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Austin - San Antonio Lunedì 19 Settembre

Il programma della giornata è relativamente scarico, per i nostri standard. Nella mattina faremo un giro a Austin, e poi, nel pomeriggio, ci sposteremo a San Antonio.

Per i nostri gusti, è stato un errore prediligere San Antonio a Austin. Entrambe le città meriterebbero due notti, ma, dovendo sceglierne una, con il senno di poi sceglierei Austin. San Antonio è molto carina, con il suo Riverwalk che attraversa il centro ed invita a fermarsi nei ristoranti e nei negozi. E il Riverwalk è molto turistico. A parte quello, poi, non c'è molto da fare. Austin, che invece avevo sottovalutato, ha diversi musei, il campus universitario, una libreria presidenziale e una scena musicale di tutto rispetto.

Avendo solo mezza giornata per la capitale del Texas, dobbiamo scegliere un solo museo, e scegliamo lo State Capitol. Parcheggiamo al Visitor Parking Garage, al 1201 San Jacinto Blv, prime due ore gratis.

Il Texas State Capitol risale alla fine dell'800. E' di colore rosa perché la pietra calcarea di Oak Hill utilizzata come primo rivestimento iniziò ad ossidare molto presto, assumendo questo colore. L'opera fu quindi completata utilizzando il granito rosa donato dai proprietari della Granite Mountain. E' il Capitol più alto di tutti gli Stati Uniti, a sottolineare che "everything's bigger in Texas"!

Il museo del visitor center, gratuito, è molto più grande ed interessante di quanto ci aspettassimo. Racconta, in dettaglio, la costruzione del Capitol, dalla progettazione al completamento. Non mancano i cenni alla storia del Texas in generale, come sempre con tante postazioni interattive. Ampio spazio è dedicato al tempo dei cowboy, delle lunghe transumanze di bestiame lungo le cosiddette "cattle drives". Per anni, il commercio di bestiame è stato l'attività più redditizia del Texas. Prima della scoperta di un certo idrocarburo nero, si intende.

Entriamo al Capitol e verifichiamo la possibilità di fare un tour guidato, ma purtroppo il prossimo sarà solo alle 10. Noi, che siamo perennemente a corto di tempo, preferiamo utilizzare le brochure all'ingresso e fare il tour auto-guidato.

Dopo l'ingresso si arriva subito all'immensa Rotunda, lo spazio centrale da cui si accede a tutte le altre aree. Ai muri sono appesi i ritratti dei vari governatori del Texas, noi conosciamo solo George W. Bush. Sul pavimento troviamo i simboli dei sei stati che hanno governato il Texas nella storia: Spagna, Francia, Messico, Texas come stato indipendente, Stati Confederati e, naturalmente, gli Stati Uniti. Basta alzare lo sguardo per perdersi nei decori dell'enorme cupola, dove spicca la stella solitaria del Texas.

Purtroppo, essendo lunedì mattina, non tutte le sale sono visitabili. Non dimentichiamo che il Capitol è sede di uffici governativi funzionanti. Riusciamo a vedere la sala del senato e la bellissima biblioteca. Il dettaglio che più mi ha sorpresa è stato vedere il simbolo del Texas, la stella, rappresentata ovunque: sulle sedie, sugli ascensori, persino sulle maniglie delle porte. Non si può certo dire che non siano patriottici.

L'ultimo giro a Austin lo facciamo nella zona 6th Street. Parcheggiare si rivela una vera impresa: i garage hanno prezzi spropositati per una sosta di poche ore, in quanto dopo un'ora si passa già alla tariffa massima giornaliera, sui 10$. Troviamo posto in strada in un angolino a sud del centro, tra il Radisson e il Four Season. Un'ora e un quarto di sosta ci costano solamente 2$.

Facciamo un giro a caso per le vie del centro, non ci sono attrazioni di rilievo, e ci limitiamo a guardarci intorno. Il caldo è opprimente. La 6th street, dal punto di vista architettonico, è colorata e divertente. Peccato solo che i locali siano tutti chiusi, ci sono aperti solamente i negozi di souvenir. Notiamo subito anche la presenza di numerosissimi homeless.

E' giunto il momento di salutare, a malincuore, Austin, per dirigerci a San Antonio. Lungo il tragitto, ci fermiamo a pranzo in un locale molto rinomato, apparso anche nella serie Man vs Food: il Saltlick BBQ, a Driftwood, mezz'ora circa a sud di Austin.

E' il paradiso del carnivoro, Un posto molto rustico, in mezzo alla campagna. Già da fuori si sente l'aroma della carne, sprigionato dai numerosi comignoli. Appena entrati, facciamo conoscenza con l'enorme griglia sulla quale viene affumicata la carne. E poi la fantastica esposizione di crostate. Non è certo un ristorante economico, ma la qualità della carne e di tutti i condimenti è ottima.

Lungo la strada per San Antonio, ci fermiamo a fare un po' di shopping, e arriviamo verso le 17. Non abbiamo grandi piani per il pomeriggio, così, incredibilmente, abbiamo tempo per un po' di relax in piscina.

L'hotel è vicino al centro, e possiamo uscire a piedi. Per fortuna, visto che l'attrazione principale di San Antonio è il Riverwalk, la passeggiata in centro lungo il fiume, e i parcheggi in centro sono pochi e molto costosi.

Cominciamo la nostra esplorazione dalla Cattedrale Cattolica, che, curiosamente, non è dedicata al Santo di cui la città porta il nome, ma a san Fernando. Davanti alla chiesa campeggia, tuttavia, una statua di Sant'Antonio da Padova.

Proseguiamo verso il vicino Riverwalk, di cui avevo tanto sentito parlare.

Il Riverwalk è nato come progetto di riqualificazione urbana, e si sviluppa lungo il San Antonio River, al di sotto del livello stradale. Con il tempo si è espanso, ed è diventato sempre più popolare grazie alla presenza di famose catene di hotel e ristoranti. Oggi è la zona più turistica di San Antonio.

Il Riverwalk è colorato, pieno di vita. Ci sono tanti ristoranti, locali e negozi. Rimanda molto al Messico, con gli ombrelloni colorati, le lucine, le barche turistiche che, sonnolente, accompagnano i turisti lungo il fiume. E' molto rilassante perché è sotto il livello stradale, così ci dimentichiamo del chiasso e del traffico e ci lasciamo trasportare dall'atmosfera, guardandoci intorno anche alla ricerca di un locale per la cena. Solo che non siamo molto in vena di mangiare ancora carne, quindi ci accontentiamo di un "leggero" gelato di Ghirardelli (che costa come una cena, e ne ha le stesse calorie), e poi facciamo un po' di shopping, soprattutto salse piccanti.

In quest'ultimo negozio, scopriamo che il caldo asfissiante che stiamo soffrendo non è che un pallido ricordo di ciò che hanno patito i texani a Luglio e Agosto! Pensa che fortuna!

Usciamo dal Riverwalk e arriviamo ad Alamo Plaza, da dove si vede anche la Tower of the Americas. La Alamo, luogo di una tra le battaglie più cruente della storia americana, è illuminata. E' molto più piccola di quanto pensassi. Domani avremo modo di visitarla meglio.

Created By
Valeria Rovellini
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