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CRISTOFORO COLOMBO e la "scoperta dell'america"

PRIMA DI COMINCIARE
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focus

Con la caduta di Costantinopoli (1453) e l’espansione ottomana nel Mediterraneo, per i mercanti europei diventa sempre più difficile raggiungere i territori orientali.

Grandi potenze come SPAGNA e PORTOGALLO cercano altre vie per raggiungere l’Asia.

Iniziano così i grandi viaggi di esplorazione che permetteranno di scoprire territori ancora inesplorati: nel 1492 Cristoforo Colombo, nel tentativo di raggiungere le Indie navigando verso Ovest, tocca per la prima volta il continente americano.

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1. I COMMERCI CON L'ORIENTE ALL'INIZIO DEL QUATTROCENTO

I mercanti italiani dominano gli scambi nel Mediterraneo

Sulla scia delle Crociate (🔂 video-mappa-pdf), i mercanti italiani avevano esteso i loro traffici nel Mediterraneo orientale, aprendo fondaci nelle città costiere di Siria, Turchia ed Egitto e intrattenendo rapporti commerciali con i mercanti arabi.

Stringendo alleanze o minacciando guerre, le Repubbliche Marinare di Genova e Venezia (🔂 mappa) erano riuscite a ottenere le condizioni più vantaggiose per l’importazione e l’esportazione delle merci, approfittando della debolezza dell’Impero Bizantino e dei vari Stati musulmani con cui trattavano.

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I prodotti più preziosi che i mercanti italiani acquistavano nei porti orientali, per poi rivenderli nei mercati di tutta Europa, erano le SPEZIE (in particolare il pepe) e la SETA, che all’epoca era prodotta principalmente in Cina.

Il Portogallo cerca nuove vie per il commercio

Rimaste escluse dalle rotte commerciali del Mediterraneo, alcune Monarchie europee, in particolare il PORTOGALLO, decisero di cercare delle vie alternative per raggiungere l’Asia (e i suoi prodotti) aggirando il predominio dei mercanti italiani.

Per farlo, però, bisognava andare oltre le cosiddette Colonne d’Ercole, che rappresentavano il confine del mondo conosciuto, e spingersi nell’Oceano Atlantico, esplorando le coste occidentali dell’Africa per provare ad aggirarla e trovare così la rotta per l’Oceano Indiano e l’Asia.

Come puoi vedere dalla carta, già a partire dal Duecento i re del Portogallo assoldarono marinai e capitani genovesi, noti per la loro bravura, che cominciarono a esplorare l’Oceano Atlantico arrivando a scoprire nuove isole, come le Canarie o Madera, a largo del Marocco. Nessuna di queste esplorazioni, però, riuscì a trovare una nuova rotta per l’Asia.

geografia
EUROPA MEDITERRANEA: PORTOGALLO, SPAGNA, ANDORRA, ITALIA, MALTA, GRECIA, CIPRO

2. L’età delle grandi esplorazioni portoghesi

2.1. Enrico il Navigatore, 1394-1460

All’inizio del Quattrocento, in Portogallo, durante il regno di Giovanni I, ma su impulso di suo figlio Enrico, detto "il navigatore" (1394-1460), ci furono numerose esplorazioni lungo le coste occidentali dell’Africa che ampliarono molto le conoscenze geografiche del tempo. Nel 1445, sulle coste dell’attuale Senegal, il Portogallo fondò il suo primo insediamento commerciale in Africa, che garantiva ai Portoghesi la possibilità di ottenere dall’entroterra schiavi e oro.

RICORDA!
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Con la caduta di Costantinopoli e l’espansione ottomana nel Mediterraneo, i fondaci italiani vennero sempre più spesso chiusi e gli Ottomani iniziarono a tassare più pesantemente le merci in uscita dai loro porti. Di conseguenza, i mercanti italiani erano costretti a vendere le merci in Europa a prezzi molto più alti. Per questo, divenne ancora più importante trovare una via alternativa per raggiungere l’Asia e i Portoghesi, dopo più di un secolo di esplorazioni, si trovarono avvantaggiati in questa ricerca.

2.2. Vasco da Gama e la nuova rotta per l’India

Anche dopo la morte di Enrico il Navigatore proseguirono le esplorazioni e fra il 1461 ed il 1471 nuove isole vennero scoperte e colonizzate.

Nel 1483 un giovane capitano genovese, CRISTOFORO COLOMBO, propose ai Reali portoghesi di raggiungere l’India navigando verso Ovest attraverso l’Oceano Atlantico, ma il Portogallo rifiutò di finanziare l’impresa perché la ritenne troppo rischiosa.

Proseguirono invece le esplorazioni lungo la costa africana alla ricerca di un passaggio che conducesse all’Oceano Indiano.

Finalmente nel 1487 Bartolomeo Diaz doppiò (= superò) il Capo di Buona Speranza, nell’estremo Sud dell’Africa. Aprì così la strada alternativa verso l’Asia che dieci anni più tardi avrebbe percorso Vasco da Gama.

PAROLE-CHIAVE UTILI

L’8 luglio 1497, infatti, VASCO DE GAMA salpò da Lisbona; a Natale aveva già doppiato il Capo di Buona Speranza. Risalendo verso Nord conobbe il sultano del Malindi (nell’attuale Kenya) che gli mise a disposizione un esperto navigatore che lo aiutò a raggiungere la costa dell’India. Qui approdò a Calicut dove riuscì a ottenere un accordo commerciale vantaggioso e il diritto di creare un piccolo fondaco portoghese.

Tornò a Lisbona il 9 settembre 1499. Una nuova via per l’India e per i suoi prodotti era stata trovata e i risultati non si fecero attendere: nel 1503 il pepe che si vendeva a Lisbona costava cinque volte meno di quello di Venezia.

approfondimenti
date da ricordare
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Dove sbagliò Colombo?

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La prima scoperta dell'America

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Caterina Perrotta
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