Il diamante è una delle tante forme in cui può presentarsi il carbonio; in particolare è costituito da un reticolo cristallino di atomi di carbonio disposti secondo una struttura tetraedrica. È la forma termodinamicamente instabile del carbonio che, in teoria per la seconda legge della termodinamica, dovrebbe trasformarsi interamente in grafite. Ciò non avviene perché è necessaria una traslazione degli atomi di carbonio che è impedita cineticamente dalla struttura a tetraedro che li lega . Quindi il diamante è instabile dal punto di vista termodinamico ma stabile dal punto di vista cinetico.
Nonostante i diamanti vengano prodotti in laboratorio in forma sintetica, essi rappresentano una risorsa limitata e rara poiché vengono formati, come il petrolio, in processi di diversi milioni di anni. I fattori che determinano la cristallizzazione del carbonio in forma di diamante o di grafite possono essere semplificati nella temperatura e nella pressione al momento della cristallizzazione. Il diamante è infatti una varietà di carbonio ad alta pressione. Studi di laboratorio hanno evidenziato che esso cristallizza con pressioni di almeno 50 kbar e temperature superiori a 900 °C ma inferiori a 1200 °C. A pressioni o temperature diverse si forma la grafite. In natura queste pressioni si riscontrano nello strato superiore del mantello terrestre ad una profondità 150 km o più, perciò i diamanti vengono trasportati in superficie avvolti nella kimberlite a seguito di eruzioni vulcaniche.
I diamanti hanno moltissime applicazioni, grazie alle loro eccezionali caratteristiche fisiche e chimiche. Le più rilevanti sono l'estrema durezza, l'elevato indice di dispersione ottica, l'altissima conducibilità termica, la grande resistenza agli agenti chimici e il bassissimo coefficiente di dilatazione termica. I diamanti sono altamente idrorepellenti: l'acqua non aderisce alla loro superficie; al contrario i grassi aderiscono molto bene alla loro superficie, senza peraltro intaccarli. La resistenza agli agenti chimici è molto elevata: i diamanti non sono intaccabili dalla maggior parte degli acidi e delle basi, anche in concentrazioni elevate.
Inoltre grazie alla loro particolare lucentezza e rarità, sono utilizzati da sempre come elementi decorativi e per la composizione di gioielli.
SITOGRAFIA:
1. http://www.aledo.it/pietrepreziose/diamante.aspx
2. http://gioiellis.com/e-boom-per-i-diamanti-artificiali/
3. http://www.informarexresistere.fr/2014/02/06/zimbabwe-diamanti-sempre-sporchi-di-sangue/
4. https://it.wikipedia.org/wiki/Diamante
5. https://gaetaniumberto.wordpress.com/2015/07/27/scoperta-di-gemme-preziose-nelle-lava-solidificata-del-tolbachik/
6. http://www.diemmesposi.it/matrimonio-a-tema/