Loading

Attività estive occasione di discernimento

In questo tempo di incertezze e di isolamento fatichiamo a immaginare come affrontare l'estate. Faremo i campi? Incontreremo i ragazzi? Quali tempi e modi ci saranno consentiti? Come riallacciare la relazione educativa, che abbisogna di un incontro vero, reale, fisico. Di incontrarci con la nostra corporeità, fisicità, non solo attraverso vista e udito, ma tatto... olfatto... gusto(!?).

La tentazione di cercare una risposta facile chiedendola a qualcuno "che sta sopra" è dietro l'angolo: i capigruppo, i responsabili di zona o regionali, fino anche al livello nazionale.

Ma come ci hanno ricordato i Presidenti del Comitato Nazionale "In base alle indicazioni che arriveranno dalle autorità", che ovviamente siamo tenuti a rispettare "ogni Comunità capi con responsabilità sarà chiamata a valutare le modalità da proporre".

Come Consiglieri Generali abbiamo pensato di "mettere insieme" alcuni pezzi di percorsi fatti, di riassumere alcune provocazioni emerse fin'ora nel dibattito dell'associazione, a partire dalle CoCa, e di restituirle proprio a voi. Non per dare risposte, ma per generare pensiero e confronto.

Buona Strada,

  • Giulia e Tommaso (Consiglieri Generali - Zona Padova Collemare)
  • Laura e Maurizio (Consigliere Generale - Zona Mestre)
  • Gemma ed Elia (Consiglieri Generali - Zona Verona Est)
  • Silvia e Antonio (Consiglieri Generali - Zona Scorzè)
  • Flavia e Andrea (Consigliere Generale - Zona Treviso)
  • Silvana e Matteo (Consiglieri Generali - Zona Vicenza Berica)
  • Giorgia (Consigliere Generale - Zona Belluno)
  • Giulio (Consigliere Generale - Zona Vicenza Piccole Dolomiti)
  • Ugo (Consigliere Generale - Zona Rovigo)
  • Giulia (Consigliere Generale - Zona Castelfranco Veneto)
  • Elisabetta (Consigliere Generale - Zona Verona Custoza)
  • Luca (Consigliere Generale - Zona Verona Monte Baldo)
  • Enrico (Consigliere Generale - Zona Padova del Brenta)

Siamo così chiamati al DISCERNIMENTO:

Prima di iniziare affidiamo la nostra riflessione a Dio e chiediamo l’aiuto dello Spirito Santo. Il Signore ci parla attraverso la scrittura, interroghiamoci alla luce del Vangelo.

Impariamo ad ascoltare i nostri sentimenti: Prendiamoci del tempo, facciamo silenzio. Cerchiamo di capire il SENTIMENTO/ I MOVIMENTI INTERIORI che proviamo in questo momento. Scriviamo solo 1 parola che descriva il nostro "sentire", non aggiungiamo motivazioni .

Proviamo a riconoscere in quale direzione spirituale stiamo andando (interpretare): il Vangelo ci dice come vivere anche il sentimento negativo. Riconoscerlo, gestirlo, affrontarlo. Anche quando nel confronto e discussione le EMOZIONI dovessero prendere il sopravvento fermiamoci e torniamo ad ascoltare i nostri SENTIMENTI e a condividerli in comunità.

In questo intervento Padre Del Riccio, Assistente Ecclesiastico Nazionale, ci aiuta a cogliere la differenza tra EMOZIONI e SENTIMENTI, invitandoci a costruire PENSIERI e ad elaborare quelli che chiama "PENSAMENTI" (pensieri + sentimenti):

La SCELTA matura nel confronto con il Vangelo, con la Comunità e la mia coscienza.

Ecco alcuni spunti che possono guidarci nella riflessione: domande, dubbi, attenzioni, nodi da sciogliere... che dobbiamo affrontare per arrivare a una SCELTA RESPONSABILE:

Il rispetto della LEGGE: ovviamente il nostro margine è delimitato dalle disposizioni normative e regolamentari che le istituzioni preposte emaneranno. Potremo ritrovarci? In quanti? Come? Dove?Ricordiamo che, salvo misure più specifiche, le nostre attività rientrano tra quelle “ludico-ricreative”.

Ponderare l’ASPETTO SANITARIO: leggiamo la situazione nel nostro territorio, valutiamo bene il se e il dove dei nostri incontri (scoutismo a “km 0”?). Valutiamo il pericolo (dato oggettivo) e soppesiamo il rischio. Che precauzioni siamo in grado di adottare? Che condizioni possiamo garantire? Che rischi siamo disposti a correre? Pensiamo ai capi, ai ragazzi, ai loro contesti di vita, alle famiglie, alle relazioni.

Non sottovalutare l’ASPETTO ECONOMICO: sia le famiglie che i capi potrebbero non avere più un lavoro, non avere ferie… o comunque potrebbero vivere una situazione economica non facile. Abbiamo il polso della situazione? Abbiamo la possibilità di sostenere chi vive una difficoltà o questa rischia di creare delle distanze, delle esclusioni?

La RESPONSABILITÀ DEI CAPI: “educare” è assumersi delle responsabilità, corriamo sempre dei rischi. Oggi a maggior ragione. Individuiamole e scegliamo se assumercele. Se qualcuno non se la sente? Lo staff può fare “a meno” di lui? Un altro può sostituirsi? Sono scelte che si possono prendere a maggioranza? Quali sono i profili di responsabilità civile e penale dei capi AGESCI?

L’ASCOLTO delle FAMIGLIE: se un dialogo con loro è sempre importante, a maggior ragione ora la decisione deve essere condivisa. Pensiamo anche all’ipotesi in cui qualche famiglia non se la senta: come ci comporteremo? Lasciamo a casa qualcuno?

Il bene dei ragazzi e la PRIORITÀ EDUCATIVA: siamo un’associazione educativa e da questo dobbiamo partire. Chiediamoci quali sono le fragilità e quali i bisogni (espressi e inespressi) dei ragazzi. Valutiamo le priorità. Guardando al Progetto Educativo, cogliamo il cambiamento in atto nella realtà e guardiamo anche oltre la progettualità pregressa, che talvolta rischia di essere rigidità limitante piuttosto che direzione sicura. Qual è il miglior bene per i capi e per i ragazzi? Come riprendere e rinsaldare la relazione educativa che ha bisogno di essere curata nell’incontro vero con i nostri ragazzi? Quali possibilità possiamo delineare?

Ecco cosa ci racconta Coccetti, Capo Scout d'Italia, sull'Uomo dei Boschi dentro casa:

Vi lasciamo di seguito alcuni riferimenti, materiali, documenti utili per approfondire diversi aspetti toccati precedentemente. Non c'è la pretesa di essere esaustivi, ma c'è la convinzione che valga la pena spendere del tempo in queste riflessioni. Per arrivare alla migliore scelta possibile per il nostro prossimo agire e per allenarci a partecipare con protagonismo allo sviluppo del pensiero associativo. Se vorrete condividere con noi quanto sarà emerso, non potremo che ringraziarvi!