Purgatorio flavia bruselles, simona brillantino,flavia spataro

I gironi del Purgatorio

La montagna del purgatorio, sorge in mezzo alle acque dell'emisfero australe ed è cinta alla base da una spiaggia che corrisponde all'Antipurgatorio, dove sostano, in attesa di essere ammessi al purgatorio.

Antipurgatorio

Dante e Virgilio arrivano nel Purgatorio attraverso la «natural burella» che parte dal centro della terra, cioè dal fondo dell'Inferno, e che lo congiunge con l'emisfero australe, su cui sola in mezzo alle acque si erge la montagna del Purgatorio. Qui si soffermano prima sulla spiaggia, custodita da Catone.

  1. Per primi Dante incontra le anime degli scomunicati che attendono di poter iniziare la loro purificazione, cioè sostare nell'antipurgatorio 30 volte il tempo della scomunica.
  2. Successivamente incontra le anime dei negligenti. Tutti coloro che indugiarono a pentirsi delle loro colpe, o che si pentirono solo in punto di morte, e coloro che, occupati in armi, pensiero o politica, o troppo presi dalla gloria mondana, trascurarono fino all'ultimo la propria conversione. Adesso attendono di poter iniziare la loro espiazione sostando nell'Antipurgatorio tanto tempo quanto durò la loro vita.
  3. Infine superano la porta del Purgatorio e iniziano la salita della montagna.

Purgatorio

Il purgatorio è suddiviso in 7 cornici: Superbia, Invidia, Ira, Accidia, Avarizia, Gola, Lussuria.

In ogni cornice c'è un angelo corrispondente. Per i superbi l'angelo dell'umiltà, per gli invidiosi l'angelo della misericordia, per gli iracondi l'angelo della pace, per gli accidiosi l'angelo della sollecitudine, per gli avari l'angelo della giustizia, per i golosi l'angelo dell'astinenza, per i lussuriosi l'angelo della castità.

Pene secondo la legge del contrappasso

  1. Dante nella prima cornice incontra i Superbi, come Cimabue, Giotto, Guido Cavalcanti, costretti a camminare portando pesi.
  2. Nella seconda cornice incontra gli Invidiosi i quali indossano un cilicio e hanno gli occhi cuciti con fil di ferro: stanno seduti con le spalle poggiate contro la parete del monte e si reggono a vicenda, ascoltando esempi di umiltà e di invidia e recitando le litanie dei santi.
  3. Nella terza Dante incontra gli Iracondi avvolti da un denso fumo, che li soffoca e li acceca (come in vita si lasciarono accecare e soffocare dall'ira).
  4. Nella quarta cornice per espiare le proprie colpe gli Accidiosi corrono gridando esempi di sollecitudine e di accidia punita.
  5. Nella quinta gli Avari e Prodighi giacciono bocconi con il viso rivolto a terra, con mani e piedi legati e piangono ripetendo un versetto del Salmo 118 e gridando del loro vizio e della virtù premiata.
  6. Nella sesta cornice i Golosi orribilmente smagriti, passano sotto alberi carichi di frutta profumata e fresca d'acqua, senza poterla toccare, soffrendo la fame e la sete, mentre in vita si abbandonarono ai piaceri raffinati del bere e del mangiare.
  7. I Lussuriosi e sodomiti nella settima cornice camminano tra le fiamme, elevando il loro canto al Signore e gridando "esempi" di virtù contraria al loro peccato.
  8. Infine Dante nel Paradiso Terrestre incontra le anime che hanno compiuto la loro espiazione.

RAPPRESENTAZIONE ICONOGRAFICA

DELLE PENE NEL PURGATORIO

Innumerevoli sono stati attraverso i secoli gli illustratori di Dante e delle sue opere, in particolare della Divina Commedia, la quale certamente si presta a ciò per la molteplicità e varietà di situazioni, personaggi e riferimenti. Uno dei più importanti pittori fu Hieronymus Bosch, nome d'arte Jeroen Anthoniszoon van Aken (1453-1513) , che ha rappresentato I Sette peccati capitali in un dipinto ad olio su tavola.

Il quadro di Bosch rappresenta i sette vizi capitali. E' interessante notare la varietà di separatori tra una scena e l'altra, ora fatti come colonnine, ora come pareti di edifici, magari anche con finestre che legano una scena all'altra, come nel caso di Lussuria/Avarizia.

Le sette scene dell' "iride" mostrano i peccati capitali, ciascuno con la propria indicazione in latino: in basso si trova l'Ira, poi in senso orario Invidia, Avarizia, Gola, Accidia, Lussuria e Superbia.

L'Ira è rappresentata con una rissa tra due paesani ubriachi, mentre una donna cerca di calmarli.
L'Invidia è raffigurata mediante il proverbio fiammingo che recita "due cani con un osso difficilmente raggiungono un accordo". L'immagine mostra infatti due cani che non si interessano alle ossa davanti a loro, ma aspirano all'osso tenuto in alto; la coppia al di sopra è paragonata ai cani stessi, in quanto essi guardano con invidia un elegante nobile con il falco in mano, che fa lavorare gli altri per lui (l'uomo che porta il pesante sacco sulla schiena); aspirano a quello che non possono avere, mentre la loro figlia si rivolge dalla finestra a un pretendente, del quale spicca soprattutto il grande portafoglio.
L'Avarizia mostra un giudice disonesto, che accetta denaro di nascosto dalle due parti in causa.

Nella Gola due contadini mangiano e bevono smodatamente, davanti a un bimbo obeso che da loro trae cattivo esempio.

L'Accidia è simboleggiata da un personaggio che dormicchia in un'abitazione accogliente, davanti a un camino, mentre la Fede, nelle sembianze di una suora, gli appare in sogno per ricordargli i suoi doveri di preghiera.

Nella Lussuria due coppie di amanti banchettano sotto un tendone rosato, rallegrate da buffoni.

Nella Superbia infine si vede una donna di spalle intenta a provarsi un'acconciatura, mentre un diavolo le regge lo specchio.

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