Ferruccio Vittani e Pietro Bianchi, avevano molto in comune: alpini, reduci, amici, coscritti. Purtroppo Ferruccio è "andato avanti" ma è bello raccontare le loro storie come se fossero ancora insieme.
Ferruccio e Pietro, due ragazzi classe 1920, entrambi nel 1940 già in servizio di leva, quando iniziarono le ostilità con la Francia. Ferruccio alpino del Battaglione Morbegno, Pietro nel Gruppo Bergamo, artiglieria da montagna.
Pur non essendo stati insieme, le loro storie si assomigliano molto. Hanno partecipato ha tutte le operazioni che hanno coinvolto gli alpini nel secondo conflitto mondiale: prima sul fronte occidentale, poi in Albania e quindi in Grecia. Rientrati in Italia, dopo un breve periodo di riposo e di riorganizzazione dei reparti, sono partiti con migliaia di altri alpini, destinazione Russia. Scampati dall'inferno russo senza gravi conseguenze, al loro rientro in Italia, sono stati catturati dai tedeschi e internati per due anni in Germania, dove hanno subito ogni sorta di vessazione riservata ai militari italiani.
Ferruccio e Pietro hanno contribuito con le loro storie alla stesura di un libro edito dalla Sezione A.N.A di Como, dal titolo "Comaschi in guerra". Questo libro raccoglie le storie di numerosi alpini comaschi, questi reduci, non parlano di fatti d'arme, ma descrivono la lotta quotidiana per riuscire a sopravvivere nell'inferno russo.
Sotto i link che portano alle pagine contenenti un estratto delle loro avventure.
Dal libro "Comaschi in guerra" Ferruccio racconta
Dal libro "Comaschi in guerra" Pietro racconta
Alcune belle immagini che raccontano momenti "alpini" dei due reduci