L'Inferno di Dante I simoniaci

I simoniaci in vita si arricchivano con cose sacre; ora stanno con la testa conficcata in buche con le gambe di fuori fino al polpaccio e le piante dei piedi bruciate dalle fiamme.

Con il termine simonia, s'intende, in teologia morale e in diritto canonico, la volontà di comprare o vendere per un prezzo temporale un bene intrinsecamente spirituale o una cosa temporale necessariamente connessa con la spirituale.

Dante parla dei simoniaci nel XIX Canto dell'Inferno.

Il canto inizia con un'apostrofe rivolta a Simon Mago, personaggio degli Atti degli Apostoli che intendeva acquistare con il denaro la facoltà di fare prodigi da San Pietro e dal cui nome deriva il termine simonia.

In questo canto Dante mostra infatti la bolgia dove sono puniti i simoniaci, all'interno dell'ottavo cerchio dell'Inferno, dedicato ai fraudolenti. Questa bolgia è introdotta in maniera non canonica rispetto alle altre: invece di descrivere l'aspetto generale del luogo per poi scegliere un peccatore, il quale a sua volta indichi poi i nomi di altri dannati, qui Dante inizia ex abrupto con un'invettiva solenne che annuncia il carattere del canto, dove il poeta esporrà le sue idee in merito alla situazione politica globale, dominata dalle lotte tra papato e impero che erano alla base di tutti i problemi del mondo allora attuale.

Il contrappasso è chiaro: nella vita terrena non pensarono al proprio spirito, ma si concentrarono soltanto sui beni materiali, ora non possono guardare in alto, e sono messi sottosopra, con la testa conficcata nel terreno.

Dante Alighieri

UN LAVORO REALIZZATO DA DAVIDE PERRONE

Ecco degli approfondimenti su alcuni aspetti dell'Inferno:

Come si è formato: Lucifero, prima uno degli angeli più belli del firmamento, conduce un giorno una rivolta contro Dio spinto dalla superbia. La rivolta fallisce miseramente e questo angelo, ormai dannato, viene fatto precipitare giù dal cielo. Cadendo sulla Terra il terreno è talmente inorridito che si scansa: si apre un’immensa voragine che sarà appunto l’Inferno.

Struttura dell'inferno: I peccatori vengono distribuiti in base ai loro peccati. Più i peccati sono gravi, peggio saranno le loro pene.

Ecco!!!!!

Virgilio: è il più grande poeta dell'antica Roma, nato da una famiglia di piccoli proprietari terrieri ad Andes (oggi Pietole), nei pressi di Mantova. Ricevette un'accurata educazione grammaticale e si accostò alla filososia epicurea, frequentando una scuola a Napoli.

Virgilio

Fiumi dell'inferno:

  • lo Stige, Gli dei lo chiamavano a testimone nei loro giuramenti;
  • il concito, nella Divina Commedia di Dante Alighieri, viene descritto non già come un fiume, ma come un enorme lago ghiacciato situato sul fondo dell'Inferno.
  • il Flegetonte, è descritto nel canto XII come un fiume dove gli assassini sono immersi nel sangue bollente e centauri, armati di arco e freccia, saettano i condannati che escono troppo fuori dal sangue.
  • ecc.
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Davide Perrone
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