Attualmente la comunità internazionale ha ufficialmente riconosciuto 196 stati indipendenti. Il paese più esteso è la Russia e sono presenti 48 stati che hanno una superficie inferiore a quella della Sicilia.
Gli stati possono essere suddivisi in 4 categorie: giganti, grandi, piccoli, microstati.
Gli stati giganti sono 6: Cina, India, Brasile, Usa, Indonesia e Russia che insieme occupano un terzo delle terre emerse. Tra questi solo gli Stati Uniti hanno un peso economico così potente da essere ritenuta l'unica potenza globale mentre gli altri stati svolgono un ruolo di potenze regionali. Gli stati grandi sono 45. Ne fanno parte potenze economiche come Giappone, Germania, Regno Unito, Francia e Italia, stati giganti per superficie ma modesti di popolazione.
Ci sono infine 121 stati piccoli, a cui si sommano 24 microstati. Esistono poi nel mondo alcuni stati, circa una decina, che non sono stati ufficialmente riconosciuti.
GUERRE E PROBLEMATICHE NEGLI STATI
Alla fine del '900 è finita la guerra fredda, dominata dal conflitto tra USA e URSS. Dopo la caduta del muro di Berlino e la disgregazione del URSS (1991), gli USA rimasero l'unica super potenza mondiale
In questo secolo anche il sistema politico democratico si è diffuso in tutto il mondo, così facendo ci fu un miglioramento sul rispetto dei diritti umani (abolizione della pena di morte). Negli ultimi anni questo rispetto si sta arrestando ed è in aumento il numero di paesi con regimi autoritari poco rispettosi dei diritti umani.
Dal 1991 i conflitti armati sono aumentati, dapprima e poi soprattutto nel medio oriente, nella regione del Caucaso e nell'Africa Subsahariana; inoltre c'è stata un' esplosione del terrorismo internazionale: la situazione è diventata più difficile dopo gli attentati terroristici di matrice islamica che l'11 Settembre 2001 hanno colpito gli stati uniti abbattendo le Torri gemelle.
Nel 2003 gli USA hanno dichiarato guerra contro l' Iraq, questa volta senza il consenso dell' ONU.
Negli ultimi anni si sta così delineando un nuovo ordine mondiale di tipo multipolare, ovvero basato sulla presenza di più potenze regionali nelle diverse aree del globo che in qualche modo bilanciano ed integrano il ruolo dominante degli USA. In Asia per esempio la Cina e l'India sono 2 potenze che dispongono oggi un terzo della popolazione mondiale, possiedono tecnologie avanzate ed armi atomiche. Nel vecchio continente l'UE si è allargata verso est inglobando diversi stati, ma sta vivendo una fase di difficile crisi economica. Ed infine nell'America Latina la potenza regionale emergente è il Brasile.
LE GUERRE NEGLI ULTIMI DECENNI
Negli ultimi decenni si sono propagati nel mondo secondo l'ONU oltre 60 stati che risultavano in guerra nel 2015; si tratta per lo più di guerre civili dietro a cui si nascondono spesso contrasti di carattere economico.
LE ORGANIZZAZIONI TERRORISTICHE
Sono aumentate le cosiddette guerre non convenzionali, condotte cioè da eserciti non ufficiali e da organizzazioni di fondamentalisti islamici, la più nota delle quali è Al Qaeda, responsabile dell' attacco alle torri gemelle l'11 settembre 2001 a New York. A essa si è aggiunta l' ISIS, formazione armata d' ispirazione sunnita, che controlla militarmente l'ampio territorio in medio oriente e che opera con armi tradizionali con artiglierie e fanterie. Nel Novembre 2015 anche l' Europa, in particolare la Francia è stata colpita da sanguinosi attacchi dell' ISIS.
LA SPESA PER GLI ARMAMENTI E LE POTENZE NUCLEARI OGGI
Inoltre è ripartita la spesa per gli armamenti che hanno raggiunto ormai gli stessi livelli del periodo della guerra Fredda. Tale spesa è alimentata dall' acquisto di armi e sistemi di difesa tecnologicamente avanzati come: come i satelliti spia, sistemi di intercettazione e abbattimento dei missili e droni. Tali strumenti consentono agli eserciti che gli possiedono di combattere a distanza e limitare le proprie perdite di soldati.
Negli ultimi anni il possesso di armi nucleari è tornato ad essere considerato uno strumento fondamentale per affermare gli interessi del proprio paese. Sono oggi 8 gli Stati che ufficialmente dispongono di ordigni nucleari: USA, Russia, Regno Unito, Pakistan, Francia, Cina, India e Israele. In altri paesi invece sono in corso piani per la produzione di armi nucleari ad esempio la Corea del Nord. Nel 2015 dopo quasi due anni di intensi negoziati è stato raggiunto un'importante accordo sul nucleare fra Iran, Cina, Francia, Germania, Regno Unito, Russia e Stati Uniti; l'accordo prevede che l' Iran non potrà produrre materiale per la costruzione di un' arma atomica come contraparte saranno rimosse le sanzioni adottate dall' UE e dagli USA nei confronti dell' Iran
Credits:
Creato con un’immagine di Brett Zeck - "Wooden map of the world with pins"