PIATTI ROTTI
Si tratta di un monologo di 26 minuti realizzato a partire dal copione di Francesco Randazzo, scrittore e drammaturgo di raffinata e graffiante qualità, ed interpretato dalla nostra regista, Francesca Rizzi. E’ un testo molto crudo e realistico, contrassegnato da una geniale metafora simbolica che marchia la disperante angoscia della protagonista, assente ma raccontata e fatta propria dal personaggio in scena. La performance è racchiusa in una avvolgente cornice video-teatrale, ma in questo caso l’elemento centrale è, più che mai, l’attrice in scena.
Lei è sola, accanto ad una sedia che accentua ancor di più il senso di inquietudine e di malessere del luogo che la circonda; parla con lo sguardo allucinato, ma al tempo stesso cosciente, di chi sa ciò che è accaduto e ciò che succederà; è vestita completamente in nero, e quindi, inghiottita inevitabilmente in quel grande spazio anonimo, centra su di sé tutta l’attenzione… e le sue parole - in un crescendo di terribile drammaticità - assorbono anche gli sprazzi inquietanti delle parti video, quasi a suggellare il vuoto cosmico in cui è precipitata la sua anima.
Il monologo è stato rappresentato a Milano il 30 marzo 2019, nell’ambito della 57a «Giornata Mondiale del Teatro».