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IN-TRECCIA … NE VALE LA PENA progetto di autoimprenditorialità sulle tecniche della cesteria e dell’intreccio creativo. DOCUMENTAZIONE DELLE ATTIVITA'

L'obiettivo di questo progetto?

Creare per il dopo pena un'opportunità di lavoro, inteso come conoscenza, saper fare, esperienza e relazioni, che possano permettere di puntare a un cambiamento e di sperare in qualcosa di positivo per il futuro.

Obiettivo ambizioso? Noi ci proviamo

Già molti studi hanno dimostrato come i detenuti possano trarre beneficio da attività artistico-manuali in quanto in grado di: favorire la creatività, la flessibilità, la pazienza, l’auto disciplina; sviluppare la capacità di mantenere l’attenzione, di portare a termine un lavoro, di aprire a nuove idee, di lavorare con gli altri, di impegnare proficuamente il proprio tempo; promuovere lo spirito di iniziativa e di produrre idee e progetti creativi.
Caratteristiche queste essenziali per il corretto reintegro dei detenuti nella società una volta scontata la propria pena. E vi sembra poco? L'arte dell'intreccio non è "revival nostalgico", è invece un'attività completa che collega attraverso la pratica, lo sviluppo di capacità personali, saperi locali, ambiente naturale e storia. E se si aggiunge anche una richiesta abbastanza consistente di prodotti, frutto di quest'arte antica, sul mercato del lavoro, impiantare una start up potrebbe essere interessante ... Qualcuno ci sta pensando. Secondo noi ne vale la pena!

Dopo lo studio del materiale naturale (vimini, salici, ginestre, ulivo, olmo, midollino) e qualche video-tutorial tentiamo i primi passi di quest'arte non proprio facile.

Come in una bottega artigianale ciascuno parte dall'esecuzione dei primi e fondamentali passaggi, quelli semplici, come la pulitura e la preparazione del materiale, per arrivare poi alla realizzazione del prodotto vero e proprio.

La struttura del fondo non è difficile: incastriamo e sistemiamo a croce otto bacchetti ... passiamo poi alla legatura con i rami tessitori. Dopo i primi tentativi non proprio felici, riusciamo nell'impresa. Difetti … tanti.

l'intreccio del fondo a due tessitori
la realizzazione di un vassoio

Di varie dimensioni e materiali, i fondi sono pronti … possiamo procedere con i montanti e poi anche con la chiusura.

l'incastro dei portanti e i primi fondi

Per non sprecare il materiale nobile e perfezionare l'abilità, ci esercitiamo con la carta: in pochi passaggi e con giornali riciclati realizziamo una serie di cannucce necessarie per l'intreccio di semplici cestini. Come per il materiale naturale la struttura del fondo è simile: otto portanti per l'ordito e un tessitore con le aggiunte per l'intreccio.

cestini di carta
la realizzazione delle cannucce
l'intreccio ad un tessitore
il bordo superiore di chiusura
la chiusura e la colorazione

Anche se ci siamo impratichiti, tuttavia serve altro: la maestria di chi quest'arte, la pratica veramente …

Per questo motivo in un laboratorio di attività artistico-manuali un esperto di tutto riguardo non può mancare.

E chi meglio di un appassionato di tradizioni popolari e cultore delle antiche e ormai perdute attività della cultura contadina?

Il suo contributo per fare meglio si mostra fondamentale … le correzioni da fare sono tante

La cesteria è un'arte e come tale va salvaguardata e tramandata.

Chissà che qualcuno non voglia riprenderla e trasmetterla alle nuove generazioni … oppure farci addirittura un lavoro o un passatempo rilassante

la cooperazione poi è fondamentale

Il metodo utilizzato? Ovviamente la didattica laboratoriale, il cooperative learning, il learning by doing, …. quello che permette agli apprendenti di acquisire le competenze attraverso la sperimentazione diretta, il confronto con gli altri, la riflessione individuale e l'interdipendenza positiva.

il risultato? se non altro fugare l'inattività, evitando che il tempo passi senza scopo

Allora ne vale la pena? Noi crediamo di sì.

hanno lavorato a questo laboratorio n. 12 ristretti della Casa Circ. di Lucera corsisti del CPIA 1 FOGGIA

docente, prof. Alfonso Rainone

consulente esperto, m.ro Pietro Gattulli

assistente capo coordinatore P. P., Sig. Raffaele Prencipe

si ringraziano quanti a vario titolo hanno reso possibile la realizzazione di questo progetto finanziato con fondi assegnati al CPIA 1 Foggia di cui al DM 851/2017, art. 8 c. 2

la dirigente scolastica, prof.ssa Antonia Cavallone

il direttore C.C., dott. Giuseppe Altomare

il comandante, dott.ssa Daniela Raffaella Occhionero

il funzionario pedagogico, dott.ssa Cinzia Conte

il fotografo, rag. Raffaele Pellegrino

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