Macedonia di social per comunità di pratica esplosive Dalla formazione alla condivisione

Italian Writing Teachers

Da Facebook a Telegram a Pinterest senza passare dal via

Infografica di Mara Beber
Una fonte inesauribile di coraggio. Sabina

Mezzi diversi per tutti i gusti

Vecchi e nuovi social per la creazione di comunità di pratica, salotti letterari e gruppi di studio

Punti di forza e necessità

  • Stare sul pezzo, essere specifici: in questo caso parliamo di didattica laboratoriale dell’italiano
  • Niente divagazioni, no alle polemiche sterili
  • Sì a condivisione di opinioni e materiali, buone pratiche

Come? Con rispetto, umiltà, apertura, generosità.

Apprezzo moltissimo il tono leggero e la dimensione informale che caratterizzano le relazioni. Barbara L.

E le taglie? S - M - L, ma non XL!

Micro: Telegram: "Le Bibliofile Orsennate"

Mini: Gruppi Telegram

Medium size: Facebook: Italian Writing Teachers

Piccolo è bello: no maxi size

La nostra memoria

Associazione di social a repository e web tools per non perdere le tracce

Archivio e cartelle in modifica su Drive: prima condivido sul gruppo poi accedo

Per uno scambio aumentato: efficacia e creatività

Anche web tools: Padlet

Visual: condividiamo e visualizziamo

Le bacheche su Pinterest

Raccogliamo risorse e ne teniamo traccia in modo rapido anche qui con tante bacheche condivise (appena nate).

Le infografiche da materiali postati

Usiamo web tools: : Piktochart, Canva, Postermywall

Camminiamo insieme: dalla formazione alla condivisione

Fare rete a partire da un’esigenza reale, senza forzature

Per tenersi in contatto, condividere e discutere con immediatezza

Da questo gruppo sto imparando tantissimo, più di tanti corsi di formazione che ho fatto perché ciascuna condivide la sua esperienza pratica testata in classe, mostrando esempi concreti senza troppe teorie e paroloni. Marisa P.
Wordcloud di Anna Perretta
Una delle cose che mi piacciono di più di questo gruppo me lo ha fatto mentalmente associare all'oggetto "generatore". Il generatore di per sé fornisce energia quando le altre fonti sono off. E ciascuna di noi ha avuto dei momenti di sconforto ed è ricorsa al gruppo per trovare energie E poi generatore perché ognuno qui condivide idee generate da lui/lei che generano altre idee e che ne generano ancora altre..” Silvia P.
Ricevo continui stimoli per approfondire tematiche legate alla didattica. Non solo, ma anche gli articoli che suggerite, l'uso di applicazioni sono una risorsa incredibile. Passo i pomeriggi a cercare di imparare! Giulia B.

Le parole chiave

Contagio, contaminazione, disseminazione, sostegno, empatia, collaborazione, brainstorming, competenze complementari

Italian writing teachers

Per diventare comunità di pratica si devono avere:

  • Circolarità delle esperienze e delle condivisioni
  • Pratica Riflessiva
  • Discussioni su didattica, didattica e ancora didattica
  • No polemiche. No politica. No competizione. No gossip. Solo tante idee e sostegno reciproco

No esigenza di moderazione: piccolo e focalizzato è bello

Cosa si fa

  • Si fanno domande di cui non si conosce la risposta, in genere riferite alla didattica (specificità)
  • Si chiede un feedback su un’attività o una lezione preparata o su un’impostazione metodologica
  • Si condividono materiali prodotti da noi docenti (lezioni, presentazioni, moduli)
  • Si condividono materiali prodotti dai nostri studenti e riflessioni sul loro feedback
  • Si condividono riflessioni sulla nostra pratica e ci si confronta: cosa funziona, cosa no
  • Ci si chiede come tradurre nella pratica ed adattare ai nostri contesti le indicazioni metodologiche che troviamo nei libri

Si creano partnership ancora più strette

Telegram: i vantaggi

  • Immediatezza
  • Gruppi più ristretti, più specializzati e attivi
  • Messaggi vocali per entrare ancora di più nel vivo e con maggiore rapidità ma allo stesso tempo profondità
  • Maggiore confidenza, senso di salotto: si creano legami
  • Per non perdere le proposte: ogni settimana a turni archiviamo su Drive

La nostra esperienza: tre gruppi divisi

1 - Un salotto letterario

Ambiente ideale per prof. di lettere bibliofile: si parla soprattutto di libri, ma anche di proposte di attività didattiche

2 - Un gruppo sul Writing and reading workshop

Comunità di pratica vera e propria per:

  • Formazione e autoformazione
  • Produzione infografiche e materiali didattici condivisi
  • Pratica riflessiva e peer feedback
  • Confrontarsi su aspetti metodologici, organizzativi e pratici
  • Documentare esperienze
Refective Practice
Si condivide lasciando traccia: Telegram + Drive
Si entra nelle classi delle colleghe

3- Un gruppo di studio: Fearless Teaching

Cosa si fa:

  • Si proporne lo studio di un volume (in English, perlopiù)
  • ci si danno scadenze intermedie e si lavora, mettendosi in gioco in prima persona
  • Si sperimenta ciò che si vuole proporre agli studenti
  • Si confrontano interpretazioni
  • Si pensa all’implementazione nel quotidiano
  • Si scrive, si realizzano attività, infografiche
Quasi meglio di un cornetto con la Nutella. Mella S.

Sì all’ascolto, no all’autoreferenzialità

Regola numero uno di ogni comunità di pratica: con e senza social

Il grande valore del nostro gruppo Facebook e soprattutto di questo gruppo telegram è che riunisce insegnanti eccellenti di ogni parte d'Italia, motivate e appassionate del loro lavoro, disposte a condividere generosamente le loro diverse esperienze, con semplicità e gentilezza senza atteggiamenti di superiorità di sorta. Marisa P.

Creatività e senso di appartenenza

Una comunità di pratica anche via social è una fucina di idee che continuano a nascere come funghi. Noi in particolare amiamo le parole e sono il nostro mezzo principale per esprimere la nostra creatività, ma non l'unico! E attraverso le parole esprimiamo questo nuovo ma potente senso di appartenenza.

Se ripenso a quello che rappresentano per me il gruppo Facebook Italian Writing Teachers e in particolare quello di Telegram, potrei affermare che... Adesso vengo anche da qui...da questa esplosiva aula insegnanti virtuale dove si guarda tutti verso la stessa direzione, quella dell’innovazione didattica non fine a se stessa ma finalizzata al reale miglioramento delle competenze dei nostri ragazzi. Adesso vengo anche da qui...da questa variegata comunità di docenti affamate e folli, ma soprattutto generose nella condivisione di pratiche didattiche efficaci.Adesso vengo anche da qui …da questa bottega artigiana 2.0 dove tutte, chi più chi meno, si avvicendano apprendiste e maestre. Adesso vengo anche da qui...da questo rigenerato desiderio di crescere professionalmente e dalla ferma volontà di non esibire più gli alibi che troppe volte mi hanno immobilizzato nel pantano della routine, sì, ADESSO IO VENGO ANCHE DA QUI...questi due gruppi sono “i miei” e GUAI A CHI ME LI TOCCA! Cristina F.

Una grande aula virtuale

Qui si fa Cooperative Teaching!

Nelle comunità di pratica è composta da insegnanti che ritornano studenti. Fondamentale anche in queste aule è il peer feedback.

L’uso del gruppo su Telegram è stato particolarmente utile anche per aprire le nostre classi: non siamo più chiuse ognuna nella sua aula, come spesso accade. Siamo come in un’enorme classe virtuale in cui i progetti si intersecano, si arricchiscono a vicenda. Siamo compagne di classe che condividono i compiti svolti e da svolgere, e la virtualità dei nostri scambi si trasforma poi nelle singole aule in qualcosa di vivo e concreto. Sara F.

Disseminare

Una delle cose che mi piacciono di più di questo gruppo me lo ha fatto mentalmente associare all'oggetto "generatore". Il generatore di per sé fornisce energia quando le altre fonti sono off. E ciascuna di noi ha avuto dei momenti di sconforto ed è ricorsa al gruppo per trovare energie E poi generatore perché ognuno qui condivide idee generate da lui/lei che generano altre idee e che ne generano ancora altre..” Silvia P.

Scopo di una comunità di pratica è anche la disseminazione. Ognuno condivide, getta piccoli semi con la fiducia che troveranno terreno fertile e qualcuno che li innaffierà.

Legami

Perché si possa parlare di vera comunità, perché possa nascere un vero confronto, occorre che si stabiliscano legami reali ed empatici, anche nello scambio via social. E si può fare.

La condivisione, il confronto, l'entusiasmo e soprattutto il non sentirmi sola, isolata, folle. Sapere che sparse in tutta Italia ci sono tante docenti diverse da me ma con la stessa voglia di crescere e imparare, con lo stesso amore per questo mestiere difficile e per le piccole menti che da noi cercano qualcosa di più delle nozioni... Mi dà gioia. Sì proprio Gioia. Leggervi in treno la mattina mentre vado a scuola è meglio di 10 caffè e quasi meglio di un cornetto vegano con Nutella vegana! Per me è bellissimo far parte di questa piccola comunità e sento più voi colleghe di molte colleghe reali con cui non ci si confronta mai. Grazie. Mella S.

Sostegno

In una vera comunità ci si sostiene a vicenda. Così deve e può avvenire anche in una comunità nata e cresciuta on line.

È un'altra delle spinte che vengono da questo gruppo. Non solo tante idee e tanti spunti di riflessione ma anche tanto stimolo ad andare avanti anche quando il lavoro con i ragazzi è difficile. Silvia

Una cornice di senso

Tutto questo non potrebbe essere costruito se mancassero le fondamenta: cioè se di fondo non ci fosse una visione condivisa della scuola e della direzione in cui ci vogliamo muovere.

Di Daniela Pellacani

Presentazione realizzata con il contributo di molte preziose colleghe di IWT. Grazie a tutte!

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