VITA
Beatrice è in realtà Bice, figlia di Folco Portinari, nata a Firenze nel 1266 e che a diciannove anni sposò Simone dei Bardi, morendo ventiquattrenne nel 1290. Nella Vita Nuova, Dante, racconta di averla conosciuta per la prima volta quando entrambi avevano nove anni e di averla poi rivista a diciotto anni, incontro dal quale era nato il suo amore per lei. Beatrice non è altro che un senhal, ovvero un nome fittizio (secondo la tradizione della lirica provenzale) che significa letteralmente «colei che rende beati».
TRAVIAMENTO DI DANTE
Dopo la sua morte Dante attraversò un momento di «traviamento» morale, che vide l'inizio di studi filosofici (ne parla Dante stesso nel Convivio). Si è ipotizzato che tale traviamento sia all'origine del peccato rappresentato dalla selva oscura e che si tratti di una colpa di natura intellettuale, ovvero del tentativo di raggiungere le verità teologiche col solo ausilio della ragione e della filosofia umana. Questa sarebbe la ragione dei rimproveri di Beatrice.
BEATRICE BEATA
Beatrice, dopo la sua morte, diviene una Beata. Nella visione dantesca Beatrice assume anche il ruolo di guida di Dante nell' Empireo e rappresenta la fede. Viene descritta come una giovane donna vestita con un un abito rosso fuoco (allegoria della carità), coperto da un mantello verde (allegoria della speranza), e con un velo candido (allegoria della fede),quindi le tre virtù teologali, e cinta da una corona di ulivo, pianta sacra a Minerva che rappresenta la sapienza.