"Ci dev'essere qualcosa di speciale nei libri, delle cose che non possiamo immaginare, per convincere una donna a restare in una casa che brucia. È evidente!"
Fahrenheit 451 è un romanzo di Ray Bradbury che narra di un presente in cui non si leggono più i libri, anzi si bruciano, perché tutti devono essere fatti uguali, e nei libri, invece, si impara la differenza.
"Mi ha domandato se sono felice! Che razza di assurdità!"
Ma un soffio di vento diverso lo smuove, irrompendo in lui in modo devastante e risvegliando le domande assopite, colonne portanti del vuoto che prova e di cui, fino a quel momento, non è riuscito a liberarsi.
"Era successo qualcosa, la linea preordinata della sua vita era stata turbata."
"Abbiamo tutto quello che ci occorre per essere felici, ma non siamo felici."
Guy arriverà alla fine a dubitare di tutto, arriverà a trovare il coraggio che gli mancava per distruggere quelle colonne, arriverà a domandare con la curiosità di un bambino, di chi si chiede se il mondo può essere riassunto in un libro.
"Era come se si Fosse lasciato Dietro la grande sedutA spiritica con tUtti i suoi fanTaSmi sussuranti. SI trasferiva da un'irrealtÀ sPaventevole a una realtà irrEale, proprio perchè nuova."
Guy Montag è se stesso, è parole, è cambiamento, è sua moglie, è Clarisse, è una scintilla, è frutto d'immaginazione, è vivo, è vero; parte di un libro che non verrà mai bruciato.
-Alex Schiano di Zenise