La madeleine Alla ricerca dei momenti perduti

“Alla ricerca del tempo perduto” (À la recherche du temps perdu) è l'opera più importante dello scrittore francese Marcel Proust, scritta tra il 1909 e il 1922.
I ricordi di tutta una vita sono raccontati in sette libri, per un totale di tremila pagine. Nel primo, “La strada di Swann”, Proust spiega da dove sia scaturito l’impulso per scrivere un’opera così impegnativa.

Ecco il suo racconto:

Una sera d’inverno, appena rincasato, mia madre accorgendosi che avevo freddo, mi propose di prendere, contro la mia abitudine, un po’ di tè. Dapprima rifiutai, poi, non so perché, mutai parere. Mandò a prendere uno di quei dolci corti e paffuti, chiamati madeleine, che sembrano lo stampo della valva scanalata di una conchiglia di San Giacomo.
E poco dopo, sentendomi triste per la giornata cupa e la prospettiva di un domani doloroso, portai macchinalmente alle labbra un cucchiaino del tè nel quale avevo lasciato inzuppare un pezzetto della madeleine. Ma appena la sorsata mescolata alle briciole del pasticcino toccò il mio palato, trasalii, attento al fenomeno straordinario che si svolgeva in me.
Un delizioso piacere m’aveva invaso, isolato, senza nozione di causa. E subito, m’aveva reso indifferenti le vicissitudini, inoffensivi i rovesci, illusoria la brevità della vita…non mi sentivo più mediocre, contingente, mortale. Da dove m’era potuta venire quella gioia violenta ?
Sentivo che era connessa col gusto del tè e della madeleine. […] E’ stata lei a risvegliarla […] Depongo la tazza e mi volgo al mio spirito. Sento in me il trasalimento di qualcosa che si sposta, che vorrebbe salire, che si è disormeggiato da una grande profondità; non so cosa sia, ma sale, lentamente; avverto la resistenza e odo il rumore degli spazi percorsi…

"All’improvviso il ricordo è davanti a me".

Il gusto era quello del pezzetto di madeleine che a Combray, la domenica mattina, quando andavo a darle il buongiorno in camera sua, zia Leonie mi offriva dopo averlo inzuppato nel suo infuso di tè o di tiglio…."
(Marcel Proust, “La strada di Swann”, “Alla ricerca del tempo perduto”)
La madeleine di Proust è diventata la metafora di ciò che, quasi misteriosamente e quando meno ce lo aspettiamo, ci catapulta nel passato.
A tutti noi è capitato. Un gusto, un profumo, un odore, un suono, un rumore o altre esperienze sensoriali hanno la capacità di farci ritornare, anche solo per un istante, esattamente là, in quell’attimo ormai trascorso e che era sepolto nella memoria.
All’improvviso non siamo più qui. Una "gioia violenta" ci pervade, come dice lo scrittore francese. "Dalle profondità del passato" viene "disormeggiato" un ricordo. Un attimo riaffiora in superficie.
La distanza fra presente e passato si annulla. Eccoci di nuovo là. Come se una macchina del tempo ci avesse fatti precipitare indietro. Siamo dentro il ricordo.
Per Proust questo 'strumento magico' è il gusto della madeleine, che evoca in lui la memoria di quando, al mattino, andava a dare il buongiorno a zia Leonie nella sua camera.
Per capire meglio la sensazione, guardiamo la scena di un film.

In "Ratatouille" della Disney il severo critico gastronomico Anton Ego (non a caso siamo in Francia, patria di Proust) assaggia la pietanza cucinata dal piccolo chef Rémy e...

qual è la tua madeleine?
A quale attimo del passato ti fa ritornare?
comincio io:

Le madeleines della prof

il profumo di narcisi

"in primavera, quando spuntavano i narcisi, tornava il momento di riaprire la nostra baita NEL BOSCO, dopo che per tutto l'inverno ERA RIMASTA A DORMIRE NELLA NEVE. ORA IL PRATO, DI UN VERDE NUOVO E TENERO, ERA SPRUZZATO DI GIALLO SMAGLIANTE, DI FIORI DAL PROFUMO INTENSO E UMIDO. nE RACCOGLIEVO ENORMI MAZZI CHE POI LA MAMMA SISTEMAVA IN UN GRANDE VASO DI CRISTALLO CHE TENEVA SOPRA IL CAMINO"

IL SAPORE DELLE PESCHE ALL'AMARETTO

"D'ESTATE IL NEGOZIO DI MIO PADRE SI RIEMPIVA DEL PROFUMO E DEL COLORE DELLE PESCHE. CON QUELLE PIù GRANDI E GIALLE MIA MAMMA PREPARAVA UN SEMPLICE DESSERT AL GUSTO DI AMARETTO, SALUTATO CON GRIDA GIOIOSA DA ME E MIA CUGINA ALESSIA, CHE ATTENDAVAMO IMPAZIENTI L'ORA DI MERENDA PER FARNE MAN BASSA. UNA VOLTA NE ABBIAMO MANGIATE DI NASCOSTO QUATTRO A TESTA... DIMEZZANDO LA TEGLIA!"

ADESSO TOCCA A TE!

SCEGLI LE TUE MADELEINEs

Rievoca gli attimi trascorsi in cui hanno saputo trasportarti.

Raccontali con un breve testo, denso di emozioni.

Cattura i momenti perduti...

Ogni istante evocato potrà ampliarsi e diventare poi una poesia.

Consegna di scrittura (vedi foglio con madeleines) RITAGLIA una madeleine e incollala sul tuo taccuino dello scrittore in alto e al centro della pagina. • Scrivi sotto l’immagine incollata il titolo della sensazione/madeleine (es.“Il profumo della lavanda”) • Scrivi un breve testo in cui rievochi il ricordo collegato alla ‘madeleine’ (Da piccolo andavo a trovare la nonna e il suo giardino aveva il profumo di quei fiori, ecc…), seguendo l’esempio fornito dalla prof. Ricordati di aggiungere particolari ed emozioni legate al ricordo. • Da questo ricordo, nel momento della scrittura autonoma, ricava una poesia in versi liberi. • Con tutte le vostre madeleine, faremo un poster da appendere in classe!

Buona ricerca di momenti perduti, buona scrittura!

"i veri paradisi sono i paradisi perduti" (Marcel pROUST)
Created By
loretta de martin
Appreciate

Credits:

Created with images by waitscm - "Daffodils" • szjeno09190 - "daffodil spring yellow flower"

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