L'anoressia nervosa è una malattia psichiatrica, caratterizzata dall'assunzione volontaria di ridottissime quantità di cibo, del tutto insufficienti a coprire il fabbisogno energetico minimo dell'organismo

La prima e più evidente conseguenza di questa alimentazione è il forte calo di peso corporeo ed il suo mantenimento a valori di diversi kg inferiori a quelli ritenuti "normali", per una persona di una determinata età e di una data altezza

Spesso la persona anoressica non si rende conto della gravità della situazione e continua nel suo atteggiamento, convinta di comportarsi in modo corretto

Chi soffre di forme gravi di anoressia, può arrivare a stati di malnutrizione estremi e pericolosi per la vita, al punto da richiedere il ricovero ospedaliero con alimentazione forzata

L'anoressia, come gli altri disturbi del comportamento, è una malattia molto complessa dalle cause ancora in larga parte non conosciute

Gli studi condotti finora hanno riconosciuto l'esistenza di una vulnerabilità genetica, che non è sufficiente a causarla, ma è in grado di facilitarne l'insorgenza quando sono presenti difficoltà relazionali o affettive all'interno della famiglia o a livello sociale, oppure se si sono vissute esperienze particolarmente gravi nell'infanzia o nell’adolescenza

Al rifiuto del cibo, si associa generalmente un’alterazione peggiorativa dell’immagine corporea , che fa sì che chi ne è affetto si veda più grasso di quello che non sia realmente

E’ fondamentale ricordare che l'anoressia, è una vera e propria patologia psichiatrica, non una banale fissazione, e che non dipende dalla volontà di chi ne soffre

Spesso l’anoressia si associa alla bulimia.

L’anoressia è il rifiuto di mangiare, dimagrendo fino all’autodistruzione; la bulimia è il bisogno incontrollabile di mangiare una quantità esagerata di cibo di qualsiasi tipo e poi di vomitarlo

L’anoressia è intesa, naturalmente da chi ne soffre, come la perfezione, corpi eterei e perfetti; la bulimia invece è un peccato, una vergogna ed il vomito è la punizione per aver ceduto alla tentazione della fame

La cura dell’anoressia deve essere effettuata da una équipe composta da medici, psicologi-psicoterapeuti, dietisti e personale infermieristico.

In genere è necessario un ricovero in strutture di riabilitazione che può durare fino a 90 giorni. Il trattamento dell’anoressia prevede tre fasi:

* la prima serve a normalizzare il peso ed a far abbandonare i comportamenti di controllo del peso;

* la seconda cerca di migliorare l’immagine corporea, la valutazione di sé ed i rapporti interpersonali;

* la terza conclude la terapia e cerca di prevenire le ricadute