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L'odissea CLASSE V- SCUOLA PRIMARIA "I.MASIH"-ISTITUTO COMPRENSIVO PERUGIA 1 "F.MORLACCHI"- A.S. 2018-19- INSEGNANTI SOFIA FOSCHI E SAMANTA GIGLI

CANTO 1
Da 10 anni è finita la guerra di Troia.
Ulisse è intrappolato nell'isola di Calipso...nessuno ha notizie di Ulisse.
Intanto a Itaca Penelope deve tenere testa ai Proci.
CANTO II
Un uomo di nome Mente (Minerva) arriva a Palazzo per parlare con Telemaco.
Mente dice a Telemaco che Ulisse è ancora vivo. Allora Telemaco, sapendo dove andare, parte dal ponte.
Partì per avere informazioni di suo padre.
CANTO III
Telemaco e Mentore vanno a Pilo dove incontrano Nestore. Nestore li accoglie a palazzo.
Telemaco chiede notizie a Nestore raccontando la situazione ad Itaca. Nestore non sa nulla di Ulisse quindi sollecita Telemaco ad andare a Sparta per chiedere a Menelao. Nestore rivela a Telemaco che la guerra di Troia fu vinta grazie all'astuzia di Ulisse.
Nestore dona a Telemaco un carro e due cavalli per raggiungere Sparta.
CANTO IV
Telemaco è nella reggia di Menelao a Sparta.
Arriva Elena e riconosce Telemaco, figlio di Ulisse.
Menelao dice a Telemaco che suo padre è vivo e si trova nell'isola di Calipso.
Intanto i Proci si sono accorti della mancanza di Telemaco e capiscono che è andato a cercare aiuto contro di loro.
Così decidono di tendergli un agguato.
Medone, che aveva sentito tutto, va da Penelope per riferirle il discorso dei Proci.
Penelope si dispera ma le appare come un fantasma Minerva che le promette il suo aiuto.
CANTO V
Mercurio compare a Calipso e le dice di lasciar andare Ulisse.
Calipso dice a Ulisse che potrà ripartire verso Itaca.
Ulisse fa i bagagli e costruisce una nave per partire verso la sua amata isola.
Dopo tre settimane, mentre Ulisse naviga, Nettuno infuriato con lui gli scatena un uragano addosso.
CANTO VI
Ulisse arriva in un' isola sconosciuta e si addormenta.
Le ancelle alla vista di Ulisse si spaventano.
Ulisse racconta il suo viaggio a Nausicaa che si prende cura di lui facendolo lavare e vestire.
Ulisse si incammina in città per cercare il palazzo reale.
CANTO VII
Ulisse chiede alla regina ospitalità ed essa lo accoglie.
Nel frattempo il re prepara le navi.
La regina Arete ordina alle ancelle di preparare un letto per Ulisse.
CANTO VIII
Un aedo cieco (Demodoco) suonò una melodia con la sua arpa che gli fece ricordare la guerra di Troia.
Il re invita lo straniero a partecipare al lancio del disco.
CANTO IX
Ulisse e il suo equipaggio sbarcano sull'isola delle capre, terra dei giganteschi ciclopi.
Ulisse in cerca di cibo entra nella grotta di Polifemo, un gigantesco ciclope con un solo occhio che si nutre di carne umana.
Ulisse e i suoi compagni vengono catturati da Polifemo che blocca la sua porta con un masso e poi mangia alcuni uomini dell'equipaggio.
Ulisse offre del vino a Polifemo che si ubriaca. Gli dice che si chiama "Nessuno" e subito dopo il ciclope si addormenta.
Ulisse e i suoi compagni preparano un bastone appuntito e lo infilano nell'occhio di Polifemo che si sveglia dal dolore e arrivano i ciclopi in aiuto.
I ciclopi chiesero a Poilifemo chi fosse stato e lui rispose "Nessuno". Credendolo ubriaco se ne vanno. Intanto Ulisse e i suoi compagni si nascondono nel gregge di pecore.
Il giorno seguente Polifemo libera il gregge in mezzo al quale si erano nascosti Ulisse e i suoi compagni che così riuscirono a scappare.
Polifemo chiede al padre Nettuno di punire Ulisse e di non farlo ritornare nella sua patria mentre scaraventa dei massi in mare cercando di colpire le imbarcazioni di Ulisse.
CANTO X
Ulisse e il suo equipaggio sbarcano nell'isola Eolia patria di Eolo, re dei venti.
Eolo fece un regalo ad Ulisse: gli regalò un otre con tutti i venti racchiusi.
Mentre Ulisse dormiva i compagni aprirono l'otre pensando che ci fosse un tesoro provocando così una terribile tempesta che li portò fuori rotta.
Arrivarono alla terra dei Lestrigoni, giganti cannibali. Solo la nave di Ulisse si salvò e poi raggiunse l'isola della Maga Circe.
Nell'isola, alcuni degli uomini di Ulisse, ammaliati dal canto della maga Circe, mangiando i cibi drogati offerti, vengono trasformati in porci.
Ulisse riuscì a salvare i suoi uomini grazie all'aiuto di Euriloco.
Ulisse e i suoi uomini restano da Circe per circa un anno mangiando e bevendo.
Ulisse ripartì, ma durante il viaggio dovette andare negli inferi: regno dei morti.
CANTO XI
Ulisse sbarca sull'isola dei morti per parlare con Tiresia; compie un sacrificio per sapere se tornerà a casa dalla sua dolce Penelope e dal suo coraggioso e umile figlio Telemaco.
CANTO XII
Ulisse uscito dall'isola dei morti si ritrovò ad affrontare le sirene. Il loro canto incantava gli uomini e li costringeva a gettarsi in mare e quindi a morire.
Ulisse e i suoi compagni affrontano i mostri di Scilla e Cariddi. Scilla uccideva chiunque si addentrasse nelle sue acque. Cariddi, tre volte al giorno, ingoiava e vomitava l'acqua.
Ulisse si diresse, con il suo equipaggio, verso Cariddi. Purtroppo, in quello stesso momento, Cariddi ingoiò l'acqua. Fortunatamente riuscirono a scappare anche se Scilla aveva ucciso tre dei suoi uomini migliori.
CANTO XIII
Ulisse, il giorno seguente, vuole lasciare la terra di Alcinoo per andare a riconquistare la sua bella e cara Itaca. La sera ci fu un gran banchetto di addio.
Ulisse saluta Alcinoo e tutto il suo popolo. La nave viene allestita con tutti i doni per Ulisse ed è pronta per il suo arrivo.
Arrivati ad Itaca i Feaci scaricano Ulisse sulla spiaggia lasciandolo che dormiva con tutti i suoi doni attorno. Al suo risveglio vide un pastore che in realtà era Minerva.
Minerva, dandogli il benvenuto, si presenta ad Ulisse dicendogli che lo avrebbe trasformato in un vecchio pastore e che sarebbe dovuto andare da Eumeo. Se non l'avesse ascoltata e se fosse andato alla reggia dei Proci sarebbe stato ucciso.
CANTO XIV
Ulisse si avvicina piano piano ad Eumeo, che lo accoglie rispettoso non sapendo che fosse il suo attesissimo re Ulisse.
Eumeo lo accoglie in casa dandogli da mangiare e da bere e nutrendolo al meglio che poteva offrendogli un posto per passare la notte.
I due chiacchierarono e vanno a finire sul discorso di Ulisse che oramai credono morto. Eumeo non ha più speranza che Ulisse torni ed è molto triste.
Ulisse prova a rassicurarlo dicendogli di avere fiducia in lui e di provare a credere che uno di questi giorni sarebbe tornato. Arrivano a casa di Eumeo anche i suoi amici che avevano lavorato tutto il giorno per i Proci: tutti insieme fecero un grande pranzo.
CANTO XV
Minerva è giunta a Sparta e invita Telemaco a tornare ad Itaca. Telemaco prende la nave di Menelao e parte verso la capanna del porcaio.
Ulisse dice che vorrebbe andare al palazzo ma Eumeo non glielo permette. Ulisse avrebbe voluto trovare un lavoro per avere del cibo ma i Proci lo avrebbero ucciso.
Mentre Telemaco stava navigando vide un' aquila che teneva fra gli artigli una colomba.
Intanto, passata la notte, finalmente viene avvistata la casa del porcaio. I cani non abbaiarono perchè conoscevano bene il giovane.
CANTO XVI
Telemaco è arrivato da Eumeo. Appena lo vide lo trattò come se fosse un figlio.
Dopo aver parlato della decisione di andare a palazzo, Ulisse vide Minerva sulla soglia. Minerva gli restituì le sue vere sembianze e così abbraccia il figlio sconvolto.
Ulisse e Telemaco andarono a Palazzo ma prima Minerva ritrasformò Ulisse in un vecchio.
Mentre i Proci stavano facendo un banchetto Telemaco entrò senza farsi vedere e andò da Penelope.
CANTO XVII
Ulisse finse che Argo non fosse il suo cane.
A questo punto il cane morì per l'emozione di rivedere Ulisse: il suo padrone.
Telemaco dà un pezzo di pane a Eumeo mentre Ulisse chiedeva la carità. Eumeo così lo concede ad Ulisse.
I Proci insultano Ulisse che va da Alcinoo a chiedere carità.
Ulisse si sfida con Iro parlandogli.
Ulisse si ribella vincendo.
CANTO XVIII
A Palazzo giunge un mendicante di nome Iro che si azzuffa con Ulisse. Ulisse ha la meglio e costringe il mendicante a starsene fuori dal palazzo.
I Proci sono stupefatti dalla vittoria di Ulisse.
Lo vogliono prendere in giro ma arriva Penelope.
Tutti sono incantati dalla bellezza di Penelope.
Penelope parla.
Penelope se ne va e i Proci bevono un ultimo bicchiere.
I Proci se ne vanno.
Ulisse parla con Penelope.
CANTO XIX
Ulisse viene scoperto dalla serva ma non vuole che gli altri lo sappiano.
CANTO XX
Ulisse chiede ad Atena se lo può rassicurare nuovamente. Atena lo rassicura e Ulisse va a dormire.
Nel frattempo Penelope chiede ad Archimede di ucciderla piuttosto che dover sposare uno sconosciuto; Ulisse ode la conversazione.
Ulisse esce all'aperto e chiede a Zeus di dargli un presagio; dopo iniziò a tuonare.
Ulisse, il mattino seguente, va nella sala del banchetto.
Eumeo arriva con i tre maiali per il pranzo.
Telemaco vuole vendicarsi mentre i Proci stanno mangiando.
CANTO XXI
I Proci si preparano alla sfida lanciata da Penelope: tendere l'arco di Ulisse e far passare la freccia dentro le scuri. Prova Leode poi Antinoo ma entrambi falliscono.
Dopo aver tirato Antinoo vuole sospendere la gara perchè secondo lui avevano bevuto troppo.
Ma prima che Antinoo avesse finito la frase Ulisse chiese se poteva provare a tendere l'arco. All'inizio i proci erano contrari ma poi decisero di farlo provare.
Ulisse, travestito da mercante, tende l'arco e scocca la freccia la quale attraversa tutte le scuri senza problemi.
CANTO XXII
I Proci sono stupiti. Il falso mercante si toglie la veste e il vero Ulisse esce allo scoperto, lanciando la seconda freccia nella gola di Antinoo.
Ulisse non risparmia nessuno uccidendo tutti quelli a favore dei Proci facendo una strage.
Prima di festeggiare Ulisse ordina di ripulire la stanza e di purificare il fuoco sacro.
Ed ora tutti, dopo la lunghissima attesa, possono abbracciare il vero re Ulisse!
CANTO XXIII
Euriclea va da Penelope per informarla del ritorno di Ulisse.
Penelope non le crede e pensa che Euriclea sia impazzita.
Euriclea insiste e fa scendere Penelope per farle vedere Ulisse ma Penelope lo vuole mettere alla prova.
Penelope capisce che è veramente Ulisse e si getta nelle sue braccia.
CANTO XXIV
Ulisse si reca da suo padre sotto forma di Eperito.
Ulisse svela la sua vera identità a suo padre ed esso rimane molto sorpreso.
I parenti dei Proci vogliono la vendetta su Ulisse.
Minerva giunge a Itaca e ferma i parenti dei Proci.
Così la pace tornò a regnare su Itaca.
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