Bassano del grappa La mediocrità a suo agio

Il non-turista di Bassano

Prima di analizzare i vari turisti di Bassano del grappa, bisogna tenere a mente che Bassano è una città in cui il turismo è pressoché inesistente. È situata nel centro del Veneto, con un’ora di macchina si arriva a Padova, Verona o Venezia. Competere con quelle città è impossibile per un piccolo paese come Bassano, mediocre borgo medievale che per sfuggire al suo destino anonimo si rifugia nell’alcol. E lo reinventa. Ecco quindi che per Bassano non si parla, a mio avviso, di vero e proprio turista, ma più di un visitatore che ci capita per caso, di passaggio, oppure conosce già il posto, ci abita relativamente vicino e vuole concedersi una giornata anonima ma tranquilla.È uno di quei posti in cui ci vai se non hai proprio niente di meglio da fare. I maggiori competitors della visita a Bassano del Grappa sono le domeniche in mutande sul divano, non i weekend in giro per l’Europa. Il suo elemento caratterizzante però, sebbene aiuti la città a sopravvivere nel competitivissimo contesto delle città italiane, non ha la forza necessaria per generare un vero e proprio turismo, ma attira sporadici visitatori annoiati in cerca di una serata all’insegna dell’alcol.

Le fonti utilizzate sono l’osservazione diretta del posto e la ricerca su blog. Social network come Twitter, Instagram e Facebook non hanno invece rilevato effettive presenze di questi profili, cosa perfettamente in linea con le caratteristiche dei visitatori analizzati.

Il consumatore di grappa

Sono uomini mediocri tra i 55 e i 70 anni. Sono appena entrati in pensione, ma non sono sufficientemente ambiziosi e creativi per trascorrerla in modo divertente. Sono principalmente veneti o al massimo da qualche regione adiacente. Visitano Bassano in giornata, solitamente di domenica, giusto il tempo per pranzare e successivamente fare una tappa in una distilleria dove fanno puntualmente la scorta di grappa. Non sono veri esperti di grappa, ma ne consumano abbastanza e così, quando gli capita di passare a Bassano, comprano qualche bottiglia perché si fidano del marchio. Visitano Bassano solo perché il Gran Premio di Formula 1 si è svolto al mattino e quindi non avrebbero idee su cosa fare di pomeriggio.

Le mogli dei consumatori di grappa

Sono mediocri e annoiate pure loro. Convincono i loro mariti a portarle da qualche parte la domenica per fare un giro. Niente di troppo ambizioso, a loro basta non dover cucinare pure la domenica, fare una breve passeggiata e vedere una città leggermente più grande del loro piccolo paesino sperduto. Nulla di troppo eccitante, ma almeno quando la parrucchiera chiederà loro cosa hanno fatto nel weekend, possono dire che sono state a Bassano, e lì per lì suonerà fighissimo.

Le famiglie di passaggio

Sono in viaggio attraverso il Veneto: o stanno andando verso Venezia oppure verso l’Austria. Se invece il loro tour comprende entrambe le mete, e Bassano è una rapida tappa, allora vuol dire che sono una famiglia in camper che voleva semplicemente aggiungere un nome alla loro lista di città visitate in quell’interminabile accozzaglia di soste che loro chiamano viaggio. In ogni caso, una madre in overdose di Lonely Planet e un padre con il marsupio trascineranno i loro due figli appena adolescenti per la città, consumando memory-card sulla reflex come fossero bossoli di una mitragliatrice, incuranti del fatto che i due ragazzi preferirebbero qualsiasi cosa a questa vacanza con i genitori.

Campagnoli assetati in cerca di divertimento

Fra un mese si sposa il/la loro migliore amico/a? Loro partono con damigiane di vino, travestimenti improbabili, l’immancabile cestino per le offerte e falli di gomma (o tette finte, a seconda del caso) e vanno a Bassano. Iniziano la serata in qualche locale che li metta bene in vista, bevendo fiumi di alcol e cercando di rendere ridicolo il futuro sposo, per poi iniziare una via crucis nel centro della città mettendo in mostra il corpo ebbro e morente dell’amico. Siccome non hanno il carisma di Bradley Cooper il loro addio al celibato/nubilato finisce subito prima che il festeggiato perda coscienza e se ne tornano a casa. Quando se ne vanno via nessuno sente la loro mancanza, eccetto i baristi.

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