Connessione
L'anafora è una figura retorica di "suono", "gioca" infatti con il suono che la parola, che si ripete a inizio verso, produce.
Esistono poi figure retoriche di "significato" come la similitudine, che invece giocano con il significato delle parole.
La similitudine mette in relazione due termini, o meglio, due idee e per farlo utilizza la congiunzione "come".
Non so dove i gabbiani abbiano il nido
ove trovino pace.
io son come loro
in perpetuo volo
...
(di Vincenzo Cardarelli)
Ricordate?
Teaching point
Oggi impareremo ad usare un'altra figura retorica di significo, probabilmente la più poetica tra le figure di significato:
la metafora.
Essa riesce a creare immagini molto potenti nella mente del lettore, riesce a rendere immediato un pensiero anche complesso, associando due immagini tra loro.
Tutti usiamo metafore ogni giorno, diciamo "le gambe del tavolo" o "il collo della bottiglia", oppure "la cresta dell'onda".
Con la metafora accostiamo tra loro due cose molto diverse, quasi in tutto, ma che hanno almeno un elemento in comune.
Leggiamo la poesia di S. Vecchini "Fuochi d'artificio"
In questo testo la poetessa ha accostato due elementi che hanno davvero poco in comune: i fiori e i fuochi d'artificio.
Qualcosa però li accomuna, i fuochi, quando esplodono, "si aprono", e per qualche attimo la luce che producono somiglia alla corolla di un fiore.
Quando esplodono nel cielo, i fuochi sembrano schiudersi, sbocciare come fiori!
La poetessa ha trovato una metafora davvero originale, non scontata e non banale. Molto efficace, inoltre!
Leggendo il testo, infatti, ci sembra quasi di vedere i fuochi nel momento dell'esplosione, con tutti i loro colori,
del resto la metafora mira a questo, a creare immagini potenti nella mente del lettore.
Ecco che , allora, leggiamo il verso
Fiori nel buio scoppiavano
...e comprendiamo cosa vuole dirci, sappiamo infatti che i fiori non scoppiano nel buio!
Oppure i versi
Se chiudo gli occhi sbocciano
ancora nelle mie pupille.
Per rendere ancora più chiara quanto è stato detto, proviamo a leggere questa tabella del linguaggio metaforico, ideata dalla prof.ssa Elisa Turrini
Coinvolgimento attivo
Adesso provate voi!
Leggiamo la poesia " I cucchiai" di Maria Josè Ferrada
I cucchiai sono piccole carriole argentate
e le mani delle persone le usano per trasportare
la zuppa o il tè dai piatti e dalle tazze
fino alla bocca.
Mari di zuppa,
laghi di tè
che formano il paesaggio della tavola all'ora
di cena e che ogni giorno abbandonano
i piatti dentro le loro carrozze luccicanti.
Adesso riproducete sul vostro taccuino la tabella del linguaggio metaforico, una tabella come questa
..e provate a compilarla.
Si può lavorare allo stesso modo con l'albo "Io sono foglia", di Angelo Mozzillo e Marianna Balducci.
In particolare, provate ad inserire nella tabella le parole della parte finale, io e tu, ed individuate i termini a loro legati con la metafora. Quindi scrivete le caratteristiche comuni.
Link
Adesso sapete bene in cosa consiste la figura retorica della metafora.
Essa impreziosisce ogni testo poetico.
Utilizzatela!
Cercate elementi che tra loro abbiano pochi punti in comune, fatta eccezione per qualche aspetto, quello più significativo e utile a rendere l'idea che volete comunicare.
Siate originali, non banali.
Siate efficaci!
Credits:
Grazie alla prof. Elisa Turrini per la sua minilesson sulla metafora e per l'idea della tabella del linguaggio metaforico. Foto da Pixabay