View Static Version
Loading

La Scuola Poetica Siciliana

LA SCUOLA SICILIANA:

  • nasce nel Regno di Sicilia, alla corte di Federico II di Svevia (1194 - 1250), sovrano colto che aveva fondato l'Università di Napoli e aveva fatto della sua corte a Palermo un'importante centro culturale dove si studiavano astronomia, poesia, retorica (l'arte del saper parlare), filosofia..
  • nella prima metà del '200 trovarono rifugio in questa corte i trovatori, i poeti provenzali, che diffusero la moda della poesia amorosa. In questo periodo il Sud della Francia era sconvolto dalla crociata contro gli albigesi e i trovatori trovarono nella corte di Federico un'isola di laicità e cultura dove dedicarsi alla letteratura - Pur convinti della divinità di Cristo, gli albigesi sostenevano che egli fosse apparso sulla Terra come un angelo (un eone emanato dal Dio e dalla Luce) di sembianze umane (di natura angelica era considerata anche Maria), e accusavano la Chiesa cattolica di essere al servizio di Satana, perché corrotta e attaccata ai beni materiali -
  • la passione per la poesia si diffuse presto tra gli stessi funzionari che lavoravano alla corte di Federico II. Notai, giuristi, amministratori diventarono loro stessi poeti.

CARATTERISTICHE DELLA POESIA DELLA SCUOLA SICILIANA (1230 - 1250)

  • si rivolgeva ad un pubblico ristretto, i frequentatori della corte di Federico II
  • i poeti della Scuola Siciliana fondarono il primo movimento letterario in volgare nato in Italia
  • il tema dominante era l'amore cortese, che imponeva agli innamorati rigide regole di comportamento - i poeti studiavano le diverse fasi e manifestazioni dell'amore, la donna amata è vista come un modello di virtù e perfezione, è irraggiungibile
  • la lingua usata era il volgare reso "illustre" cioè depurato dalle parole più quotidiane e arricchito da termini di derivazione latina, provenzale e germanica.
  • Autori principali: Jacopo da Lentini (inventore del sonetto), Pier delle Vigne (Inferno, canto XIII), Guido delle Colonne

LA NASCITA DEL SONETTO

  • è attribuito a Jacopo da Lentini, che a sua volta lo rielaborò dalla poesia provenzale
  • il nome deriva dal latino sonus che significa suono, parole musicate; questo componimento prevedeva infatti, all'inizio, un accompagnamento musicale
  • è un testo poetico dalla struttura fissa che ha avuto grandissima fortuna nella letteratura italiana
  • è un componimento in rima formato da 2 quartine (strofe da 4 versi) e 2 terzine (strofe di 3 versi) di endecasillabi (versi formati da 11 sillabe, per un totale di 14 versi.
  • le due quartine possono avere la rima alternata (ABAB) o incrociata (ABBA)

ANALISI DELLA POESIA

  • introduzione: l'autore del componimento è Jacopo da Lentini, notaio presso la corte di Federico. La sua attività di poeta è circa tra il 1230 - 1260, Dante lo ricorda anche nel Purgatorio come autore importante che precede il Dolce Stil Novo
  • tema della poesia: la riflessione sulla natura dell'amore - l'amore viene descritto come un sentimento profondo che nasce attraverso la visione della donna amata. Lo sguardo cattura l'immagine della donna e la conduce fino al cuore, qui l'immaginazione coltiva il sentimento
  • lingua: metro del sonetto con rime ABAB nelle quartine, CDE nelle terzine
Created By
Elena Pulin
Appreciate

Credits:

Creato con un’immagine di pixelia - "writing manuscript illuminations"

NextPrevious

Anchor link copied.

Report Abuse

If you feel that the content of this page violates the Adobe Terms of Use, you may report this content by filling out this quick form.

To report a copyright violation, please follow the DMCA section in the Terms of Use.