La montagna del purgatorio, sorge in mezzo alle acque dell'emisfero australe ed è cinta alla base da una spiaggia che corrisponde all'Antipurgatorio, dove sostano, in attesa di essere ammessi al purgatorio.
Antipurgatorio
Dante e Virgilio arrivano nel Purgatorio attraverso la «natural burella» che parte dal centro della terra, cioè dal fondo dell'Inferno, e che lo congiunge con l'emisfero australe, su cui sola in mezzo alle acque si erge la montagna del Purgatorio. Qui si soffermano prima sulla spiaggia, custodita da Catone.
- Per primi Dante incontra le anime degli scomunicati che attendono di poter iniziare la loro purificazione, cioè sostare nell'antipurgatorio 30 volte il tempo della scomunica.
- Successivamente incontra le anime dei negligenti. Tutti coloro che indugiarono a pentirsi delle loro colpe, o che si pentirono solo in punto di morte, e coloro che, occupati in armi, pensiero o politica, o troppo presi dalla gloria mondana, trascurarono fino all'ultimo la propria conversione. Adesso attendono di poter iniziare la loro espiazione sostando nell'Antipurgatorio tanto tempo quanto durò la loro vita.
- Infine superano la porta del Purgatorio e iniziano la salita della montagna.
Purgatorio
Il purgatorio è suddiviso in 7 cornici: Superbia, Invidia, Ira, Accidia, Avarizia, Gola, Lussuria.
In ogni cornice c'è un angelo corrispondente. Per i superbi l'angelo dell'umiltà, per gli invidiosi l'angelo della misericordia, per gli iracondi l'angelo della pace, per gli accidiosi l'angelo della sollecitudine, per gli avari l'angelo della giustizia, per i golosi l'angelo dell'astinenza, per i lussuriosi l'angelo della castità.
Pene secondo la legge del contrappasso
- Dante nella prima cornice incontra i Superbi, come Cimabue, Giotto, Guido Cavalcanti, costretti a camminare portando pesi.
- Nella seconda cornice incontra gli Invidiosi i quali indossano un cilicio e hanno gli occhi cuciti con fil di ferro: stanno seduti con le spalle poggiate contro la parete del monte e si reggono a vicenda, ascoltando esempi di umiltà e di invidia e recitando le litanie dei santi.
- Nella terza Dante incontra gli Iracondi avvolti da un denso fumo, che li soffoca e li acceca (come in vita si lasciarono accecare e soffocare dall'ira).
- Nella quarta cornice per espiare le proprie colpe gli Accidiosi corrono gridando esempi di sollecitudine e di accidia punita.
- Nella quinta gli Avari e Prodighi giacciono bocconi con il viso rivolto a terra, con mani e piedi legati e piangono ripetendo un versetto del Salmo 118 e gridando del loro vizio e della virtù premiata.
- Nella sesta cornice i Golosi orribilmente smagriti, passano sotto alberi carichi di frutta profumata e fresca d'acqua, senza poterla toccare, soffrendo la fame e la sete, mentre in vita si abbandonarono ai piaceri raffinati del bere e del mangiare.
- I Lussuriosi e sodomiti nella settima cornice camminano tra le fiamme, elevando il loro canto al Signore e gridando "esempi" di virtù contraria al loro peccato.
- Infine Dante nel Paradiso Terrestre incontra le anime che hanno compiuto la loro espiazione.
RAPPRESENTAZIONE ICONOGRAFICA
DELLE PENE NEL PURGATORIO
Innumerevoli sono stati attraverso i secoli gli illustratori di Dante e delle sue opere, in particolare della Divina Commedia, la quale certamente si presta a ciò per la molteplicità e varietà di situazioni, personaggi e riferimenti. Uno dei più importanti pittori fu Hieronymus Bosch, nome d'arte Jeroen Anthoniszoon van Aken (1453-1513) , che ha rappresentato I Sette peccati capitali in un dipinto ad olio su tavola.
Il quadro di Bosch rappresenta i sette vizi capitali. E' interessante notare la varietà di separatori tra una scena e l'altra, ora fatti come colonnine, ora come pareti di edifici, magari anche con finestre che legano una scena all'altra, come nel caso di Lussuria/Avarizia.