Finalmente, oggi andremo a rilassarci un pochino in una località di mare sul Golfo del Messico, precisamente a Port Aransas, una minuscola cittadina vicino al parco nazionale di Padre Island. Non troppo relax, però, perché ci annoiamo in fretta!
San Antonio ci saluta con una pioggia torrenziale. E' un vero flash flood, in un quarto d'ora le strade si riempiono d'acqua. Dobbiamo anche fermarci a fare benzina, e a gonfiare un po' gli pneumatici perché segnano pressione bassa.
300 km scorrono veloci, e arriviamo alla nostra destinazione verso mezzogiorno. Purtroppo l'hotel non ci darà la stanza fino alle 15, quindi prendiamo i costumi dalle valigie, ci cambiamo al volo nel bagno della hall e andiamo in spiaggia.
La spiaggia è grandissima, e si può persino guidare sulla sabbia, infatti i texani parcheggiano comodamente direttamente in spiaggia. Il mare, pur essendo oceano, non è per niente profondo, somiglia un po' al nostro Adriatico. Ed è anche molto caldo.
Peccato che, appena entrati, cominciamo a vedere parecchie meduse, almeno un paio già dove siamo noi. Meglio uscire, temo che per questa volta il bagno in mare salterà. Ne vediamo anche diverse sul bagnasciuga. Davvero un peccato, aspettavamo queste due giornate, purtroppo questo breve bagno di due minuti sarà anche l'unico.
Consumiamo il nostro pasto ai comodi tavoli da picnic, e torniamo in hotel a prendere possesso della nostra camera. Visto che la spiaggia, o meglio, il mare, è inagibile, andiamo prima in palestra a fare un po' di movimento, e passiamo il resto del pomeriggio comodamente sdraiati in piscina. Al sicuro dalle meduse.
Usciamo di nuovo nel tardo pomeriggio, ben rilassati, e facciamo un giretto per Port Aransas. E' la tipica località balneare, tra l'altro con una clientela abbastanza matura. I negozi sono enormi e molto pacchiani, e vendono souvenir e attrezzatura da spiaggia. Non c'è molto altro a parte il molo commerciale, da cui partono le barche private e dei pescatori.
Terminiamo la giornata tornando in spiaggia per goderci il tramonto. Andiamo dalla parte opposta rispetto a dove siamo stati nel pomeriggio. C'è un altro molo, è piano di uccelli marini che pescano, e in lontananza si vedono le petroliere di stanza nel Golfo.
Per cena scegliamo il ristorante messicano La Playa. Sembra che siamo arrivati appena in tempo, sono le 8 e siamo gli ultimi avventori. La cameriera ha origini italiane, e ci prende subito in simpatica. La cena è ottima: tris di enchilada di mare per me, classiche fajitas per Davide.
Un viaggio On the Road può essere molto stancante, anche per chi è abituato. Meglio inserire un paio di giorni di relax per spezzare il ritmo e riprendere fiato.