Click on the button at the bottom of the article and you can read it by choosing your language on the blog
Il mercato dei fiori Mallick Ghat a Calcutta è davvero unico. E’ una vecchia istituzione della città e uno dei mercati dei fiori più antichi dell’India, la sua storia infatti è iniziata nel 1855 quando Ram Mohun Mallick costruì il Ghat. Situato vicino ai binari ferroviari sulla riva del fiume Hooghly, un ramo del Gange, appena sotto l’estremità sud-est del ponte di Howrah, questo mercato offre un’esperienza sensoriale straordinaria, è possibile perdersi nel profumo di migliaia di fiori, nei loro colori e nel trambusto della folla che lo visita ogni giorno.
Il mercato è comunque aperto tutto il giorno fino a tarda sera e può essere visitato a qualsiasi ora. Noi siamo riusciti ad arrivarci solo nel pomeriggio e devo dire ho adorato ogni minuto passato al mercato dei fiori Mallick Ghat. Abbiamo potuto assistere ugualmente ad una rappresentazione straordinaria, una delle molteplici sfaccettature di una città dove spesso tutto è estremo.
Molti lavoratori di questo mercato vivono in baracche improvvisate e scendono il ghat sul fiume Hooghly per le abluzioni. (Per i fotografi è possibile fotografare il Ghat dal ponte di Howrah) Contadini, facchini, commercianti, intermediari, sono i protagonisti dello spettacolo che quotidianamente si rinnova al Mallick Ghat Flowers Market di Calcutta.
Il nome “Calcutta” evoca scenari di bambini affamati dagli occhi supplichevoli, immagini di una città caotica, sporca, frenetica, sovraffollata, rumorosa, con persone che rovistano nell’immondizia e che dormono sotto le stelle. Ma la città è cresciuta ed oggi è molto più di tutto questo. Lasciatasi alle spalle il ruolo di capitale britannica in India Calcutta rappresenta oggi la terza città più popolosa dello stato, dopo Mumbai e Delhi ed è considerata città d'arte, culla di poeti, scrittori e registi e città moderna e all'avanguardia.
Arrivano persone da tutta la città e dai sobborghi per vendere ed acquistare fiori in questo mercato e soddisfare l'infinita spiritualità di questo popolo. Sin dalla Puja del mattino con l' Archana si glorifica il Dio recitando i suoi 108 nomi offrendo un fiore o un petalo ogni volta. E' significativo che il colore arancione zafferano della calendula sia sacro nella cultura indù.
I templi comprano fiori da vendere ai pellegrini e i pellegrini comprano fiori da offrire ai templi, i venditori ambulanti comprano fiori da vendere a tassisti e camionisti sulla strada come auspicio di viaggi sicuri, aziende e hotel comprano fiori da esporre nelle loro sedi, tutti i fiori a Calcutta provengono dal mercato di Mallick Ghat, senza contare l'esportazione anche in Europa, Dubai e Australia.
È un paradiso per i fotografi oltre che per i colori anche per la disponibilità della gente del posto che è davvero amichevole.