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Nel mio paese si gioca così Istituto Comprensivo Perugia 7

CONTINUITA' SCUOLA DELL'INFANZIA MARGHERITA HACK - SCUOLA PRIMARIA COLLODI T.N. T.P.

Motivazioni

L'approccio interculturale del percorso ha voluto stimolare i bambini a comprendere che l'arricchimento personale di ciascuno deriva dall'incontro con l'altro, per educare al rispetto reciproco e all'integrazione. La funzione socializzante dei giochi tradizionali di vari paesi ha aiutato i bambini a prendere coscienza che ogni cultura è portatrice di valori e per questo va trattata con rispetto.

Percorso del progetto

- Presentazione del progetto ai genitori nelle assemblee di inizio anno

- Coinvolgimento delle famiglie per la raccolta di giochi tradizionali dei vari Paesi

- Incontri tra le insegnanti dei plessi coinvolti per la definizione dei percorsi

- Laboratori nelle scuole primarie tra gennaio e febbraio

- Raccolta della documentazione e condivisione dei percorsi

Dalla borsa magica sono uscite tante BANDIERE di tutto il mondo....

Ma come giocano i bambini nel mondo? Hanno giochi diversi dai nostri? Oppure praticano dei giochi simili? Per rispondere li abbiamo sperimentati!

Tutti al centro (Gioco di gruppo di origine sconosciuta). Si traccia con un gesso un grande cerchio a terra , i bambini girano intorno; a turno vengono chiamati a entrare i bambini che hanno determinate caratteristiche ( con gli occhiali, chi ha una sorella, a chi piace il gelato..). Obiettivo del gioco : riflessione sul fatto che ognuno ha delle caratteristiche specifiche e non appartiene semplicemente a un dato gruppo.

Shangai ( gioco a punti di origine cinese). Ciascun bambino deve riuscire a prendere i bastoncini (ogni colore dà un punteggio) senza muovere gli altri. In questa occasione abbiamo trasformato il gioco in un gioco di squadra con l’obiettivo di raccogliere tutti i bastoncini senza muovere gli altri nel minor tempo possibile. Obiettivo del gioco: sviluppare la motricità fine e l’attenzione (in questo caso anche lo spirito di squadra)

Mala (gioco tipico del Marocco). Ogni bambino ha a disposizione 5 sassolini; seduti a terra ciascuno lancia in aria un sassolino e,rapidamente se ne raccoglie un altro e poi si afferra la pietra lanciata. Si passa una sasso nell’altra mano e si ricomincia fino a terminare le pietre. Obiettivo del gioco: sviluppare la destrezza e l’equilibrio

Gioco del serpente (Gioco a squadre di origine africana). Due gruppi di bambini si siedono in fila a gambe divaricate abbracciando il bambino seduto davanti; al via saltellando o strisciando insieme devono raggiungere e superare il traguardo .Vince il “serpente “che porta per primo tutti i bambini oltre la linea. Obiettivo del gioco: sviluppare strategie per “fare squadra”

Filetto (gioco internazionale). Ogni bambino ha a disposizione una griglia 3x3 caselle e due differenti simboli (cerchi e croci). Il gioco si svolge in coppia e a turno, i giocatori scelgono una cella vuota dove posizionare il proprio simbolo. Lo scopo del gioco è di fare “tris”, cioè allineare tre simboli uguali nella griglia in verticale, orizzontale o diagonale. Obiettivo del gioco: Trovare soluzioni analizzando le possibilità (probem solving)

Origami (dal Giappone). Dall’arte di piegare la carta al “giocare” a piegare la carta è stato un passo breve. I bambini muniti di fogli colorati e di un’atmosfera rilassante hanno provato in piccoli gruppi a costruire delle barchette di carta in origami. È così che un’arte antica si tramuta nella possibilità di costruire nuovi giocattoli e dare avvio a nuovi orizzonti ludici. Obiettivo del gioco: sviluppare la concentrazione e la manualità fine.

Un, due, tre…stella! (Italia) – Red light, green light (USA) – Grandmother’s Footsteps (United Kingdom). È un gioco internazionale che cambia nel nome ma non nelle regole. Tutti i giocatori si preparano dietro una linea, mentre il capo del gioco rimane appoggiato ad un muro. Il capo del gioco, dando le spalle agli altri, guiderà con la voce i compagni che dovranno immobilizzarsi ogni volta che si gira a guardarli. Si ripete fino a che un giocatore non toccherà il capo del gioco. Nella versione italiana il capo del gioco dovrà dire “un, due, tre…stella!”, nella versione americana “Red light, green light” (in riferimento alle luci del semaforo), mentre nella versione inglese il capo gioco veste i panni della nonna. Obiettivo del gioco: Sviluppare l’ascolto e sperimentare posizioni statiche e dinamiche

Venditore di uova (gioco tipico del Perù). Ogni giocatore occupa una casa (nel nostro caso un cerchio a terra), tranne uno che svolge il ruolo di venditore di uova. Il venditore passa di casa in casa a chiedere “le vuoi le uova?” e il giocatore nel cerchio risponde “no! Chiedi ad un altro!”. Una volta che il venditore ha chiesto ad ogni giocatore grida “FESTA!”. A questo punto tutti i giocatori nei cerchi dovranno cambiare posizione ed il venditore deve cercare di occupare un cerchio rimasto vuoto. Chi rimane fuori da casa (ovvero senza cerchio) diventa il nuovo venditore di uova! Obiettivo del gioco: sviluppare le abilità grosso motorie

Gigante Nano (gioco di origine sconosciuta). Questo gioco è il corrispettivo di “Sacco pieno sacco vuoto”. I bambini si dispongono in fila e devono eseguire i comandi dati dall’insegnante: “gigante” si alzano in piedi, “nano” si accovacciano. Chi sbaglia viene eliminato dal gioco. Obiettivo del gioco: Sviluppare l’attenzione e la coordinazione dei movimenti.

DOCUMENTAZIONE

Il percorso è stato documentato tramite foto, video, disegni e prodotti dei bambini.

Scuola Primaria C.Collodi Tempo normale classe 1 A

. Immacolata Edvige Schettino (insegnante di classe)

. Maurini Maria Luce (insegnante di classe)

Scuola Primaria C.Collodi Tempo pieno classe 1 B

. Simonetti Marianna (insegnante di classe)

. Vedutelli Gabriella (insegnante di classe)

Scuola dell'Infanzia M. Hack alunni 5 anni sez. A-B-C-D

. Mancini Mariella (insegnante sez. C)

. Miotto Cinzia (insegnante sez. D)

. Montecchiani Ilaria (insegnante di sostegno sez. D)

. Parretta Elisa (insegnante sez. B)

. Tortolini Romina (insegnante sez. A)

Conclusioni

Le famiglie sono state rese partecipi delle varie tappe del percorso attraverso i racconti, i prodotti grafici e le foto dei bambini. Essendo stato il GIOCO filo conduttore di tutti i progetti continuità dell'Istituto Comprensivo Perugia 7, in Primavera si vorrebbe organizzare una mattinata di giochi all'aperto rivolta a tutti gli alunni delle classi "ponte".

FINE

PROGETTO CONTINUITA' SCUOLA DELL'INFANZIA "DON MILANI" - SCUOLA PRIMARIA "BRUNO CIARI"

MOTIVAZIONI E FINALITA'

  • Favorire un passaggio sereno tra i due ordini di scuola;
  • Valorizzare l'incontro con l'altro per educare al rispetto reciproco e all'integrazione;
  • Prendere coscienza che ogni cultura va rispettata, perché portatrice di valori;
  • Dare ai genitori l'opportunità di essere attivamente coinvolti nell'apprendimento dei loro bambini.

percorso del progetto

  • Incontri programmati con coinvolgimento di tutti i bambini;
  • Giochi tradizionali, in palestra, dei paesi da cui provengono i bambini accompagnati da musiche tipiche;
  • Conversazioni, filastrocche e rappresentazioni grafiche delle attività e dei giochi svolti, premiazione;
  • Coinvolgimento dei genitori con giochi finali e merenda di saluto.

descrizione attivita'

Incontro e presentazione di tutti i bambini e le insegnanti in palestra. Lettura della filastrocca "Il mondo" e conversazioni sul percorso da affrontare insieme.

gioco della campana - italia

La sua storia viene da lontano. Nell’antica Roma, un suo tracciato è ancor oggi visibile inciso sul lastricato del Foro Romano, veniva praticato con il nome del gioco del “clàudus”, “il gioco dello zoppo” per la regola di saltellare da una casella all’altra su un piede solo.

Il nostro percorso è composto da 8 caselle numerate in progressione che si susseguono regolarmente in fila indiana, tranne due blocchi con due caselle affiancate. L’ultima casella è la “base”, nella quale il giocatore deve girarsi per completare il percorso per poi ripercorrerlo a ritroso.

Il giocatore che inizia lancia nella prima casella il proprio “contrassegno” (esempio: un sassolino). Il contrassegno deve atterrare all'interno della casella senza toccare nessuna linea o uscirne fuori. Il giocatore quindi saltella su un solo piede di casella in casella lungo tutto il percorso, ma senza mai entrare nel riquadro in cui è presente il suo sassolino.

Le caselle possono essere toccate solo con un piede, ma i blocchi di due caselle affiancate consentono di appoggiare contemporaneamente entrambi i piedi (uno in ciascuna casella, sempre che una delle due non sia occupata dal contrassegno). Raggiunto la casella finale il giocatore può fermarsi per poi voltarsi, effettuando mezzo giro, e rifare il percorso a ritroso, sempre rispettando la regola del singolo appoggio o del doppio appoggio dei piedi a seconda che si tratti di una casella singola o di due caselle affiancate.

Giunto in corrispondenza della casella che contiene il proprio sassolino, il giocatore lo deve raccogliere senza perdere l'equilibrio e completare il percorso tornando al punto di partenza.

Dopo aver completato con successo il percorso di andata e ritorno, il giocatore lancia la sua pietra nella casella numero due e così via. Vince chi per primo visita con il proprio contrassegno tutte le caselle, completando ogni volta il percorso.

I giocatori della scuola dell’infanzia e della classe prima saltano con due piedi (invece che su un piede solo): a gambe chiuse nelle caselle in fila indiana e invece a gambe aperte quando ci sono due caselle affiancate.

Gioco della campana
Rappresentazioni grafiche del Gioco della Campana

gioco mbube mbube - africa

E’ un gioco che si pratica in Africa. Mbube (si legge "mbubè) significa nella lingua zulu "leone".

Tutti i giocatori si dispongono in cerchio e vengono scelti due bambini che giocheranno nel ruolo di due animali: il leone ("mbube") e l'antilope ("impala"). Vengono entrambi bendati e il leone dovrà prendere l'antilope. I bambini in cerchio dovranno dire "mbube": forte quando il leone è vicino all'antilope (il canto si intensifica), invece piano se il leone è lontano. Se entra un minuto il leone non cattura l'antilope, viene scelto un altro leone. Se invece la cattura, viene scelto una nuova antilope.

Mbube Mbube
Rappresentazioni grafiche gioco "Mbube Mbube"

gioco anatre - romania

Il suo nome deriva dal fatto che il gioco simula una battuta di caccia: i lanciatori, infatti, sono i cacciatori e tutti gli altri sono le anatre.

Tutti i partecipanti si mettono all’interno di un campo rettangolare, tranne due, che si dispongono oltre i lati corti. Questi ultimi devono colpire i giocatori che sono nel campo con la palla per eliminarli dal gioco. Ogni volta però che un giocatore riesce a prendere la palla in mano, guadagna una vita (per eliminarlo lo si deve quindi colpire due volte). I lanciatori possono anche scambiarsi la palla fra loro. Alla fine gli ultimi due giocatori che rimangono in campo diventano i lanciatori.

Gioco Anatre
Rappresentazioni grafiche del gioco "Anatre"

Gioco la muraglia cinese - cina

Una delle sette meraviglie del mondo moderno è la muraglia cinese.

Serve un campo rettangolare con una riga centrale. Tutti i giocatori sono disposti dietro la riga di fondo del campo, ad eccezione di uno (il guardiano) il quale è piazzato davanti alla riga centrale del campo. Al segnale i giocatori partono per raggiungere la riga dall’altra parte del campo. Contemporaneamente il guardiano (al centro del campo) deve toccare il maggior numero di giocatori quando passano sulla sua riga. I giocatori toccati si immobilizzano a gambe divaricate sulla riga e formano “il muro cinese”, tenendosi per mano, ostacolando in tal modo i passaggi successivi dei giocatori non ancora presi (che possono soltanto passare sotto le gambe). Vince il giocatore che non viene toccato dal guardiano.

Muraglia cinese
Rappresentazioni grafiche gioco "Muraglia cinese"
Premiazione

documentazione

Costruzione di un grande libro realizzato con cartone, disegni e foto che documentano le attività.

Il librone realizzato dai bambini

Scuola dell'Infanzia "Don Milani" - Sezione A

  • Astarita Paola (Insegnante di sezione)
  • Esposito Giuseppina (Insegnante di sezione)
  • van der Hooft Dorien Celine (Insegnante di sostegno)

Scuola Primaria "Bruno Ciari"- Classe 1A

  • Innocenzi Patrizia (Insegnante)
  • Immorlica Graziella (Insegnante)
  • Sonno Monica (Insegnante di sostegno)

fine

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