Questa bevanda, nota sin dal III secolo dopo Cristo e rinomata per i suoi effetti benefici sull’organismo, è comune e diffusa in tutto il mondo ormai da secoli; ma in pochi conoscono tutti i tipi di tè esistenti e ciò che ognuno di essi ha da offrire.

Il tè più conosciuto e diffuso è il tè rosso (conosciuto in occidente come tè nero): esso viene lavorato essiccando le foglie sotto al sole per un giorno, per poi arrotolarle su loro stesse, esiccarle di nuovo e macerle per avviare il processo di fermentazione, che consiste nel sottoporre il prodotto a 30 gradi per 30-120 minuti circa. Le foglie vengono esiccate nuovamente alla fine, per impedire che si ossidino ulteriormente. Questo tè è ideale se si vuole ottenere una carica in più durante la giornata, in quanto il processo non intacca la caffeina (impropriamente chiamata teina) presente. Inoltre, il processo di fermentazione permette alla bevanda di conservare il suo sapore per anni a discapito dei principi attivi, che si perdono durante il processo.

Tipi di tè meno conosciuti in Europa sono le varietà gialla, oolong, bianca e nera, le quali hanno ciascuno metodi diversi di produzione;

I tè oolog (o blu) e giallo sono varietà semi-ossidate, le quali vengono sottoposte a parziale fermentazione in ambienti umidi, dopo essere state frantumate o pressate.

Il tè bianco, invece, è una varietà di tè, anch’essa semi-ossidata, ottenuta dalle gemme della Camellia, invece che dalle foglie più anziane.

Il tè nero o postfermentato, infine, è un tipo di tè unico, che viene torrefatto (esiccato tramite tostatura) per poi essere lasciato a stagionare naturalmente a precisi tassi di umidità, donando al prodotto un sapore più morbido e balsamico.

Se si vuole gustare il tè verde, bisogna tenere le foglie immerse nell’acqua bollente non più di 3 minuti, altrimenti tutti i polifenoli e gli enzimi verranno distrutti dalle alte temperature.

Quando si gusta il tè rosso, è consigliato lasciare le foglie in acqua per 3-5 minuti, dato che in quel lasso di tempo viene rilasciato l’acido tannico, che reagisce con la caffeina, aumentando le capacità energetiche della bevanda.

Per quanto aggiunga un sapore molto gradevole, è sconsigliato versare latte nel tè verde, in quanto la caseina presente nel latticino è in grado di neutralizzare i vari polifenoli.

Bisogna stare attenti con gli infusi concentrati di tè, in quanto presentano grandi quantità di caffeina e polifenoli; sostanze che, se abusate, causano ansia, nervosismo, insonnia e tossicità epatica.