Spiega perché ritieni questa tesi valida.
Senza questa abitudine viene anche a mancare uno spazio di tranquillità e di comunicazione in cui un bambino può riflettere, porre delle domande, esprimere dubbi e sensazioni, proporre soluzioni: un insieme di attività che coinvolgono tanto la sfera cognitiva quanto quella affettiva.
Aggiungi esempi.
Per secoli, anzi millenni, gli adulti hanno raccontato ai bambini delle storie per intrattenerli e divertirli, ma anche per trasmettere loro dei messaggi utili a scoprire e capire il mondo. Nella storia, letta da un libro o inventata al momento, in bambino trova una piccola “cura” quotidiana contro le sue paure e insicurezze e una guida che gli spiega come superare i pericoli, come reagire alle minacce e come ritrovare l’ordine quando c’è il caos.
Cita studi, dati, statistiche.
Secondo un'indagine della Oxford University Press, condotta su un campione di mille genitori con figli tra i 5 e gli 11 anni, il 44% di loro smette di leggere ai bambini intorno al settimo anno di età. Un errore, perché la lettura può avere un riscontro positivo anche sul rendimento scolastico.
Cita personaggi famosi.
Vi sono almeno sette buone ragioni psicologiche per leggere o raccontare storie ai bambini: insegnare a riconoscere e a gestire le emozioni nelle esperienze di vita; far allargare lo spazio mentale del bambino; favorire un apprendimento cognitivo; favorire la conoscenza della vita, anche nei suoi aspetti più crudi, in modi non rischiosi; realizzare condivisione empatica sui temi fondamentali della vita; favorire e realizzare una relazione ricca, viva, “polifonica” fra narratore e ascoltatore; realizzare momenti di piacere condiviso. Medico Psicoterapeuta, Paolo Roccato è psicoanalista associato alla Società Psicoanalitica Italiana (SPI) e all’International Psychoanayitical Association (IPA).
Usa confronti o analogie.
Proviamo a paragonare la visione di un cartone animato con la lettura di un libro: nel primo caso il bambino può limitarsi a guardare, non deve compiere alcun processo mentale. Le immagini sono il racconto. Con il libro invece il bambino deve costruirsi le proprie immagini mentali, fissando e interiorizzando le scene ascoltate.
Racconta un aneddoto personale.
Uno dei più vivi ricordi della mia infanzia risale a quando mia madre leggeva a noi bambini dopo cena le avventure di Giamburrasca. Formavamo un gruppetto compatto, attento e interessato: immaginavamo le varie situazioni, commentavamo, e di tanto in tanto chiedevamo di tornare indietro per rileggere un passaggio. Quando non capivamo una parola o una frase ce la facevamo spiegare: scoprivamo così i sinonimi, i tempi dei verbi, le irregolarità e i “trucchi” della lingua.
Ispirata alla presentazione "Come si scrive un testo argomentativo" della professoressa Agnese Pianigiani
Credits:
Creato con immagini di bluebudgie - "magnifying glass png" • robinsonk26 - "conference public speaking presentation" • wendybuiter - "as an example drawing art" • PhotoMIX-Company - "digital marketing technology notebook" • 271277 - "obama barack obama president" • geralt - "town sign place name sign support" • YvetteNatuurfotografie - "fox wild nature" • ivanovgood - "people woman grown up" • Couleur - "sculpture julius caesar statue"