Poco tempo dopo la fondazione della città di Roma i Curiti, dopo essersi scontrati coi Latini di Romolo (il leggendario episodio del Ratto delle sabine), si fusero con essi divenendo un solo popolo e condividendo coi latini il governo della nascente Roma, tanto che il loro re Tito Tazio regnò assieme a Romolo.
Questo dipinto è stato realizzato da David. Il tema raffigurato è un episodio di tre anni successivo al leggendario Ratto delle sabine. I Sabini, tentando di riprendere le loro donne rapite dai romani guidati da Romolo, si scontrarono con questi. I contendenti decisero di battersi a duello, ma l'intervento delle donne Sabine con i loro bambini fece cessare ogni ostilità. Il centro del dipinto è occupato da Ersilia, leggendaria moglie di Romolo, che spalanca le braccia, dalle donne sabine e dai bambini nati dall'unione con i Romani. Le donne cercarono di impedire lo scontro tra Tazio, Romolo e gli eserciti delle due città.
L'ostilità di Titio Tazio verso Roma é dovuto alla leggendaria vicenda del ratto delle sabine. Questo avvenimento giustificherebbe la guerra dei sabini contro i romani.
Il ratto delle Sabine è una fra le vicende più antiche della storia di Roma. Secondo la tradizione Romolo, dopo aver fondato Roma, si rivolse alle popolazioni vicine per stringere alleanze e ottenere donne con cui procreare e popolare la nuova città. Al rifiuto dei vicini rispose con l'inganno: organizzò un grande spettacolo per attirare gli abitanti della regione e rapi' le loro donne.
Quindi, di fatto, non esistette un popolo di soli romani, ma un'unione tra due popolazioni. Si dice che Titio Tazio, re dei sabini, governò Roma insieme a Romolo, ma non è annoverato tra i re di Roma forse per il fatto che regnò per pochi anni
A cura di Antonio Sommella