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I primi documenti in volgare italiano

L'Indovinello Veronese

L'Indovinello Veronese, scritto da un amanuense (=copista) veneto intorno all'800, è così chiamato perché è tuttora conservato nella Biblioteca Capitolare di Verona.

Perché è importante?

Questo documento è la più antica testimonianza scritta, finora rinvenuta, di una lingua che non è più latino ma non è ancora volgare. Rappresenta una fase intermedia in cui il latino e il volgare coesistevano.

A chi e a cosa si riferisce l'indovinello?

L'Indovinello si riferisce al copista e all'atto dello scrivere, mansione tipica di ogni amanuense:

  • i buoi (boves) = le dita del copista
  • i bianchi prati (alba pratalia) = il foglio di pergamena
  • il bianco aratro (albo versoio) = la penna d'oca usata per scrivere
  • il seme nero (negro semen) = l'inchiostro
Scopriamo come si è evoluta la lingua nel tempo
esempio: verbi
esempio: aggettivi

Qual è allora il primo documento scritto in volgare che abbiamo?

Il documento che testimonia l'avvenuta separazione tra il latino e il volgare è il Placito di Capua, risalente al 960.

Cos'è un Placito?

Il Placito è una sentenza giudiziaria e quello di Capua è stato redatto dal giudice Archisi, incaricato di risolvere una contesa tra due contendenti per il possesso di alcune terre.

Uno dei contendenti era l'abate del Monastero benedettino di Montecassino, che chiamò a testimoniare in suo favore un abitante della zona, il quale dichiarò:

"So che quelle terre, in quei confini che qui (= sulla carta) sono descritti, per trent'anni le possedette la parte di San Benedetto"

Il giudice Archisi trascrisse la testimonianza in lingua viva, cioè così come era stata pronunciata, mentre il resto del testo è stato redatto in latino.

tratto dal Placito di Capua
Come dimostra il Placito di Capua, l'uso scritto del volgare nacque per esigenze di tipo pratico, che si moltiplicarono dopo la ripresa dell'anno Mille.
All'inizio del XIII secolo, poi, alcuni autori scelsero il volgare per le loro opere, cominciando così a farne un uso letterario.

La ragione sta nel fatto che ormai esisteva un pubblico sufficientemente vasto, ossia la borghesia, socialmente importante e interessato ad acculturarsi ma privo della conoscenza del latino.

Data la frammentazione linguistica e politica dell'Italia, queste prime testimonianze scritte sono scritte in volgari diversi: ogni area della nostra penisola ha contribuito in forma diverse e con generi diversi alla nascita della letteratura italiana.

Created By
Caterina Perrotta
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