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Tra narrativa e fumetto. Sherlock Holmes tra i banchi di scuola primaria. Secondo Istituto Comprensivo Classe v e.

Docente Taurisano Angela Maria e Vania Pierfrancesco Esperto Stampante 3D

Particolare esperienza didattica multidisciplinare ha segnato l’interesse dei giovani studenti nel laboratorio “la scuola del sapere, del conoscere e del saper fare”.

Gli studenti, sono stati protagonisti di un incontro-laboratorio incentrato sull’ “Indagine letteraria tra narrativa e fumetto”, una lezione in compagnia dell’esperto in stampante 3D Pierfrancesco Vania, che con spiegazioni sempre efficaci e coinvolgenti, ha dimostrato anche stavolta che apprendere in modo alternativo è possibile e pure divertente.

Durante due settimana i bambini hanno fatto la conoscenza di un mostro sacro della letteratura e del fumetto: Sherlock Holmes. Su questo personaggio, hanno ragionato a lungo e stilato un elenco di qualità che lo caratterizza inserendole poi all’interno di una tabella. Holmes era un fantastico investigatore, sapeva risolvere ogni mistero, e il suo principio era: “Una volta eliminato l’impossibile ciò che resta, per quanto improbabile, deve essere la verità”. Il metodo di Holmes è basato su prove e indizi, dove ciò che conta è la differenza tra il vedere e l’osservare, dove l’abilità di cogliere i particolari può essere affinata con l’abitudine e l’esercizio. «Una volta eliminato tutto ciò che può essere di competenza del paranormale o dell’irrazionale è fondamentale fare un’analisi oggettiva e veritiera di quanto accaduto. E’ così anche nella vita: la ricerca della verità e della giustizia devono guidarci sempre. Personaggi con Holmes regalano incredibili spunti di riflessione ai bambini».

«Il laboratorio ha permesso ai bambini di interagire in modo attivo su alcune importanti tematiche utilizzando canali e competenze trasversali. «Come aspetto didattico-letterario ho anche proposto un’attività di scrittura creativa che è piaciuta molto: gli studenti hanno elaborato il profilo fisico, psicologico e professionale dei personaggi succitati e lo hanno integrato con dettagli personali, lasciando spazio a creatività e fantasia. Sono contenta di come i bambini stanno reagendo a questa nuova impostazione didattica-laboratoriale, perché sono dell’avviso che l’alunno debba essere soprattutto soggetto attivo del percorso di studio e che debba potersi misurare con le sue reali capacità e con le sue intuizioni, collaborando e condividendo il proprio progetto con gli altri e utilizzando oltre al metodo tradizionale anche quello digitale e la stampa 3D, che ormai è parte integrante della nuova realtà scolastica».

Dopo l'analisi del racconto, i bambini vanno alla ricerca d'indizi.

Osservano, analizzano fanno ipotesi traggono conclusioni come piccoli detective.

E' il momento della progettazione

A lavoro nel Fab Lab

Cooperative learning

Si lavora anche a casa. Prove su prove.

Terza fase

Progettazione con Tinkercad

Created By
Angela Taurisano
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