L'obiettivo di questo progetto?
Creare per il dopo pena un'opportunità di lavoro, inteso come conoscenza, saper fare, esperienza e relazioni, che possano permettere di puntare a un cambiamento e di sperare in qualcosa di positivo per il futuro.
Obiettivo ambizioso? Noi ci proviamo
Dopo lo studio del materiale naturale (vimini, salici, ginestre, ulivo, olmo, midollino) e qualche video-tutorial tentiamo i primi passi di quest'arte non proprio facile.
La struttura del fondo non è difficile: incastriamo e sistemiamo a croce otto bacchetti ... passiamo poi alla legatura con i rami tessitori. Dopo i primi tentativi non proprio felici, riusciamo nell'impresa. Difetti … tanti.
Di varie dimensioni e materiali, i fondi sono pronti … possiamo procedere con i montanti e poi anche con la chiusura.
Per non sprecare il materiale nobile e perfezionare l'abilità, ci esercitiamo con la carta: in pochi passaggi e con giornali riciclati realizziamo una serie di cannucce necessarie per l'intreccio di semplici cestini. Come per il materiale naturale la struttura del fondo è simile: otto portanti per l'ordito e un tessitore con le aggiunte per l'intreccio.
Anche se ci siamo impratichiti, tuttavia serve altro: la maestria di chi quest'arte, la pratica veramente …
Per questo motivo in un laboratorio di attività artistico-manuali un esperto di tutto riguardo non può mancare.
E chi meglio di un appassionato di tradizioni popolari e cultore delle antiche e ormai perdute attività della cultura contadina?
Il suo contributo per fare meglio si mostra fondamentale … le correzioni da fare sono tante
La cesteria è un'arte e come tale va salvaguardata e tramandata.
Chissà che qualcuno non voglia riprenderla e trasmetterla alle nuove generazioni … oppure farci addirittura un lavoro o un passatempo rilassante
Il metodo utilizzato? Ovviamente la didattica laboratoriale, il cooperative learning, il learning by doing, …. quello che permette agli apprendenti di acquisire le competenze attraverso la sperimentazione diretta, il confronto con gli altri, la riflessione individuale e l'interdipendenza positiva.
Allora ne vale la pena? Noi crediamo di sì.
hanno lavorato a questo laboratorio n. 12 ristretti della Casa Circ. di Lucera corsisti del CPIA 1 FOGGIA
docente, prof. Alfonso Rainone
consulente esperto, m.ro Pietro Gattulli
assistente capo coordinatore P. P., Sig. Raffaele Prencipe
si ringraziano quanti a vario titolo hanno reso possibile la realizzazione di questo progetto finanziato con fondi assegnati al CPIA 1 Foggia di cui al DM 851/2017, art. 8 c. 2
la dirigente scolastica, prof.ssa Antonia Cavallone
il direttore C.C., dott. Giuseppe Altomare
il comandante, dott.ssa Daniela Raffaella Occhionero
il funzionario pedagogico, dott.ssa Cinzia Conte
il fotografo, rag. Raffaele Pellegrino