Eduardo De Filippo- Filumena Marturano

LA VITA

Eduardo De Filippo nacque il 24 maggio 1900 a Napoli, da Luisa De Filippo e da Eduardo Scarpetta. Il suo debutto avvenne alla età di quattro anni al teatro Valle di Roma, nel coro dello spettacolo di una operetta scritta dal padre. Da quella rappresentazione iniziò il suo debutto. A soli undici anni, per la scarsa propensione agli studi e il carattere turbolento, venne messo nel collegio Chierchia di Napoli. Questo non servì a placare il suo animo e il padre continuò ad istruirlo ogni giorno.

A quattordici anni entrò a far parte nella compagnia di Vincenzo Scarpetta. 1920 pubblicò il suo primo atto unico : "Farmacia di turno". Finito il servizio militare nel 1922 Eduardo De Filippo lasciò la compagnia di Vincenzo Scarpetta passando a quella di Francesco Corbinci . Ritornò nella compagnia di Vincenzo Scarpetta nella quale rimase fino al 1930, nello stesso periodo si sposo con Doroty Pennington. Nel 1931 con la sorella Titina ed il fratello Peppino formò la compagnia del Teatro Umoristico. Rimase a capo di questa compagnia fino al 1944, nel 1946 scrisse "Filumena Marturano" e morì il 31 ottobre 1984.

CONTESTO STORICO

Napoli fu, durante la seconda guerra mondiale, la città italiana che subì il numero maggiore di bombardamenti, con circa 200 raid aerei dal 1940 al 1944, con un numero di morti stimato tra le 20.000 e le 25.000 persone, in gran parte tra la popolazione civile
FILUMENA MARTURANO

RIASSUNTO

ATTO PRIMO • Per costringere Don Mimì al matrimonio , Filumena si finge morente, coinvolgendo nell'inganno un medico e il prete che celebrerà il matrimonio con Domenico che, credendola in fin di vita, la sposa con la falsa prospettiva di un breve legame. La scoperta dell'inganno sconvolge l'uomo che intanto aveva intessuto anche una relazione con una giovane donna di ventidue anni, Diana. • Filumena mette le carte in tavola: gli racconta di avere tre figli. • L'atto si conclude con lo sfogo di Filumena che allontana Diana in malo modo e che chiede a Mimì il riconoscimento della paternità dei tre figli, che aveva cresciuto sino allora sottraendo a Domenico piccole somme, per dare ad essi un futuro sereno

ATTO SECONDO • Domenico chiama in casa un avvocato che lo rassicura della nullità del matrimonio celebrato con l'inganno. • Filumena, che nel frattempo aveva fatto chiamare i figli per sistemarli in casa; successivamente Racconta l'infanzia povera e infelice da lei trascorsa nel Vico San Liborio che l'ha portata per fame a prostituirsi e comunica ai tre giovani di essere la loro madre. • Rimasti soli Filumena rivela a Domenico che uno dei tre è suo figlio • Filumena ha conservato la banconota ( con cui Mimi l’aveva pagata) e sulla quale ha segnato la data del concepimento di suo figlio: ora, dopo aver strappato la parte con la data restituisce il denaro a don Mimì «...perché i figli non si pagano»

ATTO TERZO • Con Mimì e Filumena hanno deciso di sposarsi sul serio: ma l'uomo ancora non conosce chi è il suo vero figlio e cercherà inutilmente di scoprirlo.• Filumena non glielo dirà mai perché sa che don Mimì dedicherebbe solo a lui le sue attenzioni, favorendolo a scapito degli altri due.• Sulle prime Domenico sembra allontanarsi nuovamente ed il matrimonio pare andare a monte, ma proprio nel momento in cui l'uomo sta per spiegare la situazione ai tre giovani si sente da questi chiamarlo per la prima volta "papà" facendolo commuovere e accettare rassegnato il matrimonio

PERSONAGGI

FILUMENA MARTURANO

Donna napoletana di quarantotto anni ,con un volto seganto da lotte e tristezza, ha origine plebea, istintiva. Filumena Marturano: simbolo delle donne napoletane degli ani '40 che riesce a mantenere la forza e la grinta nonostante le difficoltà grazie alla condizione di madre (mai è stata versata una lacrima). Simile alla locandiera di Goldoni : sicura di se e consapevole della propria influenza sull'uomo

DOMENICO SORIANO

Domenico Soriano, soprannominato Mimì, è un uomo di cinquant'anni, robusto,sano. Suo padre Raimondo Soriano è uno tra i più ricchi e furbi dolciari di Napoli. Appassionato amatore di cavalli.

ROSALIA SOLIMENE

Donna di settantacinque anni, conosce Filumena fin dalla più tenera età, e le fu vicina nei momenti più tristi della sua vita. Segue Domenio senza perderlo d'occhio.

ALFREDO AMOROSO

Simpatico uomo sui sessant'anni, di struttura solida, nerboruto, vigoroso. Era bravo, come guidatore di cavalli per cui fu assunto da Domenico.

TRE FIGLI DI FILUMENA

Umberto: ragioniere-scrittore

Riccardo: commerciante di camicie

Michele: idraulico

TEMA DELLA FAMIGLIA

La commedia rappresenta una situazione di crisi della famiglia particolare borghese (voluta da Don Domenico) basata sull'esclusione dei figli illegittimi; e sui privilegi dell'uno rispetto agli altri. Nel finale grazie a Filumena che si sprigiona dalla sua condizione di influenza sull'uomo e da Don Domenico che nella commozione del sentimento paterno acconsente a trattare equamente i figli legittimi e illegittimi, si instaura cosi un equilibrio ed una insperata felicità.

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