- TEMPO : È la notte tra domenica 10 aprile(domenica di Pasqua) e lunedì 11 aprile del 1300.
- LUOGO : Passaggio dall’ Antipurgatorio (valletta dei principi negligenti) alla montagna del Purgatorio, attraverso una porta sorvegliata dall’ angelo guardiano.
- ARGOMENTO : Il sogno dell’ aquila (Santa Lucia) ; apostrofe al lettore ; incontro con l’ angelo guardiano ; metafora dei gradini e incisione delle sette P ; passaggio al Purgatorio.
- PERSONAGGI : Dante ; Virgilio ; angelo guardiano ; Santa Lucia.
PRIMA SEQUENZA NARRATIVA (VERSI 1-69)
SECONDA SEQUENZA NARRATIVA : apostrofe al lettore (VERSI 70-72)
Il passaggio tra Antipurgatorio e Purgatorio implica un innalzamento della materia e di conseguenza uno stile poetico più elevato che raggiungerà il suo apice nel Paradiso.
TERZA SEQUENZA NARRATIVA : incontro con l'angelo guardiano (VERSI 73-93)
I due poeti si avvicinano al punto indicato da Santa Lucia,dove c'è una porta alla quale si sale lungo tre gradini, di colore diverso, e sulla soglia c'è un angelo che fa la guardia. Lo riconosce come tale perché era così luminoso che non riusciva a sostenere la vista del suo volto. L'angelo chiede ai due per quale motivo sono lì e chi li ha condotti. Virgilio risponde che Santa Lucia poco prima ha loro indicato la porta, quindi l'angelo dà ai due il permesso di salire i gradini.
QUARTA SEQUENZA : atto di penitenza e umiltà (VERSI 94-114)
Dante e Virgilio si trovano di fronte ai tre scalini ognuno di diverso colore, la cui simbologia è legata al sacramento della confessione : il primo è di marmo bianco (quasi da specchiarsi) e indica il momento della contritio cordis (contrizione del cuore),cioè l'esame di coscienza,il quale richiede una lettura dell'animo limpida, appunto come in uno specchio; il secondo è di pietra scura e screpolata e simboleggia la confessio oris , cioè la confessione orale che implica lo spezzarsi della durezza dell'animo (una seconda interpretazione associa al gradino il dolore dei peccati) ; infine il terzo indica il momento della satisfactio operis (soddisfazione per mezzo di opere), è infatti di porfido rosso in riferimento all'ardore di carità necessario per riparare alle colpe. In cima ai tre gradini Dante si getta in ginocchio chiedendo all'angelo di lasciarli passare mentre si batte tre volte il pugno sul petto. A questo punto l'angelo con la punta della spada (simbolo della giustizia) incide sulla fronte di Dante sette P e lo esorta a procedere nel Purgatorio con lo scopo di cancellarle ( le sette P stanno ad indicare i sette peccati capitali e la cancellazione di queste equivale all'espiazione ).
QUINTA SEQUENZA : apertura della porta del Purgatorio (VERSI 118-145)
Dopo l'atto di pentimento l'angelo estrae dalla sua veste color cenere (indice dell'umiltà del confessore) due chiavi,una d'oro e l'altra d'argento,la prima simboleggia l'autorità del confessore di rimettere i peccati mentre la seconda rappresenta la sapienza necessaria per valutarli. Con queste la porta finalmente viene aperta ma a fatica e producendo un tremendo stridore: è una critica contro le facili indulgenze di cui la Chiesa faceva mercato nel Trecento. Secondo Dante il perdono di Dio è concesso solo a chi sinceramente si è pentito delle proprie colpe e ciò avviene assai di rado. In conclusione i due protagonisti varcano la soglia dell'Antipurgatorio e sentono alcune voci intonare il TE DEUM LAUDAMUS.