locali e le loro attività produttive. Questa situazione di squilibrio e ingiustizia viene definita con il termine di DEBITO ECOLOGICO
E' BENE PENSARE ALLE COSE DETTE OGGI
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Creato con immagini di Viktor Lysenko - "First sunshine glare after cold winter" • Roman Nguyen - "untitled image"