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Dallas Lunedì 12 Settembre 2016

Leggi la MINI-GUIDA di Dallas sul mio blog Seconda Stella ad Ovest!

Come sempre, i primi giorni il fuso orario si fa sentire, più per me che per Davide, così alle 5 sono già sveglia e pianifico la giornata. Colazione in hotel, classica continentale con cibi caldi e freddi.

Mi ero segnata un po' di parcheggi a buon mercato, ma essendo lunedì mattina diversi sono pieni. Alla fine parcheggiamo tra Austin Street e Pacific Avenue (dove passa il tram) a soli 7$ per tutta la giornata. Da qui in poi andremo a piedi, c'è il sole e fa già molto caldo, ma siamo carichi!

Ci piace girare le città a piedi, invece che saltellare da un punto all'altro in auto o con i mezzi, così da vedere la vita quotidiana dei locali. Purtroppo le città americane non si prestano molto a questo metodo, essendo molto grandi e dispersive. Ma a Dallas si riesce a farlo, le distanze non sono così grandi. In tutto oggi faremo circa 5 km a piedi.

La prima tappa è Pioneer Plaza, un parco con delle statue in bronzo che raffigurano una mandria di longhorn e i cowboy, a celebrazione dei tempi in cui Dallas era uno snodo cruciale delle "cattle drive", i lunghi spostamenti del bestiame dai luoghi di allevamento a quelli di vendita e macellazione.

Continuiamo verso il centro, lungo Commerce e Main Street. Pensavo che, essendo lunedì, ci sarebbe stata in giro più gente, vedendo quanto erano pieni i parcheggi. Evidentemente sono tutti rinchiusi in ufficio con l'aria condizionata.

In centro è notevole il contrasto tra gli edifici più vecchi, in mattoni rossi, e l'architetrtura moderna dei grattacieli. Passiamo anche davanti all'enorme scultura "The Eye". Un po' inquietante vista da vicino, ma notevole. Dalla foto non si nota la dimensione, sono circa 10 metri di diametro.

Un po' di edifici del centro di Dallas

Da qui andiamo a visitare il Perot Museum, il museo di Storia Naturale. A Davide piacciono i musei di questo genere, soprattutto qui in USA, perché ci sono tantissime stazioni interattive. Il museo è nuovo, molto moderno, super colorato e divertente, se viaggiate con i bambini ve lo stra-consiglio, impazziranno già solo a vedere gli scheletri dei dinosauri.

L'ingresso include anche un video 3D, noi scegliamo quello sui dinosauri. Appena mi siedo, nonostante l'aria condizionata a temperature polari, il fuso orario colpisce e mi addormento secca! Non ho visto nemmeno un minuto del filmino!

Anche la parte astronomica è molto bella, c'è la riproduzione del cielo stellato, e una volontaria ci spiega come riconoscere le costellazioni. L'area più divertente è forse quella sulla chimica e fisica, ci divertiamo come dei bambini nel laboratorio e a provare tutte le stazioni interattive.

Perot Museum of Nature and Science

Dinosaur Hall

Telecamere a rilevazione termica

Si è fatta ora di pranzo, e torniamo verso il centro per pranzare al Corner Bakery Cafè, una catena con una buona scelta di piatti leggeri e salutari, anche vegetariani, ad un prezzo conveniente. Io mi sono presa un'insalatona con la frutta, la focaccia di accompagnamento è davvero ottima.

La zona intorno al ristorante è carina, piena di locali e negozi. Volevo comprare gli stivali al Wild Bill's Western Store, uno dei negozi più famosi, ma i prezzi mi fanno desistere. Troverò poi gli stivali in un altro negozio fuori dal centro, il Pink's Western Wear. Anche se non volete comprare nulla, vale comunque la pena fermarsi da Bill's. Il negozio è un'icona, e si respira l'atmosfera western.

Dopo pranzo dobbiamo fare i conti con la storia recente e più nota di Dallas: benvenuti al 6th Floor Museum

6th Floor Museum. La X indica il punto in cui Kennedy fu colpito alla testa.

La storia è stra-conosciuta anche per chi, come me, è nato anni dopo l'assassinio di Kennedy, ma tra film, libri e tg tutti sanno cosa è successo. Il museo comincia con la storia di JFK e della sua famiglia, ma si sofferma in particolare sul viaggio a Dallas: perché è stato organizzato proprio qui, come è stata strutturata la sicurezza, eccetera... C'è persino un plastico di Dealey Plaza con tutte le postazioni della polizia e della security.

E poi il racconto, secondo per secondo, di quei minuti in cui la storia è cambiata. Viene anche trasmesso il filmato del funerale. Sono immagini viste e riviste, teorie complottiste sentite e risentite; ma essere lì in quell'edificio, accanto a quella finestra da cui Oswald ha sparato, vedere la X sulla Elm Street a Dealey Plaza... fa davvero venire i brividi.

In alto, la vista dalla stanza sopra quella da cui Oswald sparò al Presidente.

Lasciamo Dallas, momentaneamente, per tornare in hotel a rinfrescarci (fa un caldo pazzesco) e completare la missione stivali. Appena entro da Pink's Western Wear, mi innamoro del Texas. Per prima cosa il proprietario ci offre una birra. Quando si accorge che siamo italiani, parte con le solite domande sul perché siamo qui, che giro facciamo... Quando gli dico che domani andremo ad Amarillo in auto (600 km) gli prende un colpo. Non si capacita di questa cosa, dice che lui non farebbe mai tutta quella strada in auto. Ma per noi è un piacere!

pink's western wear

Freschi e puliti, e con i nuovi stivali, torniamo in centro per visitare la Reunion Tower. Non è certo l'Empire State Building, e lo skyline di Dallas non è quello di Manhattan. Però se, come noi, fate la City Pass, l'ingresso è incluso e vale la pena salire a dare un'occhiata. Il tramonto è il momento migliore. La torre è sormontata da una sfera illuminata da luci a led. Quando c'è qualche ricorrenza, viene illuminata a tema, anche con giochi di luce. Per esempio, verde a San Patrizio, rosso a San Valentino, e così via. Noi non siamo molto fortunati e capitiamo in una serata qualunque, la torre è tutta bianca.

In Texas tutti suonano e ascoltano sempre musica dal vivo, cosa che come ho già detto non mi aspettavo per niente. A Dallas, il quartiere Deep Ellum è dedicato al divertimento alla musica.

Ma noi vogliamo fare gli alternativi e andiamo al The Rustic, un locale fuori dal centro con musica dal vivo tutte le sere, e in settimana non si paga l'ingresso. Diciamo che la scelta è stata condizionata dal fatto che oggi è lunedì. Alcuni posti in centro sono chiusi, molti non fanno live music e altri ancora iniziano troppo tardi.

Il locale è grande e molto bello, ci sistemiamo all'esterno dove è stato allestito il palcoscenico. Prendiamo tacos e birre ad un prezzo abbordabile, e riusciamo a goderci il concerto, visto che inizia alle 20.30.

la prima giornata in Texas è stata parecchio sopra le aspettative, ora non vediamo l'ora di partire all'esplorazione dello stato!

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