Uscita didattica al castello di Fenis e ad AOSTA Di Alessandro Porri

La mattina di Venerdì 7 aprile siamo partiti alle 8.00 da Piazza Milite Ignoto con il pullman. Il viaggio è stato molto molto lungo: è durato quasi 3 ore.

La meta di questa uscita è stata scelta per il semplice motivo che sia in storia, sia in arte, sia in tecnologia stavamo svolgendo l'argomento "castelli".

Appena arrivati vicino al castello di Fenis, ci siamo fermati in un bellissimo e grandisssimo parchetto dove abbiamo giocato e ci siamosgranchiti dopo l'interminabile viaggio in pullman.

A distanza di mezz'ora eravamo davanti al maestoso portone del castello e quindi, siamo entrati. Subito ci ha accolto la guida, portandoci in una stanza con al centro una fedelissima riproduzione in scala del castello, giusto per fare una panoramica iniziale e per spiegare le origini del castello.

Il particolare di questo castello che mi ha sbalordito più di tutti è stato l'enorme camino con cui gli uomini del Medioevo riuscivano a riscaldare buona parte del castello. Era così grande che ci siamo riusciti ad entrare, ed eravamo quasi in venti, per dare un'idea. La cosa pazzesca è che, se si alzava la testa, si poteva notare un minuscolo foro da cui usciva il fumo. Ma in realtà non era il foro minuscolo, eravamo noi troppo lontani per vederlo!

Nel cortile esterno c'era una grande scalinata alla cui fine si trovava un bivio: altre due scale terribilmente ripide e per questo era stato deciso che non erano a norma di legge. Tra l'altro, queste scale, erano le scale della vecchia entrata del castello, da cui non si poteva più entrare per il motivo di prima.

Dopo aver pranzato e dopo esserci divertiti ancora un po' al parchetto, siamo risaliti in pullman per dirigerci ad Aosta, la seconda meta della nostra gita. Appena arrivati ci ha accolto una guida che ci ha portato fino a un punto della città dove vi era una pianta di Aosta. Di fianco c'era un enorme tiglio di 500 anni, che era stato colpito da un fulmine. Lì vicino c'era un altissimo campanile di 45 metri che si trovava a fianco di un monastero. Siamo entrati in quest'ultimo e abbiamo visitato il suo chiostro che aveva delle colonne molto curiose, ognuna con un altorilievo che rappresentava una scena differente.

Dopo la visita ad Aosta siamo risaliti in pullman per tornare a Melzo. E se il viaggio dell'andata era lungo, quello del ritorno lo era ancora di più: nelle circostanze di Milano abbiamo trovato un bel po' di traffico e siamo riusciti ad arrivare a Melzo verso le 7.50 ed ero stanco morto: questa giornata è stata fantastica ma allo stesso tempo stancante!

Credits:

Created with images by ! / dino olivieri / www.onyrix.com - "Castle / Castello di Fenis - Valle di Aosta - Dino Olivieri"

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