Il sogno perduto L'illusione di un sognatore

"Le notti bianche" è un romanzo di Fëdor Dostoevskij, pubblicato per la prima volta nel 1848. Il racconto si basa sulla storia di un sognatore timido e totalmente incapace di mantenere rapporti umani. La sua storia si dirama attraverso quattro notti, in cui, dopo l'incontro con una giovane ragazza distrutta da un amore poco promettente, la sua vita cambierà per sempre.

Durante le quattro notti si assiste alla crescita di un sentimento comune quanto straordinario, dell'amore verso una persona e l'annullarsi pur di rendere felice l'altro, il mettere dinanzi a se stessi la felicità di chi si ama, anche a costo di sacrificare la propria.

"Ma chi vi ha detto che ho una storia? Io non ho una storia, sono vissuto, come si usa dire, per conto mio, ossia completamente solo, solo, del tutto solo, capite cosa vuol dire solo?" -Seconda Notte
"Quanto rendono meravigliosa una persona la gioia e la felicità! Come ferve un cuore innamorato! Sembra che tu voglia riversare tutto il tuo cuore in un altro cuore, vuoi che tutto sia allegro, che tutto rida. E quanto è contagiosa questa gioia!" -Notte Terza
"Io ero fermo lì e li guardavo come colpito a morte [...] io rimasi lì a lungo a guardarli, finalmente entrambi sparirono dalla mia vista." -Notte Quarta

"Mio Dio! Un intero attimo di felicità! È forse poco, foss'anche esso il solo in tutta la vita di un uomo?..."

-Martina D'Alessandro

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