View Static Version
Loading

IN VIAGGIO CON DANTE Istituto Comprensivo Castel Gandolfo

DIRIGENTE SCOLASTICO

PROF.SSA MARIA BRANCATI

Referente del progetto "DANTE TRA I PICCOLI":

INS. FABIOLA FIORINI

Referente del Concorso letterario "DANTE ALIGHIERI":

PROF.SSA DANIELA MERCURI

_______________________________________________________

In occasione del settimo centenario della scomparsa di Dante Alighieri, l’Associazione Culturale “La Terzina”, ha proposto delle iniziative relative alla vita e alla produzione letteraria del Sommo Poeta, organizzando diversi eventi con le realtà territoriali vicine alla nostra scuola.

Le iniziative da loro presentate (Conferenze stampe e Concerti) hanno avuto il Patrocinio di:

- Pontificio Consiglio della Cultura;

- Diocesi Suburbicaria di Albano;

- Regione Lazio;

- ADI (Associazione degli Italianisti Gruppo Dante);

- Centro Studi sull’Ars Nova Italiana del Trecento “Marcello Masini”;

- CLICI (Centro di Lingua e Cultura Italiana);

- UNITRE sede locale di Marino;

- Città Metropolitana di Roma Capitale;

- Comune di Castel Gandolfo;

- Comune di Marino;

- Comune di Ariccia;

- Comune di Grottaferrata;

- Comune di Albano Laziale.

L’Associazione ha chiesto un contributo partecipativo al nostro Istituto che è stato ben lieto di accettare attraverso la realizzazione di due progetti che hanno coinvolto i bambini della Scuola Primaria e gli alunni della Scuola Secondaria di Primo Grado.

IL NOSTRO PROGETTO

In viaggio con Dante:

- per aprire gli occhi ai sentimenti;

- viaggiare con la fantasia;

- avventurarsi nel mondo sconosciuto delle allegorie esplorando i significati profondi e sorprendenti delle metafore e delle similitudini.

Tutti gli alunni del nostro Istituto hanno:

- affrontato con curiosità e ricerca letture diverse;

- avuto l'occasione di esplorare e riflettere su contesti linguistici e contenuti diversi;

- colto nelle esperienze scolastiche il piacere del conoscere e conseguentemente del fare;

- raffinato il loro gusto estetico e linguistico;

- rispettato diversi punti di vista;

- formulato proposte, elaborati, giochi;

- trovato soluzioni organizzative a problemi comuni.

Finalità educative comuni ai due Progetti:

- riconoscere l’importanza del patrimonio letterario, storico, artistico e culturale italiano;

- porsi in modo attivo e con spirito critico di fronte alla crescente quantità di informazioni reperite da diverse fonti;

- comprendere, valorizzare e coltivare le proprie e altrui potenzialità;

- partecipare alla realizzazione di un elaborato singolo e/o comune anche in formato multimediale;

- arricchire le capacità individuali ampliando i contenuti nel rispetto dei propri ritmi e tempi di apprendimenti;

- acquisire, consolidare e sviluppare abilità comunicative verbali, non verbali, linguistiche e artistiche.

Dante: il percorso del desiderio

I nostri progetti:

Il progetto della Scuola Primaria

Nella Scuola Primaria è stato un Progetto 2.0 flessibile, interattivo e multimediale:

Abbiamo cantato “Una Commedia Divina” una canzone scritta da A. Caldarella e C. Neri, che Andrea Amelio e Chiara Casolari cantano allo Zecchino d’Oro 2015

Attraverso l'ascolto di questo secondo brano, i bambini imparano ad apprezzare la poesia del sommo poeta...

Abbiamo fatto le nostre prime gite virtuali con il tour della Casa-Museo di Dante che si trova in Via Santa Margherita 1 a Firenze.

Abbiamo visto il cortometraggio che racconta l’avventura di due ragazze che affrontano un viaggio nel tempo. Stefano Massini è l’autore della storia, che viene affida alla Scuola di Teatro Calenzano Teatro FormAzione su commissione della Casa- Museo di Dante a Firenze.

Abbiamo esplorato insieme ad Alberto Angela l’affascinante storia della sepoltura di Dante.

Abbiamo letto il libro “Il MedioEvo per gioco” Testi di Valentina Orlando; illustrazioni di Celina Elmi, Federighi Editori, Firenze, 2017.
Abbiamo studiato la struttura della Divina Commedia, ci siamo lasciati affascinare dall’ascolto e dalla rielaborazione di alcuni dei suoi passi più suggestivi.

Nella Scuola Primaria abbiamo realizzato:

● diversi giochi interattivi e multimediali su Dante Alighieri, la Divina Commedia e il Medioevo;

● Abbiamo creato un quiz a risposta multipla cronometrato e alcuni temi sul Medioevo;

● Abbiamo risolto e creato cruciverba;

GIOCA CON DANTE

https://www.cruciverba-soluzioni.com/
https://www.cruciverba-soluzioni.com/
https://www.cruciverba-soluzioni.com/
● un Gioco dell’Oca da fare tutti insieme;
● rielaborazioni personali e illustrazioni di qualche tratto più suggestivo dell’Inferno.
Abbiamo creato un’attività il cui obiettivo è riempire gli spazi vuoti scegliendo le parole poste al lato e spostandole nella posizione corretta all’interno del testo. Siamo partiti dallo scrivere sul quaderno il testo descrittivo che Boccaccio fa nel “Trattarello in Laude di Dante”, abbiamo fatto l’analisi del contenuto per poi crearne un gioco.

Il Progetto della Scuola Secondaria di I Grado

L’Istituto Comprensivo Statale “CASTEL GANDOLFO” ha organizzato per tutti i nostri studenti, un concorso letterario in occasione della ricorrenza della morte del sommo poeta. In questo 2021 il suo nome sta risuonando in tutto il mondo, con iniziative d'arte e cultura che lodano il grande Poeta fiorentino. Dante è importante perché l'utilizzo delle parole che usa, ci fa capire quanto la lingua possa essere uno strumento di creazione fondamentale anche ai nostri giorni.

Non possediamo nessuno scritto autografo della Divina Commedia. Eppure la sua opera immortale, è stata copiata e studiata per secoli ed è adesso alla base dell’istruzione di ogni italiano.

Traccia del concorso:

Nel mezzo del cammin di nostra vita

Mi ritrovai per una selva oscura

Chè la dritta via era smarrita.

Così inizia il racconto fantastico che stai per scrivere. Seguendo l’esempio di Dante, immagina di compiere un viaggio attraverso l’aldilà nel quale incontri alcuni tuoi compagni, amici ed eventuali personaggi famosi.

Categorie

Hanno partecipato gli studenti delle classi seconde del nostro Istituto .

Regolamento

- I racconti sono stati tutti inediti ed in lingua italiana, in carattere TIME NEW ROMAN, corpo 14 e non più di 400 parole

- Gli elaborati sono stati svolti a casa o in classe, a discrezione dell’insegnante.

- Il racconto è stato scritto da un alunno o più alunni.

- Gli elaborati, inviati per la partecipazione al concorso, rimarranno di proprietà della Scuola, che se ne riserva ogni diritto, compresa la pubblicazione sul sito dell’Istituto.

- La Commissione giudicatrice è stata presieduta dai docenti all’interno dell’Istituto che hanno contribuito alla lettura e selezione degli elaborati.

Gli elaborati vincitori

C. R., Plesso Pavona

E’ la mattina di domenica 10 aprile dell’anno 1300.

Verso le ore 11:00, mi incamminavo con la mia Mentore, la professoressa di italiano della scuola media, D. M., per la faticosa ascesa della montagna del Purgatorio…

“Mia Mentore, quanto ancora dobbiamo camminare? Perché questa montagna sembra non finire mai? Io mi sento molto stanca! ”

Ed ella a me :“Pazienza cara, pazienza, più saliamo e meno sarà faticoso - solo a fatica e a prezzo di sacrificio si raggiunge la sperata salvezza senza farsi scoraggiare dalle difficoltà e quando raggiungeremo la meta, arriverà per te il momento di riposarti un po”.

Continuando l’ascesa, mi fermai un attimo a prendere fiato e ci accorgemmo che vicino a noi c’erano delle persone coricate sotto l’ombra di una grande pietra senza fare niente. Ad un certo punto sentii una flebile voce chiamarmi per nome “Chiara, Chiara, ti ricordi di me?..”

Mi voltai e vidi Francesco, il Pescarese, mio amico di giochi estivi, nel senso che ci guardava giocare perché lui era troppo pigro per interagire attivamente con noi. Morì a causa della Pandemia di Covid. Vedendolo mi ricordai di tutti quei momenti di gioventù passati insieme in modo ilare.

“Oh frà, aspetti una scorta oppure anche qui ti ha ripreso la pigrizia?”

Egli a me :“Mi fa piacere averti incontrata e sapere che hai sempre la battuta pronta! Sai che sono un pigro e quindi anche il solo fatto di risponderti per me è uno spreco di energia, ma voglio almeno dirti perché sono qua. Dovevo finire all’inferno insieme a tutti gli ignavi ,ma un attimo prima che il mio cuore si fermasse ho ripensato a tutte le volte in cui trovavo un motivo per non fare nulla e mi sono pentito. Ora sono qui e per la legge del contrappasso devo attendere all’ombra di questo grande sasso tutti gli anni che ho trascorso in vita, prima di poter entrare nel Purgatorio”.

-“Mi rallegro per la tua salvezza, c’è qualcosa che io possa fare per te?”

Egli a me :“Una preghiera che giunge da un cuore in grazia di Dio può abbreviarmi l’attesa”.

A questo punto dovetti interrompere la conversazione perché si stava facendo tardi e la mia Mentore mi disse che dovevamo riprendere il cammino.

.

G. F., Sede Centrale

Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura, chè la diritta via era smarrita…

Non ricordo assolutamente nulla di quello che vidi quel giorno, se non qualche vaga figura e dei luoghi fuori dal normale.

Era un freddo giorno di Aprile. Stavo camminando come un’ombra persa nel vuoto.

Sentii un brivido di freddo, e poi... davanti a me apparve un uomo paffuto e robusto; lo riconobbi immediatamente: era Riccardo, il mio capo scout, un maestro di vita per me.

Mi afferrò il polso, con l’intento di accompagnarmi alla scoperta di un nuovo mondo.

Camminammo per una via buia come la pece, fino a trovarci su un bivio. Lui allungò un braccio e si aprì una porta. Entrammo.

Da quel momento non capii più nulla. Solo una cosa: lì c’era molta sofferenza.

Procedemmo. Scendemmo ancora di più. Cinque, sei, sette piani, non capivo nulla.

Ad un tratto riconobbi una persona a me molto cara. Era mia sorella Camilla. Irriconoscibile. Aveva il tricolore italiano stretto intorno al collo. Riccardo non esitò a raccontarmi il perchè di tutta questa cattiveria . Mi disse che ci trovavamo in una parte di quel mondo dove erano collocate tutti quelli che avevano commesso dei peccati in vita, come mia sorella che, trasferendosi in un altro paese, aveva tradito l’Italia e la sua millenaria cultura.

Camminammo. Vidi un altro ragazzo. Non riuscii subito a capire chi fosse. Ma, poi, dopo aver sentito una sola parola, mi venne in mente. Matteo, il mio migliore amico. Era diventato magrissimo, questo perchè gli erano state vietate tutte le prelibatezze che più desiderava.

Riccardo non era scioccato come lo ero io. Non parlò mai. Si limitò solo nel dirmi che dovevo prestare attenzione e che non dovevo finire lì come loro e terminò dicendo che sarei dovuto andare nei più alti cieli, dove niente era tenebroso e crudele come quel mondo che avevamo appena osservato.

Ad un tratto riuscimmo ad intravvedere la luce accompagnata da una figura alata. Era una giovane ragazza meravigliosa, mia coetanea. La guardai attentamente, era la mia migliore amica Chiara. Lei era beata nei cieli. Volava e si divertiva in quei grandi giardini celesti.

Drin, Drin… Con questo rumore assordante aprii gli occhi. Vidi davanti a me la sveglia. Mi guardai intorno. Ero nella mia stanza. Per fortuna, quel mondo, era solo un sogno.

G. R., Sede Centrale

Era una mattina come tante ed in classe la professoressa stava spiegando la Divina Commedia di Dante. Fuori si stava avvicinando un temporale, la luce si affievoliva ed il cielo era tutto nero, lampi e tuoni risuonavano infrangendo la pace ed il silenzio che c’era in aula.

In questa atmosfera la mia mente è stata trasportata negli oscuri luoghi dell’aldilà: l’Inferno mi aveva raggiunto! L’insegnante stava spiegando l’incontro di Dante con i dannati ma i personaggi che descriveva non erano più quelli, io conoscevo bene quei volti! Le mie gambe improvvisamente si bloccarono dalla paura, non riuscivo più a camminare finché una dolce mano non ha sfiorato la mia: era il mio caro nonno Giorgio. Il suo volto era sereno e sorridente, come l’ho sempre ricordato, mi chiedeva di seguirlo perché con lui avrei affrontato le mie paure. Insieme raggiungemmo un luogo buio, sentivamo molte voci che si lamentavano e piangevano. Nei loro volti riconoscevo molti miei amici che avevano trascorso troppo tempo sui social network e sui videogiochi, non partecipavano più alla vita sociale rimanendo imprigionati in un mondo parallelo e a volte non vero. Il nonno mi ha rincuorato dicendomi di non commettere il loro stesso errore ma di continuare ad avere voglia di scoprire ciò che di bello la vita ogni giorno ci dona ma che la rete ci impedisce di apprezzare.

Continuando sul nostro cammino siamo arrivati sulle rive di un fiume dove le anime, immerse fino alle ginocchia, cercavano di attraversarlo per poter finalmente uscire da quell’acqua gelida, ma la corrente contraria glielo impediva: erano gli egoisti, coloro che in vita avevano pensato solo ai propri interessi senza curarsi dei bisogni altrui.

Loro sarebbero per sempre rimasti fermi nel fiume ed avrebbero provato il freddo ed il gelo della solitudine.

Il nonno mi spiegò che solo il calore delle persone a cui ogni giorno prestiamo attenzione, avrebbe impedito al gelo di raggiungere il mio cuore.

Così siamo passati oltre e finalmente una calda luce ci ha avvolto rischiarendo tutto e facendo tornare l’azzurro nel cielo. Era un posto meraviglioso dove ogni persona era allegra e felice, dove ci si abbracciava e si sorrideva. Qui ho visto Gigi Proietti, il mio attore-comico preferito, un uomo che nella vita aveva fatto ridere tanta gente ed anche qui continuava a farlo.

A questo punto il nonno mi ha abbracciato forte forte e mi ha sussurrato alle orecchie che questo sarebbe stato il posto adatto a me. Il suo volto ha iniziato a scomparire ed improvvisamente sono tornato in classe; il temporale era cessato lasciando nell’aria un fresco profumo, quel profumo che mi ricorda mio nonno!

C. F. e A. S., Sede Pavona

Dante continua il suo viaggio nell’ Inferno…

Dopo aver camminato per quasi un’ora, Dante e Virgilio si trovano nel settimo girone dell’Inferno. Si avvicinano davanti ad una bancarella piena di anime che volevano comprare le opere scritte dal poeta stesso. Appena i due viaggiatori riuscirono a raggiungere la bancarella, notarono che l’anima che vendeva queste opere era la professoressa M., in lacrime, perché era costretta a vendere tutti i libri della sua collezione che aveva comprato nella vita terrena. Quando Dante riuscì a parlare con codesta anima le chiese:

Perché un’anima così acculturata deve stare in un posto orribile e crudele come questo?“ e l’anima rispose:

Poiché io in vita spesi tutti i miei soldi per comprare le vostre meravigliose opere, adesso sono costretta a venderle”. Dante volle concedere all’anima di poterlo accompagnare insieme a Virgilio, fino al Purgatorio.

La professoressa M.: non esitò ad accettare vista la grande ammirazione che nutriva verso il poeta fiorentino, ma Virgilio non era molto d’accordo e Dante dovette insistere molto affinchè la sua richiesta fosse ascoltata. Dante, Virgilio e la Professoressa M. continuarono il loro viaggio e l’anima della Professoressa era molto emozionata e così chiese al Sommo Poeta dove riuscisse a trovare le parole per scrivere le sue opere e da dove prendesse spunto la sua grande immaginazione e lui, sorpreso da questa domanda, rispose:

Segreti del mestiere!”.

Allora la Professoressa si rivolse a Virgilio:

Anche lei ha scritto delle bellissime opere ma non sta al livello di Dante!!!” e Virgilio avendo sentito quelle parole rimase stupito ,ma allo stesso tempo, offeso, e disse a Dante in maniera molto brusca:

Glielo avevo detto che codesta anima non doveva proseguire con noi in questo viaggio!!!!!!

E dopo tale alterco i tre viaggiatori ripartirono per il loro viaggio. Durante la camminata Dante notò che la Professoressa e Virgilio si scrutavano con sguardi molto cattivi (che neanche Lucifero sapeva imitare).

Dante, molto incuriosito e offeso dal comportamento di Virgilio chiese delle spiegazioni e insieme quei due risposero:

Noi non ci sopportiamo molto” .

Dante rassegnato rispose:

Mi dispiace Professoressa ,ma purtroppo non può più venire con noi. Mi dispiace molto ma ho così deciso!” e la Professoressa M. se ne andò piangendo.

Dante e Virgilio ripresero la loro strada per il Paradiso.

S. R., Sede Centrale

Sono felice: mi piacciono i temi … allora mi metto in attesa… di cosa? Che nel mio teatrino mentale dia spettacolo l’ispirazione!

Chiudo gli occhi, mi concentro e mi preparo per scrivere la brutta… ma mi accorgo che qualcosa sta succedendo intorno a me…

Riapro gli occhi e…. MERAVIGLIA!!! La scuola non esiste più, al suo posto una fitta foresta mi circonda.

Lo stupore mi invade, ma anche una profonda paura. Non so dove mi trovo e perché.

All’improvviso sento un fruscio, cerco qualcosa per difendermi, non si sa mai! Così prendo il primo oggetto che trovo: il mio diario.

Attraverso la vegetazione, si fa avanti un uomo sulla trentina che mi tende la mano in segno d’aiuto.

Io l’afferro e una luce mi avvolge come in un vortice e capisco: è Dante!

Mi spiega che devo fare un viaggio che mi aiuterà a conoscere e a capire alcune cose della vita, mi dice anche che non sarò solo, ma accompagnato da alcuni spiriti che mi indicheranno la strada e mi consoleranno se avrò paura.

Poi mi affida alle cure di un’anima: uno spirito materno di una donna alta e magra, dai capelli lisci.

Con lei entro in una voragine profondissima e mi ritrovo davanti a una porta. Capisco che è la porta dell’Inferno. Vengo colto dalla paura e dall’ansia per quello che sto per vedere.

Per primi incontro i traditori. Persone che hanno deluso gli amici lasciandoli soli nei momenti di difficoltà.

La loro punizione è raggelante: sono costretti a stare in una tomba di ghiaccio che sembra il gelo che hanno lasciato nel cuore degli amici che hanno tradito.

Poi incontro la bolgia dei razzisti la cui bocca e occhi sono cuciti con filo spinato in modo che non possano più offendere né disprezzare nessuno.

A questo punto mi sembra di intravedere una luce… e tiro un sospiro di sollievo.

Lo spirito che mi guida mi dice che siamo fuori dall’Inferno e posso alzare lo sguardo per vedere il cielo oltre la montagna.

In quel momento arriva un altro spirito che mi accompagna nella scalata. Siamo nel Purgatorio.

Qui l’atmosfera è più rassicurante. Ci sono molti miei coetanei nella zona dei golosi.

Sono anime che devono ancora imparare a controllare i loro istinti, ma ce la faranno sicuramente!

Arrivati in cima alla montagna, saluto lo spirito che mi ha guidato fino a qui e mi addormento stremato per la lunga camminata.

Quando mi sveglio sono circondato da un cielo azzurro e turchese e vedo arrivare la prossima guida…

Un calore mi esplode nel cuore, perché riconosco la sagoma… è mio nonno, morto quando avevo solo sei anni.

Con lui posso vedere la Candida Rosa e Dio.

Qui mi sento bene e vorrei restare sempre in questo posto dove mi sento al sicuro.

Lo spirito guida, però, mi spiega che il viaggio deve continuare nella vita di tutti i giorni e che la sensazione di serenità che ho provato nella Candida Rosa, mi accompagnerà per sempre restando nei miei ricordi.

Anche se mi dispiace, sono pronto: è ora di tornare tra i banchi di scuola!

Attestato di partecipazione al concorso letterario
Speciale riconoscimento ai vincitori

BRAVISSIMI

Hanno parlato di noi:

Il nostro lavoro pubblicato anche su Dante&Noi

L'evento conclusivo:

IL NOSTRO VIAGGIO SI CONCLUDE QUI

SPERIAMO CHE VI SIA PIACIUTO

GRAZIE A TUTTI

Credits:

Creato con immagini di guy_dugas - "dante sculpture statue" • schaerfsystem - "italy tuscany florence" • JancickaL - "travel nicaragua central america" • Pexels - "woman art creative" • SalvatoreMonetti - "dante florence alighieri"

NextPrevious