Il computer più nuovo al mondo non può che peggiorare, grazie alla sua velocità, il più annoso problema nelle relazioni tra esseri umani: quello della comunicazione. Chi deve comunicare, alla fine, si troverà sempre a confrontarsi con il solito problema: cosa dire e come dirlo. - Bill Gates
La pandemia ci ha tolto il terreno da sotto i piedi: tutto ciò che davamo per scontato oggi non lo è più. Le attività con i ragazzi/e, dormire in tenda, accendere un fuoco... Tutto questo all'improvviso diventa pericoloso, a rischio contagio e il distanziamento sociale diventa la prima risposta possibile. Come fare, quindi? Come reagire nonostante si è costretti a un contatto virtuale, online, attraverso un monitor?
La pandemia ci insegna che possiamo rinunciare a molto, seppur controvoglia, ma che non possiamo rinunciare alla comunicazione. Anzi, proprio la comunicazione, se giocata bene, può venirci in aiuto.
Partiamo dalla base: bisogna evitare il più possibile i contatti, mantenere le distanze di sicurezza e soprattutto, impresa non indifferente per il mondo scout, garantire l'igiene a tutti.
- RESPONSABILIZZARE i ragazzi/e resta la priorità: solo se capiscono il problema sarà possibile attuare il cambiamento, in modo efficace.
- MANTENERE le distanze di sicurezza e scegliere quindi quelle attività che permettano di farlo: canti, reportage fotografici, cortometraggi, trekking, ecc.
- INDOSSARE la mascherina, anche all'aperto, purtroppo.
- IGIENE a livelli altissimi! E quindi disinfettante personale, pulizia costante, oggetti personali.
- SCEGLIERE attività all'aperto, anche se questa doveva essere una regola valida anche prima della pandemia globale...!
- VIVERE l'avventura e affrontare i campi con nuove idee e nuovi slanci come usare delle tende singole o costruire rifugi singoli, con attrezzature e materiali personali (o debitamente igienizzati a ogni uso). Queste attività sono certamente più sicure nel periodo estivo, il periodo invernale purtroppo, con queste limitazioni, creerebbe troppi rischi di contagio.
Il cellulare è visto come il grande nemico degli scout: si dice che costringa i ragazzi/e a stare in una realtà virtuale, a non non vivere quella vera, a non creare relazioni autentiche, a perdere tempo. Eppure, come molti altri oggetti, non è il cellulare a essere il problema, poichè il cellulare non è altro che uno strumento.
Ciò che fa davvero la differenza è il come viene utilizzato dalle persone. Giovani e non.
Il cellulare è quindi uno strumento che può supportare alcune attività (di certo non sostituirle!), che permette distanze di sicurezza e che evita il contatto condiviso dell'oggetto: ognuno ha il suo e il rischio di contagio è minimo. Come tutto, ha i suoi pro e i suoi contro, da valutare a seconda delle esigenze della Branca, del Gruppo o del Campo in questione.
PRO
Può essere usato singolarmente, evitando quindi contatti e facendo mantenere le distanze di sicurezza.
Le attività che si possono fare con un cellulare personale sono molteplici! Si possono scattare fotografie (e fare reportage, anche da casa), registrare video (e fare videoclip musicali o cortometraggi), cercare notizie, fare orientamento, organizzare cacce al tesoro, ascoltare musiche e sfruttarle per scenette e altre attività.
Si possono installare varie e numerose applicazioni adatte a delle specifiche attività legate alle tecniche scout: hebertismo, orientamento, nodi...
Permette l'accesso ai siti d'informazione e di condivisione (come i social) e, usato a dovere!, permette ai ragazzi di capire i meccanismi della comunicazione per poterli poi riconoscere quando applicati dall'esterno. Lo spirito critico ringrazia, basta saperlo allenare in modo corretto!
CONTRO
È uno strumento esclusivo! Non è detto che tutti ne abbiano almeno uno...
Anche nel caso in cui tutti avessero un cellulare, la tipologia e il modello rischierebbero comunque di creare delle differenze e dei disagi tra i ragazzi/e. Senza contare le eventuali potenzialità tecniche, che potrebbero inficiare sulla qualità del materiale prodotto per determinate attività.
Non tutte le Branche potrebbero usarlo come strumento educativo: Co.Ca. e R/S sono quelle che potrebbero beneficiarne maggiormente, a differenza di L/C (troppo piccoli) e di E/G (età particolarmente turbolenta e delicata...).
Servono regole molto precise e rigide, onde evitare il caos.
L'animazione intesa in senso classico potrebbe aiutare moltissimo laddove ci sarà modo di fare attività e campi in presenza, purchè si prendano le solite dovute accortezze.
- I racconti tornano in auge! Non si raccontano storie solo in L/C! B.-P. narrava moltissimi racconti attorno al fuoco di bivacco, con le sue note chiacchierate: forse è il caso di rispolverare le nostre competenze da storytellers e mettersi in gioco nuovamente. Con E/G, R/S e, perchè no, anche con i Capi!
- I cori parlati sono tra le tecniche meno usate, probabilmente, eppure di grande impatto ed effetto per le attività di espressione, e che permettono un certo distanziamento.
- Le mascherine potrebbero essere usate come strumento di espressione, non solo come dispositivo di protezione individuale! Cosa succede se i ragazzi/e le personalizzano? Cosa succede se ci si disegnano fauci spaventose o labbra rosate? Non freniamo la fantasia! Le mascherine possono aiutare a potenziare l'espressività fisica e corporea.
- Le danze non sono proibite, basta scovare quelle che si possono fare a distanza, magari aiutandosi con un cordino o un bastone lungo abbastanza per garantire il distanziamento, da tenere alle due estremità durante il ballo.
La prima videochiamata della storia fu del 1970. Esistono quindi da molto tempo, si sono sviluppate nei primi anni 2000 per, infine esplodere nel 2020: l'anno della sars-cov2.
La videochiamata non è il male assoluto! Durante la pandemia ha aiutato la popolazione a sentirsi meno sola, eliminando le distanze fisiche dovute non solo ai km, ma anche alle norme di sicurezza. Come per il cellulare, la videochiamata è uno strumento: solo utilizzandolo nel modo corretto si potranno avere ventagli di possibilità creative ed educative.
La prima regola è: fate stare i ragazzi/e il più possibile ALL'APERTO. La seconda è: OSATE! Liberate la fantasia e non fatevi condannare dall'abitudine di un mezzo ricco di potenzialità!
LUPETTI E COCCINELLE
Tenere a bada un Branco o un Cerchio online non è facile, ma la videochiamata può essere di grande aiuto per mantenere vivi i contatti e per far sentire tutti ancora parte di una comunità.
- Uscire di casa! I bambini/e non devono essere costretti a stare in casa (salvo limiti fisici come un pc fisso invece di un portatile o di un tablet o smartphone), quindi è bene passare l'idea dell'attività scout all'aperto.
- I racconti restano uno strumento validissimo in queste occasioni, ma rendeteli più accattivanti: fate dei video, delle scenette, catturate il vostro pubblico!
- Ci sono moltissimi giochi che si possono fare online, anche divisi per Sestiglia o per gruppi, in videochiamate diverse, ognuna gestita da un Capo: quiz, cacce fotografiche in casa o in giardino, balli... I bambini/e hanno bisogno di muoversi, fateli muovere!
- Sviluppiamo le capacità di mani abili! Si possono fare moltissimi lavori e lavoretti, anche se davanti a un computer: una ricetta che si prepara tutti insieme, una cornice con la pasta, un disegno... Non è una videolezione, è un'attività!
ESPLORATORI E GUIDE
Per il Reparto le difficoltà sono le medesime: i ragazzi/e vivono un'età in cui il contatto e la socialità sono fondamentali, come ammorbidire il tutto attraverso la videochiamata, uno strumento che probabilmente odiano perchè lo vivono quotidianamente con la DAD?
- Come al solito: uscite di casa (salvo limiti fisici come un pc fisso invece di un portatile o di un tablet o smartphone)! L'attività scout è all'aperto e i mezzi di oggi ci permettono di videochiamare da qualsiasi luogo. Sfruttiamo questa tecnologia!
- Più attività di Squadriglia, magari mediate da un Capo Reparto, per parlare di Imprese da fare e iniziare l'organizzazione vera e propria. Non solo più gestibili, ma permettono anche un maggiore protagonismo dei ragazzi.
- Giocate! Le attività non devono essere solo chiacchiere e riunioni. Con gli E/G si possono fare i più svariati giochi online, dai quiz al pictionary, dalle sfide di competenza all'hebertismo. Ogni tanto, lasciate svagare un po'.
- Incoraggiate le attività di animazione multimediale che possono fare da casa: possono girare cortometraggi, videoclip musicali, tutorial... Possono fare reportage fotografici dal loro vissuto, scrivere articoli, fare giornalini da inviare al Reparto...
- Lavorate sulle competenze tecniche! Nulla vieta di fare delle costruzioni con dei bastoni o dei bastoncini da spiedini, piuttosto che insegnare e fare insieme una ricetta o inventarsi delle scenette online con gli oggetti che si trovano in casa.
ROVER E SCOLTE
Forse la Branca in cui c'è maggiore consapevolezza e con cui si ha meno timore di affrontare una videochiamata. Attenzione però: l'abitudine e la sedentarietà sono i pericoli appena dietro l'angolo.
- Non finiremo mai di dirlo: attività all'aperto, attività all'aperto, attività all'aperto! Facciamo uscire i ragazzi/e dalle mura di casa (dove possibile!).
- Tutte le attività proposte per gli L/C e gli E/G valgono anche per gli R/S, chiaramente: giochi, racconti, attività manuali, attività fisiche... Non bisogna avere 10 anni per divertirsi, gli scout lo sanno bene.
- Affrontate i Capitoli con più strumenti: si possono guardare assieme dei video online, accendere discussioni, condividere articoli, siti. Essere online ha i suoi pregi, potrebbe arricchire la chiacchierata con spunti esterni invece che i soliti singoli punti di vista che non portano a nulla.
- Organizzate attività con ospiti esterni! La videochiamata annulla le distanze e le possibilità di chiacchierare e confrontarsi con esperti del settore aumentano esponenzialmente: un'occasione da non perdere!
- Videochiamate in cammino? Perchè no? Fate dotare gli R/S di cuffiette e di eventuale powerbank e via, uscite tutti in passeggiata: anche se ognuno è da solo, sulla via dietro casa, sarà come essere lì tutti assieme.
- Hike in solitaria: perchè non far partire un deserto o un hike un po' alternativo come quello di lanciarlo in videochiamata e decidere di rivedersi dopo due ore. Dove avranno camminato i ragazzi/e? Dove saranno arrivati? Che pensieri hanno fatto? Dopo due ore si fa ripartire la videochiamata e ognuno mostra dov'è arrivato, che strada ha fatto, che emozioni ha vissuto. Un hike, insomma. Solo condiviso virtualmente.
- Un esempio di attività per R/S, magari sulla cittadinanza (tema sempre caldo)? Lo trovate qui sotto:
Abbiamo letto qualche spunto e qualche idea in più per affrontare le attività con slancio e soprattutto in sicurezza. Ma stiamo facendo la cosa giusta?
Tutto molto interessante, grazie. Ma c'è un ma.
Bisogna scrostarsi di dosso l'abitudine. Bisogna eliminare dalla testa il "si è sempre fatto così". Bisogna tornare a chiedersi qual è il senso delle cose facciamo. Eh. Qual è? Siamo abituati a correre contro il tempo, a organizzare attività, a riempire le giornate dei ragazzi/e, rischiando di diventare l'orpello, l'attività in più, la DAD, ma in versione scout. Mentre lo Scautismo è tutt'altro.
Bisognerebbe ragionare su un nuovo modo di fare attività, bisognerebbe lavorare sul rimodernare e riattualizzare l'attività scout. Quanto interessa quello che facciamo agli altri? Quanto interessa ai ragazzi/e, ai genitori o anche a chi ci vede dall'esterno? Bisogna scrollarsi di dosso quei polverosi limiti che ognuno si è dato, nel Gruppo o nel Settore, quelle prassi in cui è stato messo lo Scautismo e che gli impedisce di essere Scautismo. Bisogna trovare un nuovo respiro, un nuovo modo di viverlo e comunicarlo.
Quindi: quali sono realmente le nuove necessità? Bisognerebbe esplorare nuovamente i motivi per cui i nostri ragazzi/e fanno Scautismo: perchè sono mancante le attività? Di cosa sentono ancora bisogno? Va chiesto a loro, va indagato con loro. Chiedere loro non solo nuove idee, ma anche le motivazioni, le ragioni per cui sono scout ben prima di quelle per cui fanno scout.
La risposta alle nostre domande è sempre una sola: ASK THE BOY.
Credits:
Creato con immagini di TheMetalMann - "outdoor hammock bushcraft" • TheHilaryClark - "cell phone mobile" • David_Miram - "emoji yellow happy" • DonnaSenzaFiato - "emoticon emotion smilies" • RonaldPlett - "fire flames red" • dreamypixel - "dolomites hiker landscape"