Franz Kafka (Praga, 3 luglio 1883 – Kierling, 3 giugno 1924)
Egli scrive svariati test, uno dei più significativi ed importanti é la metamorfosi
Si tratta di uno dei testi più noti e famosi dello scrittore boemo in cui si descrivono le vicende di un uomo, Gregor Samsa, che una mattina si sveglia e scopre di aver assunto le fattezze di uno scarafaggio. Generalmente La metamorfosi è interpretata come una allegoria della alienazione dell’uomo moderno all’interno della famiglia e della società, che si traduce nell’isolamento del “diverso” e nell’incomunicabilità con i propri simili. Il racconto è anche un ottimo esempio della poetica e della visione del mondo di Kafka, in cui il destino dell’esistenza individuale è in mano a forze oscure e inconoscibili, che operano in maniera assurda e imperscrutabile sulla vita degli uomini.
Il libro si apre con questa frase, che non è un'introduzione ma bensì uno schianto sonoro, un precipizio assordante, il protagonista di punto in bianco viene catapultato in una nuova realtà, vedrà tutte le sue convinzioni e certezze rivoltarsi contro, il padre lo odierà la madre e la sorella lo temeranno, improvvisamente non ha più nulla, il valore più importante, la sua famiglia non lo vuole più.
il protagonista si lascia morire di fame dopo che il padre poco prima ha cercato di ucciderlo.
Muore nell'assoluta indifferenza della famiglia, che attraverso la sua morte può dare rivalsa al loro destino..rifiorendo e continuando per la loro strada...resasi fiorente e piena di aspettative solo dopo la metamorfosi.
Non riesco a farmi capire. Non riesco a far capire a nessuno cosa mi stia succedendo. Non riesco a spiegarlo nemmeno a me stesso
Kafka rappresenta un concetto molto attuale, essere diversi a cosa ci porta, il nostro inconscio dopo aver compreso di essere diversi ci trasforma in qualcosa di sbagliato come se distinguersi fosse al pari con estinguersi
CON LA CONSAPEVOLEZZA DI ESSERE DIVERSI !
Benedetta turrá