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Promuovere l’azienda Biologica Modulo del corso Agricoltura Biologica | docente: prof. Nicola Colonna

Di cosa parliamo?

Della promozione della propria azienda Biologica

Perché promuoverla?

Per commercializzare i propri prodotti agricoli biologici e per aumentare i profitti della azienda biologica.
Commercializzazione: azioni necessarie per mettere in contatto diretto i produttori con i consumatori.
Commercializzazione dei prodotti agricoli: le azioni volte a portare i prodotti agricoli dall’azienda al consumatore.

1 - Chi siamo?

Perché non si sviluppa un mercato di vendita?

Ci sono molti fattori che impediscono lo sviluppo commerciale dei piccoli produttori. Il principale è la mancanza di supporto da parte delle amministrazioni per la promozione del consumo interno. Secondo gli analisti del settore, il mercato mondiale di queste produzioni è cresciuto ininterrottamente negli ultimi anni, ed è previsto che continui a crescere in futuro, grazie ai consumatori che sono sempre più interessati alla loro salute, e all'ambiente, e più esigenti verso le aziende di produzione.

Un aspetto positivo è che nuove opportunità commerciali sono nate proprio grazie allo sviluppo di canali di commercializzazione alternativi. Le nuove tecnologie offrono ai produttori illimitate possibilità. La vendita diretta online dei prodotti biologici, è un’ottima opportunità di vendita.

2 - Cosa fa la vostra azienda o cosa vorreste fare?

In quanto produttori agricoli, potreste ottenere un maggiore guadagno eliminando gli anelli intermedi della catena distributiva, rivolgendovi direttamente ai tuoi clienti.

I canali alternativi di distribuzione e vendita sono basati su un contatto diretto tra produttori e consumatori: è il caso dei mercati locali, della vendita diretta in azienda, delle fiere e dei gruppi di acquisto.

Nozioni base di marketing

In quanto agricoltori biologici, avete creato dei prodotti che desiderate vendere ai consumatori, traendone il giusto guadagno.

Una definizione del Koetler (considerato il “padre” del marketing) riporta che il marketing è “il processo sociale e manageriale che consente a differenti gruppi e persone di ottenere quello di cui hanno bisogno e che desiderano, creando, offrendo e scambiando prodotti di valore per gli altri”.

chi è il vostro cliente?

Il primo passo è quello di conoscere il profilo del vostro cliente o dei potenziali clienti. Questo vi permetterà di “capire” i loro bisogni, le aspettative e gli obiettivi riguardo alle produzioni biologiche, cosa si aspettano dal loro acquisto e, conseguentemente, sarete in grado di “aggiustare il tiro” ed offrire quello che permetterà di soddisfare questi bisogni. Il cliente “decide tutto”. In molti casi i consumatori sono inconsapevoli o non sono in grado di distinguere il valore aggiunto dei prodotti biologici, il loro reale valore ed il loro contributo alla sostenibilità rurale ed ambientale. È necessario comunicare tutte queste informazioni in modo che il cliente “senta” che vale le pena di acquistare prodotti biologici.

3 - Come si possono trovare nuovi clienti?

canali vendita diretta / filiera corta

Quando viene fatta una pubblicità sui prodotti biologici è importante enfatizzare il ruolo sociale di difensori dell’ambiente, della sostenibilità, del benessere animale, della “tracciabilità naturale”, ecc.

Ai consumatori devono arrivare questi messaggi per far loro capire ed apprezzare i valori distintivi ed unici del biologico.

Il consumatore “convinto e fidelizzato” al biologico è maggiormente incentivato a rivolgersi ai negozi specializzati, alla vendita diretta, ai gruppi di acquisto, ecc.

La vendita diretta e il direct marketing (vantaggi / svantaggi).

La forma più efficace di marketing per la commercializzazione dei prodotti biologici è quella chiamata vendita diretta.

Vendita diretta: consiste in quella la serie di tecniche che prevedono l’immediato, diretto, contatto dell’agricoltore con il potenziale acquirente, al fine di promuovergli un prodotto, servizio, idea, ecc.

Il contatto diretto tra produttore e consumatore è una delle caratteristiche chiave della commercializzazione dei prodotti biologici.

Il contatto può essere anche a distanza, per telefono o per posta o via internet con il cliente.

In Italia, i dati sul fenomeno della vendita diretta sono incoraggianti: secondo dati diffusi dalla Coldiretti, la vendita diretta è la forma di distribuzione commerciale che ha registrato la maggiore crescita.

Il trend positivo è attribuito alla doppia necessità, fortemente sentita dai consumatori, di risparmiare e di garantirsi la sicurezza del cibo dopo i recenti allarmi alimentari.

Esempi di vendita diretta

Punti vendita aziendali

Il sistema più semplice, immediato e meno costoso di vendita diretta consiste nel vendere direttamente in azienda, in un apposito spazio adibito alla vendita, i propri prodotti alla clientela.

Bisogna disporre di uno spazio o un locale, arredato con credenze, vetrine o mobili appositamente destinati all’esposizione, frigoriferi e altri strumenti idonei a un’igienica conservazione dei prodotti, bilancia e registratore di cassa.

Mercatini

Nati dall’aggregazione di venditori ambulanti, è la più antica forma di commercio.

Gruppi di acquisto, Gruppi di Acquisto Solidale (GAS), Cooperative di consumo

I gruppi d’acquisto sono tra le forme di commercio innovative: sono formati da un insieme di persone che decidono liberamente e spontaneamente di unirsi per poter effettuare acquisti all’ingrosso di prodotti da ridistribuirsi tra di loro.

I gruppi di acquisto sono caratterizzati da un rapporto diretto con piccoli produttori locali in grado di garantire la qualità e la stagionalità dei loro prodotti.

Farmer’s market

I farmer’s market rappresentano un relativamente nuovo e ulteriore strumento di distribuzione del prodotto agroalimentare. Si tratta di veri e propri mercatini dove è possibile acquistare i prodotti direttamente dal produttore. In questi spazi vi è infatti l’obbligo di presentare prodotti freschi o trasformati della propria azienda o comunque del territorio sede del mercato.

Il mailing

Il mailing è lo strumento classico del marketing relazionale e consiste nell’inviare tramite posta e/o posta elettronica un messaggio direttamente presso l’indirizzo del potenziale Cliente con l’obiettivo di sollecitare, da parte dell’interlocutore, una risposta immediata.

Bisogna però differenziare e distinguere il nostro messaggio dagli altri, sollecitando l’attenzione e l’interesse del destinatario.

La vendita a domicilio e per corrispondenza

La vendita a domicilio si sta diffondendo anche grazie alle modificazioni intercorse nelle abitudini e nelle nuove organizzazioni famigliari. Per l’impresa, essa rappresenta un’altra forma di rapporto diretto, senza intermediari, tra produttore e consumatore.

Tramite ordinazioni via mail molte aziende, anche agricole, riforniscono i loro clienti direttamente a casa propria.

La qualità, la stagionalità e la valorizzazione dei sapori locali restano anche in questo caso i principi cardine. E in alcuni casi il fenomeno arriva a coprire, grazie all’associazione in cooperativa di più aziende, intere regioni.

Anche la vendita per corrispondenza è molto utilizzata e si basa sul contattare la clientela potenziale inviando via posta cataloghi e materiale informativo vario.

Presenta il vantaggio di poter essere avviata con investimenti piuttosto contenuti, è di facile gestione e consente di instaurare rapporti diretti e continuativi con i propri clienti.

L'e-commerce

Attraverso l’e-commerce il business aziendale passa da una condizione localizzata ad un commercio internazionalizzato, che non conosce confini geografici.

Per la vendita su web si può ricorrere ad un sito e-commerce, che è di fatto un “sito negozio virtuale” con l’obiettivo di vendere direttamente facendo leva su costi più bassi e velocità nella spedizione.

L’e-commerce consente ai produttori di vendere direttamente i propri prodotti sul web, attraverso un catalogo completo e dettagliato e col vantaggio di poter raggiungere i propri clienti senza limiti di orario e da qualsiasi luogo del mondo.

Occhio ai costi di gestione del sito web e alle difficoltà di distribuzione

4 - Come facciamo a far conoscere la nostra azienda biologica?

Ma cosa dobbiamo pubblicizzare?

Il prodotto bio

Il packaging / occhio all'ecologia

Se il prodotto è biologico, anche il packaging deve essere attento all’ambiente. Mai come nel biologico la scelta del materiale è fondamentale.

Non puoi pensare di vendere un prodotto biologico con una carta non riciclabile o materiali altamente inquinamenti per l’ambiente.

Oggi il consumatore è attento e si informa, e a volte è sufficiente un passo falso per rovinare un intero progetto.

Il packaging è uno degli elementi che determina il successo di un prodotto. È importante studiare e progettare delle soluzioni che consentano una comunicazione efficace e quindi portino il consumatore a scegliere quel determinato articolo piuttosto che un altro.

Esempi?

Mettere in primo piano i valori del bio e della propria azienda

L'etichetta

L'operatore che effettua la produzione o la preparazione più recente deve seguire delle prescrizioni obbligatorie specifiche per l'etichettatura dei prodotti conservati e trasformati biologici.

Il logo comunitario deve obbligatoriamente comparire sulle confezioni dei prodotti biologici.

Numero di codice dell’organismo di controllo e il numero di codice dell’operatore che ha effettuato la produzione o la preparazione più recente.

Nome o la ragione sociale dell’operatore.

Prodotto Biologico

L’indicazione “biologico” o “da agricoltura biologica” compare nella denominazione di vendita del prodotto quando almeno il 95% degli ingredienti di origine agricola sono biologici; è ammessa la presenza fino al 5% di ingredienti di origine agricola solo se inclusi nell’allegato IX del Reg. CE 889/2008. Possono essere utilizzate anche forme derivate come “BIO” “ECO” e altri derivati e abbreviazioni.

Fatta la produzione bio e fatto il prodotto come possiamo comunicare senza budget?

I social media

I social media permettono anche alle piccole aziende che non possono investire soldi sulla pubblicità di comunicare e farsi conoscere in tutto il mondo.

Ma come si riesce?

Cosa comunicare?

Dopo molti anni di agricoltura intensiva, è arrivata l’inversione di rotta: le persone vogliono mangiare bene e in modo etico, prestano attenzione non solo alla qualità del prodotto finito, ma anche alla filiera produttiva. Ecco che il consumo di prodotti agroalimentari biologici sta aumentando di anno in anno.

Bisogna essere bravi a mettere in luce i valori che hanno portato il settore agroalimentare biologico al successo.

Il primo in assoluto è certamente il valore gastronomico di questi prodotti: senza l’utilizzo di sostanze nocive, infatti, i frutti della terra riacquistano il sapore "di una volta".

In secondo luogo, è importante esaltare l’italianità del prodotto: tutto il mondo invidia la nostra cucina e le materie prime che crescono nei campi italiani.

In ultimo luogo, è importante mettere il luce il fatto che agricoltura biologica non è sinonimo di aratro trainato da buoi: i tempi e le tecnologie evolvono, e così anche questo settore.

Una strategia: lo storytelling

Lo storytelling è L'arte del raccontare storie impiegata come strategia di comunicazione persuasiva (in ambito politico, economico ed aziendale).
È UN'ARTE DI SCRIVERE O RACCONTARE STORIE CATTURANDO L’ATTENZIONE E L’INTERESSE DEL PUBBLICO.

Alla base dello storytelling vi sono immedesimazione, coinvolgimento, sentimenti, emozioni, valori.

Una buona storia per funzionare deve caratterizzarsi per una trama definita, verità, coerenza, chiarezza e semplicità.

Le storie coinvolgono emotivamente le persone, le inducono a immedesimarsi e se ciò avviene, sono in grado di innestare spontaneamente un meccanismo virale.

Il cibo poi è una buona base di partenza, perché è già di per sé emozionante. Se in passato si vedeva il prodotto come il risultato finale, senza capire il processo che aveva subito, oggi invece è il cibo stesso che diventa storytelling, cioè occasione per raccontare delle storie: ad esempio la sua origine e il suo legame con il territorio.

Al cibo sono stati affibbiati nuovi significati: non ha più un semplice valore funzionale, ma diventa espressione di sé. È di questo che abbiamo bisogno per sentirci parte di qualcosa, per sorprenderci, per provare emozioni.

Che cosa fa il cibo per noi? Cosa rappresenta? Significato, amore, divertimento, intrattenimento, cultura, sostentamento e unione, solidarietà.

5 - Un caso studio Bio&Sisto

Bio&Sisto è una giovane azienda agricola pugliese che nasce e cresce tra le bellissime contrade di Monopoli, per l’esattezza a Tortorella, dall’esigenza di una famiglia intera di cambiare registro di vita.
grazie per l'attenzione

Credits:

Creato con immagini di O12 - "summer sunset meadow" • Krishnam Moosaddee - "Fresh red apples" • Raphael Rychetsky - "untitled image" • O12 - "summer sunset meadow" • Gabriel Jimenez - "Poor mans garden" • Thomas Le - "untitled image" • Oleg Magni - "untitled image" • Andre Benz - "Neon Square." • Kamila Maciejewska - "untitled image" • realworkhard - "cereals field ripe" • Pexels - "apples farmers market business" • Tama66 - "market stand spices" • Merakist - "Social Media in Colorful Alphabets" • inproperstyle - "market nuts sell" • ArtTower - "market fruits raspberries" • vonpics - "peaches fruit farmers market" • skeeze - "fruit market farmers" • rawpixel - "office business laptop" • Charles 🇵🇭 - "Shopping online" • monicore - "follow us facebook google plus" • Boxed Water Is Better - "untitled image" • Devin Avery - "untitled image" • LoboStudioHamburg - "twitter facebook together" • lumix2004 - "orchard apple apples" • Heather Ford - "untitled image" • Bruna Branco - "Oranges" • Dose Juice - "DOSE Juice" • Manuel Cosentino - "A letter flew from Canadá to my home in Argentina to thank me for my photos. Thank you Unsplash!"

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