E' arrivato il momento di tornare a casa... le vacanze durano sempre troppo poco.
Il volo sarà solamente alle 16.30, quindi abbiamo ancora la mattinata a disposizione per dare un'occhiata veloce a Houston. La città è stata volutamente relegata all'ultima mattina, in quanto reputata la meno interessante.
Facciamo le valigie e il check-out, lasciamo il bagaglio in hotel e usciamo, direzione centro che più o meno corrisponde alla zona intorno a Market Square, La giornata è brutta, pioviggina e l'umidità è pazzesca, Lasciamo l'auto dietro la Jones Hall of Performing Arts e partiamo a piedi.
Passiamo da Market Square e poi da Main Street, che in realtà non è niente male. La strada è tagliata a metà dalla linea del tram, ci sono bar, ristoranti e negozi. Avevo letto sulla guida che Houston è famosa per dei tunnel sotterranei con tanto di aria condizionata, dove si svolge la vera vita sociale. Questo perché la città è molto calda e inquinata, così la gente si rifugia sottoterra. Un po' come a Toronto, ma per le ragioni contrarie. Solo che oggi è domenica, e i tunnel sono chiusi. In realtà non c'è quasi nessuno in giro, siamo praticamente da soli. Concludiamo il nostro breve tour passando dal distretto finanziario e Tranquility Park.
La domenica, le città americane sono per lo più deserte, fatta eccezione per le grandi metropoli come New York o San Francisco. Il centro è occupato prevalentemente dagli uffici, per questo durante il weekend si svuota.
Infine, riprendiamo l'auto e troviamo un punto sul fiume da cui scattare uno foto panoramica allo skyline, e concludiamo con una velocissima puntata alla zona dei musei, con la statua di Sam Houston e un bel parco.
Ora è davvero finita e dobbiamo incamminarci. Recuperiamo le valigie e facciamo un'ultima, fondamentale sosta a Walmart per acquistare un po' di junk food che da noi non si trova. A me piace comprare gli Oreo, burro di arachidi, preparato per pancake e waffle, sciroppo d'acero, noci pecan, pringles ai gusti che noi non abbiamo.