India monsonica Fiumi sacri

Il gAnge
La religione induista ha adottato molti luoghi sacri e gli ha presi come punti di riferimento. Il più importante fra questi è il fiume Gange, conosciuto come "il fiume più inquinato del mondo". È un fiume molto lungo, passante per l'India e per il Bangladesh. È adorato dagli Indù ed e personificato come la Dea Devi.
Gli induisti credono che la vita sia incompleta senza la balneazione nel Gange almeno una volta. Una buona parte delle famiglie Indù, possiedono un flaconcino contenente l'acqua del Gange, in tal modo, se qualcuno sta morendo, sarà sempre in grado di bere l'acqua sacra.
Sono frequenti le abluzioni, sia mattutine sia serali che sono effettuate presso alcune strutture costituite da scalinate che terminano nel fiume, dette ghats. Quando un fedele induista giunge al termine della sua vita, doppio o il funerale, gli indiani spesso immergono i corpi dei loro morti nel fiume, ritenendo così di purificarli dai loro peccati.
Un altro fiume importante, è il Yamuna. Nasce dall'Himalaya, scorre quasi parallela al Gange, attraversa Delhi e Agra e confluisce poi nel Gange. Anche la Yamuna è una Dea, figlia del Dio del sole Surya e sorella del Dio della morte Yama. La Yamuna ha però anche il triste primato di essere il fiume più inquinato al mondo a causa degli scarichi fognari e industriali e le sue acque sono le più contaminate al mondo.
L'indo
L’India deve il suo nome attuale a un fiume, l’Indo. È uno dei pochi fiumi ad avere un nome maschile e negli antichi testi vedici viene descritto come un guerriero. In realtà l’Indo oggi scorre solo per un piccolo tratto in territorio indiano: nasce in Tibet e dopo avere attraversato la regione indiana del Kashmir e Ladakh, entra in Pakistan per sfociare nel Mare Arabico.
Narmada
È il fiume che segna ufficialmente il confine fra Nord e Sud dell’India: nasce nello stato del Madhya Pradesh e sfocia nel Mare Arabico. Svariate leggende raccontano le sue origini sacre: chi la vuole nascere dal sudore del Dio Shiva, chi dalle lacrime di Brahma. Con un progetto molto controverso, appoggiato dal governo e ostacolato dagli ambientalisti e dalla popolazione locale, sul corso della Narmada è in costruzione una serie di dighe, fra cui la Sardar Sarovar, attualmente una delle dighe più grandi al mondo. Il progetto sarà in grado di fornire irrigazione ed energia elettrica a milioni di persone, ma per i contadini che abitano nella valle della Narmada ha già significato veder la propria casa e la propria terra sommerse per sempre.
Con i suoi 1465 km la Godavari è il secondo fiume dell’India dopo il Gange. Nasce nel Maharastra e scorre verso Est fino a tuffarsi nel Golfo del Bengala. Una leggenda vuole che sia una deviazione del Gange voluta da Shiva e, come il Gange, è considerata sacra.
Kaveri
Il fiume Kaveri conosciuta come il “Gange del Sud” e celebrata nella letteratura in lingua tamil, anche la Kaveri ha origini divine: una delle tante leggende racconta che Kaveri, un’apsara (ninfa) cresciuta come figlia di Brahma, abbia chiesto e ottenuto di diventare un fiume per poter lavar via i peccati dal mondo. La Kaveri nasce nello stato del Karnakatha e sfocia in Tamil Nadu. Il suo corso è attraversato da vari dislivelli, sfruttati da alcune dighe costriute già al tempo degli inglesi. In particolare, lungo il suo corso troviamo le spettacolari cascate di Shivasamudram (“l’oceano di Shiva”), le più alte dell’India.

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