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Last but not least il testo argomentativo

Consigli per una buona conclusione

  • sii breve e semplice: cinque, sette frasi al massimo;
  • puoi ribadire la tesi, ma evita di riscriverla con le stesse parole;
  • sii autorevole: evita espressioni come “penso che…”, “ritengo che…”;
  • non iniziare con “in conclusione” o “concludendo”;
  • non introdurre nuove idee o nuovi concetti;
  • cura particolarmente l’ultima frase. Per colpire il lettore puoi essere ironico, fare appello alle emozioni, oppure invitare all’azione.

Raccomandazione o consiglio

Ci vogliono regole più moderne ed efficaci, dunque, mentre dall’altro lato occorre investire anche in educazione e salute: l’età media del Paese, dopo quasi 40 anni di politica del figlio unico (abolita del tutto lo scorso anno) comincia a salire anche lì.

Una previsione

In fondo abbiamo due sole possibilità per il futuro: utilizzare gli ambienti digitali come alibi per le nostre debolezze, sottolineandone le demoniache possibilità di moltiplicarne gli orrori. Oppure potremo immaginare simili ambienti come un’occasione per migliorare noi stessi, una scommessa di maggiore libertà e cultura. La prima opzione è il luogo in cui siamo adesso, la seconda è quello nel quale sarebbe bello incontrarci domani.

Una affermazione

Sullo sfondo, un problema cruciale: «Possiamo fare tutte le migliorie e le riforme del mondo», avverte Guntram Wolff, direttore di Bruegel e già economista alla Bundesbank, «se però viene davvero meno il consenso popolare, l’euro non avrà futuro». Passate le elezioni del 2017 (se tutto sarà andato bene), il 2018 sarà l’anno decisivo.

Un aneddoto

Infine quasi trecento piante, cento animali e decine di minerali prendono il nome da Alexander von Humboldt, e questo fa di lui l’uomo che ha dato il suo nome a più cose nel mondo. Anzi, nell’universo, perché perfino la Luna vanta il suo Mare Humboldtianum. E questo è pura e semplice meraviglia.

Una domanda pungente

Gli esempi di Charles Dickens, Henri Poincaré, Ingmar Bergman e molti altri, dimostrano che per quanto tutti amassero ciò che facevano e covassero grandissime ambizioni, nella quotidianità lavoravano poche ore al giorno. Il resto del tempo passeggiavano, dormivano, incontravano gli amici e si godevano la vita. Questo non gli ha impedito di scrivere romanzi che hanno fatto la storia, gettare le basi della teoria del caos o lasciare il segno nella cinematografia mondiale. Come farlo capire a una generazione abituata a pensare che 80 ore di lavoro alla settimana siano appena sufficienti a riuscire a realizzare le proprie ambizioni?

Il testo è tratto da "Come si scrive un testo argomentativo" della professoressa Agnese Pianegiani

Created By
Alessandra Baronchelli
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Credits:

Creato con immagini di Michitogo - "the end sand end" • Claudia Soraya - "untitled image" • geralt - "not do make" • 1966666 - "magic fantasy final" • geralt - "think positive optimism" • dimitrisvetsikas1969 - "greece thessaloniki alexander the great" • Jakob Owens - "untitled image" • stokpic - "staircase spiral architecture"

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