Mo dao zu shi, Prima stagione, Demoni dell'acqua
"Siate carini, mangiate gelato!"
Figurati Wei Wuxian, io concordo tanto con te che il gelato lo lascio persino nella mia foto ufficiale, pensa un po'. Comunque.
L’episodio si svolge sull’acqua, quella di Caiyi Town, che è risaputo essere la patria del paesaggio fluviale. Va bene, ci fidiamo.
Infatti tutto inizia con una carrellata di immagini davvero belle: casette, acqua, barchette.
Poi l’inquadratura passa su cose meno belle ma pazienza. Gian Cheng sta amorevolmente rimbrottando Wei Ying che in questo frangente è in versione gourmand: seduto in una locanda con suo fratello, infatti, è intento ad assaggiare un dolce buonissimo; ci rende partecipi elencandone caratteristiche organolettiche e spezzando l’anima del povero Ragazzo Viola. Anche lui, diciamolo, una pazienza che lèvete.
Con due sole parole Wei Ying, mangiando e sproloquiando, rifila nomignoli e sfotte sette Clan su quattro esistenti, Zio Lan in testa, e ovviamente suscita la preoccupazione di chi sta mangiando con lui. “Ti farai ammazzare”, lo ammonisce: non vale Gian Cheng! gli spoiler non sono mica concessi, tepozzino. Ora tutte le volte che ti inquadrano tolgo l’audio, maremmasilenziata!
Comunque il Wei Ying gourmand non finisce nemmeno di fare il filosofo "sono morto tante volte, una più, una meno, almeno me la godo!" che snasando l’aria, si catapulta su un’imbarcazione seguendo un profumo. Andiamo proprio bene.
E infatti due gufi di bianco vestiti, presiedendo la scena dall’alto di un ponticello, si stanno preoccupando assai della sua presenza.
“Ma sicuro sicuro? Proprio a una caccia di demoni lo dovevi portare?”
“Ma no, per due demonietti, che vuoi che sia, e poi questi due fratelli sono ammanigliati bene, sai? qui li conoscono tutti e loro conoscono i demoni acquatici. Devono essere persino imparentati, mi sa. E poi non lo volevi quello lì? Quello, dai, quello caruccio che… stai sempre zitto, impettito con tuo solito bastone incu… nella schiena, ma quando lo guardi ti si forma una capanna canadese in zona Karma riproduttivo e si vede benissimo!”
“Seiunamerda”.
Che noi, si sa, siamo le Due Giade, ci si capisce al volo e ci si ama parecchio.
Intanto sulla sua imbarcazione Wei WuXian ha fatto scoppiare un caso diplomatico, scontrando il Maestro Jin; vedi tu con chi si andranno a imparentare questi.
Poi lo scontro si allarga anche a Ventaglio e spruzzi di qui, spruzzi di là per fortuna arrivano i capelli acquatici indemoniati a prendersi la colpa. Iniziano a volare bigliettini gialli da tutte le parti.
“Ma perché questi sono comparsi solo a Caiyi?” anche tu XiChen, guarda che fai proprio delle domande idiote.
Se lo sapessimo staremmo qui a puccia? Ma io dico.
Comunque, a questo punto dell'episodio, tutti i Cultori si spostano sul Lago Biling, diosolosaperché.
Come al solito ci sono gli schiamazzi di Wei Ying, i rimproveri del povero Gian Cheng, che poi lo credo che è viola, mica è il vestito! È la sua colorazione naturale.
Diciamo che è esattamente da questo punto della storia che, non possiamo avere dubbi, si nota la mente brillante del futuro Patriarca.
Intuisce che il pescaggio di una certa barca è troppo in basso per trasportare una persona sola… e infatti in mezzo a schizzi e imprecazioni salva l’abito bianco di Lan Zhan (ma sì, certo, lo so lo so: devo ripeterlo tutte le volte? Sono io! Ovvio); e insomma, nonostante Ragazzo Viola sia ribollente di rabbia e con una colorazione più tendente al bordeaux, alla fine deve convenire che suo fratello non è badola come sembra. Comunque.
I capelli demoniaci iniziano a offendersi moltissimo ed attaccano le imbarcazioni. Putiferio generale, spade che volano.
Altro che farsi di acidi, basta guardare questa puntata!
“La mia spada è più lunga”
“No, la mia, ha anche un nome più bello!”
“Quello non è un nome, è un’imprecazione”
“Badola!”
“No, non si chiama Badola”
“Infatti dicevo a te”
E niente: ci amiamo già proprio parecchio.
Se guardate bene e notate tutti i dettagli, le due spade Suibian e Bichen (ormai tremo nel citare questo nome, ma questa è un’altra storia…), vengono lanciate in acqua e compiono evoluzioni, danze, incroci di traiettoria che… non vorrei dire ma sono assolutamente metaforiche.
Va bene, vedo sesso ovunque, colpa mia. Lasciamo perdere le spade.
Comunque, dicevo, si scatena una battaglia con i capelli demoniaci.
"C’è qualcosa nell’acqua!” urla Gian Cheng, che dopo due ore e mezza se ne è accorto subito. Che spirito d’osservazione, complimenti! Secondo me se continua così si accorge che è finita la puntata quando tutti gli altri personaggi sono già in pensione. Comunque.
Ora che accade? tutti i Cultori, insieme, lanciano le spade in acqua: quattro razzi fotonici stanno sfrecciando fra bolle e flutti.
I giovani discepoli Lan, quelli senza spade e sfigati, si sentono sollevati da questo attacco vittorioso e tirano un sospiro: uno si chiama Su She. Se ti presentano un personaggio a metà puntata ed è palesemente un soggetto di poco rilievo, stai tranquillo che butta male. E infatti.
XiChen ha la buona idea di far alzare le reti e le trovano vuote, un po’ male ci rimane, ma lo capisco anche. La situazione non è risolta, anzi, perché si alza una sorta di piovra d’acqua: “è l’Abisso Acquatico!” eh belin se lo sapevate potevate anche dirlo prima, eh!
Fatto sta che scoppia un altro caos, XiChen ha la coda di paglia, che noi cretini a dargli retta che era tutto tranquillino, tutto a posto e invece guarda che piovra si è alzata, neanche con l’idraulico liquido la ammazzi!
Insomma lui suggerisce di dividersi in gruppi. Giovane discepolo bianco – non lo nomino più, era evidente che finisse male, ve l’ho detto! - finisce in acqua e Wei WuXian, che non cambia mai, si lancia per salvarlo.
Segnatevi questo frangente. State guardando l’inizio della fine.
Perché trattenendo per il colletto Su She, Wei WuXian non riesce a stare bene in piedi su Suibian, i capelli acquatici gli si avvolgono nelle gambe, il povero Gian Cheng cerca anche di salvarlo, ma è pur sempre Gian Cheng: molla la presa subito. Sto budino.
Cultorino e Wei Ying precipitano sul fondo del lago.
Ed è un frangente in cui si ferma il tempo, c’è solo il rumore sordo e ottenebrante dell’acqua. WeiWuxian si sta lentamente trasformando nel Patriarca. Qui c’è tutto “lui”: nel suo voler pensare agli altri prima che a se stesso, nel suo andar controcorrente. In ogni senso.
Il risentimento sale dal fondo del lago e lui, per qualche secondo, ancora e di nuovo pensa che… forse, dopotutto, davvero non è una cattiva idea sfruttare quel potenziale. Gian Cheng lo ha ripreso pochi minuti prima: “Non ti è bastato scrivere un milione di volte le regole, eh? Eh?”. Evidentemente no.
Ma una mano arriva a prenderlo per la collottola. Al solito! Wei Ying, se non ti salvo le natiche io, tu.. col cavolo, eh?
“Ma mi tieni per il collo?”
“E ti va bene se non stringo pure! A me gli altri fanno schifo, tutti. Non tocco nessuno. Pensa, io non mi tocco nemmeno per pisciare!”.
Perché se questo episodio è l’inizio della fine per Wei Ying, è anche l’inizio dell’inizio per una relazione davvero sbrindellata, ma bellissima.
Volete mica una nespola? A proposito, ma Su She che fine ha fatta? (Le parti omesse sono cosa voluta: oh, sono mie recensioni, mica trascrizioni. Posso fare quello che voglio!). (Che io quando Wei Ying mi prende in giro in pubblico, guarda, non lo tollero: ora scendo dall'imbarcazione e so io dove gli inserisco le nespole! PFF).
Fine.
Lan Cìan©
Per guardare l'episodio, da Youtube:
Credits:
Grazie Mo Xiang Tong Xiu, senza di te non avrei niente da scrivere!