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PERCHE' IL REFERENDUM Violazione della Costituzione irachena da parte del Governo centrale di Baghdad

Dopo la prima guerra mondiale il popolo Curdo è stato costretto contro la sua volontà a far parte dell’Iraq ed a sottostare agli interessi ed ai conflitti delle grandi potenze regionali e internazionali, sebbene abbia un’identità politico-culturale indipendente e viva da migliaia di anni sul territorio del Kurdistan conservandola propria identità.

I vari governi iracheni che si sono succeduti, hanno adottato negli anni politiche discriminatorie in cui diritti e libertà del popolo Curdo venivano violati. Tra i principali crimini ricordiamo: l’operazione Anfal ordinata e condotta dal regime di Saddam Hussein, lo sterminio di migliaia di Curdi con l’utilizzo diffuso di armi chimiche, in particolare nella città Halabja, la deportazione e il trasferimento forzato di migliaia di famiglie.

Nonostante questo, la leadership politica kurda ha avuto un ruolo di primo piano nel processo di liberazione dell'Iraq nel 2003 e nel successivo processo di transizione democratica nonché nella creazione di una nuova costituzione per l'Iraq, votata attraverso un referendum costituzionale nel 2005.

Purtroppo la classe dirigente politica a Baghdad ha sistematicamente violato la Costituzione, perseguendo una politica di esclusione e marginalizzazione delle diversi componenti del popolo iracheno. Il Governo centrale invece di sostenere i diritti di tutte le componenti irachene, ha minacciato l’uso della forza dando avvio ad una guerra economica contro il popolo Curdo, ed escludendo la componente sunnita al punto da favorire la nascita di formazioni terroristiche, come Da’esh nel 2014.

A causa di errate politiche settarie, l’Iraq è diventato il campo di battaglia dei conflitti regionali in Medio Oriente, milioni di sfollati, migliaia di persone sono state uccise, tante le città distrutte, con conseguente distruzione di reperti storico-culturali ed esempi di civiltà.

In questa nota desideriamo illustrare come la costituzione irachena del 2005 sia stata svuotata di contenuto e della sua essenza democratica e federale dal governo di Baghdad, attraverso la sistematica violazione degli articoli.

Per tale ragione il popolo del Kurdistan ha deciso liberamente di esercitare una volta per tutte il diritto all'autodeterminazione attraverso un referendum democratico e pacifico.

Violazione del principio di federalismo e di partnership e del pluralismo

Il principio del partenariato e del pluralismo alla base del sistema federale deve essere garantito da un gruppo di istituzioni e procedure costituzionali affinché venga preservata l’unità del paese. Il principio del partenariato si basa sul rispetto di ogni identità etnica, religiosa o settaria, geografica - storica, espressione di ogni regione federale affinché siano prese in considerazione nel processo decisionale.

L'applicazione del principio di partnership nello Stato federale contempla due dimensioni:

istituzionale

Ovvero la creazione di istituzioni per applicare questo principio. Una delle istituzioni più importanti al fine di garantire i diritti delle regioni nel processo decisionale nel quadro dello stato federale è il parlamento federale, che è composto dai rappresentanti di tutte le regioni costituenti la federazione, senza tener conto del numero effettivo dei cittadini presenti sul territorio.

Processuale

Processuale: garantire l’effettiva partecipazione delle regioni nell’ambito del processo decisionale.Quanto detto per evitare di danneggiare il principio di partenariato e non prendere decisioni a maggioranza semplice o assoluta, che porta spesso ad imporre il parere e gli interessi delle grandi regioni o delle autorità federali sul parere e gli interessi delle piccole regioni o delle autorità provinciali.

Articoli della Costituzione violati dal Governo centrale di Baghdad

Nonostante la regione del Kurdistan abbia rispettato il principio del partenariato le autorità irachene dal 2005, hanno violato questo principio, minando così il sistema democratico federale dello stato iracheno non applicando integralmente la Costituzione, che recita:

Articolo 1

“La Repubblica dell’Iraq è uno Stato federale, indipendente dotato di piena sovranità, il cui sistema di governo è repubblicano, rappresentativo, parlamentare e democratico.Questa costituzione garantisce l’unità dell’Iraq"

Purtroppo , dopo oltre dodici anni dalla promulgazione della Costituzione, lo Stato dell’Iraq è lontano dall’essere un vero e proprio Stato federale, a causa della mancata applicazione dei principi alla base del sistema federale, quali il principio di potere legislativo bilaterale, il principio del partenariato e il principio della presenza di più regioni.

Articolo 4 comma 1 e 2

“la lingua araba e kurda sono le due lingue ufficiali dell'Iraq”

Grazie a questo articolo si è garantito un autentico partenariato tra le due componenti chiave dello stato iracheno, ma in termini pratici il governo centrale non ha mai considerato le due lingue allo stesso livello. Per esempio, sulla valuta nazionale la lingua Kurda risulta essere ancora assente.nelle istituzioni

Articolo 9 comma 1, lettera A, B

L’esercito iracheno dovrà essere composto da tutte le componenti del popolo iracheno senza alcuna esclusione… è suo dovere difendere l’Iraq e il suo popolo e non diventare uno strumento contro il popolo iracheno…non devono intromettersi nelle questioni di carattere politico ... proibisce la creazione di altre milizie militari fuori dall’esercito iracheno”.

Tuttavia, la situazione attuale registra l’ assenza di equilibrio nelle componenti dell’esercito iracheno e la presenza di un certo numero di milizie militari al di fuori dell’esercito, come per esempio le milizie Hashd al Shaabi che si sono intromesse nelle questioni politiche del paese.

Articolo 12 comma 1

“l’inno nazionale, la bandiera e l’emblema dello stato devono essere espressione di tutte le componenti del popolo iracheno”.

Per ciò che riguarda l'articolo sopra citato, il legislatore, nell'arco di questi 13 anni, non ha mai legiferato in tal senso.

Articolo 48 , 65 ,137

48 “il potere legislativo è in mano al Consiglio dei Rappresentanti e alla Camera Federale”

65 “deve essere istituita la Camera Federale e deve includere rappresentanti delle regioni e dei governatorati”

137 “l’applicazione delle disposizioni e degli articoli riguardanti la Camera Federale è rinviata fino alla decisione emessa dal Consiglio dei Rappresentanti, a maggioranza di 2/3 entro il secondo mandato elettorale a partire dall’entrata in vigore della Costituzione stessa"

La Camera Federale rappresentativa di tutte le componenti presenti in Iraq non è mai stata istituita. Inoltre, ad oggi il parlamento iracheno opera secondo il principio della maggioranza semplice o assoluta, senza quindi prendere in considerazione il parere delle regioni o dei governatorati. Pertanto gli interessi delle regioni e delle province sono in balia dei partiti e dei blocchi parlamentari più numerosi (Sciiti) senza considerare gli interessi delle componenti Sunnite e curde. Questa è la demolizione del principio del partenariato e del pluralismo .

Articolo 92, Comma 1 , 2

1 “La Suprema Corte Federale è un organismo indipendente anche dal punto di vista finanziario e amministrativo”

2 “ La Suprema Corte Federale deve essere composta da giudici e esperti in giurisprudenza islamica il cui numero, la loro selezione ed il loro funzionamento dovrà essere determinato da una legge apposita votata da 2/3 del Consiglio dei Rappresentanti”.

Tuttavia il parlamento iracheno non ha mai dato seguito a quanto prescritto dall’articolo 92, non promulgando leggi che regolino il lavoro della Corte. Inoltre, il governo centrale, in particolare l’ex Primo Ministro Nuri Al Maliki ha operato in modo che questa corte non abbia mai funzionato in maniera indipendente, e spesso si verificano interferenze da parte dell’autorità esecutiva federale nel lavoro della Corte

Articolo 105 , 106 ,107

105 “Sarà istituita una Commissione pubblica per garantire i diritti delle regioni e dei governatorati”.

106 “La commissione dovrà essere composta da membri del governo centrale, delle regioni e dei governatorati(...)per verificare l’equa distribuzione delle sovvenzioni, degli aiuti e dei prestiti internazionali(...)garantire trasparenza ed equità nell’erogazione dei fondi”.

107 “Un consiglio denominato Consiglio Federale di servizio pubblico sarà istituito e dovrà regolare gli affari del servizio pubblico federale”

L'applicazione di questi articoli sono stati disattesi dal governo centrale che non ha effettuato alcun passo verso l'istituzione degli organi sopra citati.

Articolo 117 , 118 , 119

117 “ La presente Costituzione(...)riconoscerà la regione del Kurdistan , insieme alle sue autorità esistenti, come regione federale” .

118 “ Il Consiglio dei rappresentanti, entro sei mesi dalla prima seduta, redigerà una legge per definire le procedure esecutive per la formazione di nuove regioni ”

119 “Uno o più governatorati avranno il diritto di organizzarsi in una regione.”

Si rileva la mancanza della reale intenzione del governo federale nell’attuazione della costituzione in relazione all'applicazione degli articoli sopra citati. Esemplificativa è stata la volontà dell’allora Primo Ministro, Noori al-Maliki, di bloccare la trasformazione di Salahaddin e di Bassora in regioni federali.

Articolo 121 Comma 3 , 4

3 “Alle regioni e ai governatorati sono allocate una quota dei ricavi equa e sufficiente a svolgere le proprie funzioni, tenendo conto delle loro risorse, dei loro bisogni e della percentuale della popolazione presente”

4 “Sono istituiti in ambasciate e missioni diplomatiche uffici delle regioni e dei governatori, incaricati di seguire gli affari culturali, sociali e di sviluppo”.

La quota prevista per la Regione del Kurdistan prima del 2014 è stata drasticamente ridotta e successivamente completamente tagliata. Per quanto riguarda la creazione di uffici attualmente sono ancora numerosi i paesi in cui non ci sono Uffici di rappresentanza della Regione del Kurdistan.

Articolo 141

“Le leggi e le decisioni emanate dalla regione del Kurdistan, incluse le sentenze dei tribunali, rimarranno in vigore a meno di modifiche o annullamenti da parte della Regione stessa se non in contrasto con quanto previsto dalla Costituzione ”.

Il governo federale non ha rispettato quanto previsto da questo articolo, non riconoscendo leggi emanate dalla Regione del Kurdistan, seppur conformi alla presente Costituzione.

Legge elettorale

Il parlamento iracheno ha approvato una legge elettorale, a maggioranza assoluta senza prendere in considerazione le minoranze presenti, secondo la quale l'Iraq viene diviso in un numero di collegi pari al numero delle province (contrariamente alle elezioni del 2005 dove tutte le province dell’Iraq rappresentavano un unico collegio).

Questo ha rappresentato una palese violazione del principio di partenariato in quanto, in tredici anni, non sono stati applicati l'articolo 110 (censimento ufficiale della popolazione di competenza esclusiva del governo federale) e l'articolo 65 (creazione di una Camera Federale), che avrebbero garantito una legge elettorale equa per tutte le componenti irachene.

Accordi politici violati dai governi che si sono succeduti in Iraq

l'accordo del 2005 per formare un governo sotto la direzione del PM Ibrahim al Jafferi

l'accordo di Erbil del 2010 per formare un governo sotto la direzione del PM Noori al-Maliki

l’accordo del 2014 per formare un governo guidato dal PM Haider Abbadi

I governi federali che si sono succeduti non hanno mai dato seguito a nessuno di questi accordi, con la conseguente perdita di fiducia per il mancato rispetto di impegni assunti.

Violazione del principio della democrazia e della separazione dei poteri
Articolo 47

“ I poteri federali sono divisi in potere legislativo, potere esecutivo e potere giudiziario, ed esercitano le rispettive competenze in base al principio della separazione dei poteri”.

Le autorità federali non hanno rispettato il principio della separazione dei poteri, principio cardine di un sistema democratico, in quanto il potere esecutivo è predominante su quello giudiziario e legislativo.

Il governo federale rifiuta l'applicazione dell'articolo 140 della Costituzione
Articolo 140 Comma 1 , 2

Comma 1 “attuare quanto previsto nell’articolo 58 della Legge di Amministrazione Transitoria del 2004” che impone: il ritorno della popolazione forzatamente costrette a lasciare le zone contese; il reintegro nel posto di lavoro di coloro i quali sono stati licenziati; correggere la nazionalità e l’affiliazione etnica della popolazione delle zone contese, arbitrariamente cambiati dai precedenti governi; il ripristino da parte del governo delle frontiere nelle zone contese. In caso di impossibilità bisognerà rivolgersi al Segretario Generale delle NU che indicherà una figura neutrale internazionale; procedere con il censimento della popolazione in tutte le zone contese, compresa la città Kirkuk.

Comma 2 stabilisce di procedere con un referendum “che esprima la volontà dei cittadini nel determinare sotto quale amministrazione essere regolati”, entro e non oltre il 30 dicembre 2007.

I governi che si sono succeduti dal 2005 non hanno mai proceduto verso una vera attuazione dell’articolo 140, se non per pochi irrilevanti iniziative.

Riduzione della quota di budget prevista per la regione del bilancio federale
Articolo 14 , 25 , 26 ,29 ,30 ,31 ,32 ,33,34 ,106

14 “gli iracheni sono uguali davanti alla legge senza discriminazioni di genere, razza, nazionalità o origine”

25 " l'economia irachena deve essere sviluppata secondo basi economiche moderne, garantendo la diversificazione delle fonti e delle risorse economiche, incoraggiando lo sviluppo del settore privato "

26 “ Lo Stato deve garantire ed incoraggiare lo sviluppo degli investimenti in vari settori”

29 comma 1 - 30 comma 1 e 2 : questi articoli tutelano la famiglia come base della società, la sua integrità, i suoi valori etici, religiosi e nazionali , e stabilisce che lo Stato deve garantire gli elementi fondamentali per una vita libera e dignitosa.

31 Comma 1 e 2 , 1.Ogni cittadino ha diritto all'assistenza sanitaria. Lo Stato deve garantire l'assistenza pubblica costruendo differenti tipi di ospedali ed istituzioni mediche. 2 Sotto la supervisione dello stato, individui e entità hanno il diritto di costruire ospedali, cliniche o centri privati di assistenza sanitaria

32 " Lo Stato deve prendersi cura delle persone diversamente abili e assicurare la loro integrazione nella Società"

Dopo l'entrata in vigore della Costituzione della Repubblica Federale dell'Iraq nel 2005, è stato deciso di destinare alla Regione del Kurdistan la quota del 17% per le spese correnti, le spese di funzionamento e le spese dei progetti di investimento , Tuttavia, i governi federali che si sono succeduti dal 2005, hanno violato questi obblighi costituzionali adottato una politica economica volta a reprimere la Regione del Kurdistan, attraverso:

  1. la riduzione della quota da destinare alla Regione (11% o 12% nel migliore dei casi); a partire dal febbraio 2014 questa quota è stata completamente tagliata;
  2. Riduzione della quota per approvvigionamento sanitario. Siamo passati dal 60/65% del 2005 al 25/30% del 2016.
  3. Mancato invio di budget da destinare per le spese generali di rappresentanza, per il pagamento delle forze Peshmerga e per progetti di mantenimento di dighe

Il taglio della quota del bilancio generale destinata alla regione del Kurdistan non è avvenuta come ritorsione per l’avvio di esportazione indipendente del petrolio (maggio 2014), in quanto il taglio ha avuto inizio precedentemente (febbraio 2014).

Pertanto, le politiche adottate dal governo federale sono in palese violazione della Costituzione irachena con riferimento agli articoli sopra citati.

Violazione del principio di partenariato rispetto allo sfruttamento delle risorse naturali
Articolo 111, 112

111 "Il petrolio ed il gas sono di proprietà del popolo dell'Iraq".

112 sancisce la divisione di tale ricchezza sulla base del principio del partenariato.

E’ stato necessario attuare questi articoli attraverso una legge integrativa, per tre motivi:non esisteva in Iraq una legge unificata sul petrolio e gas prima della caduta del vecchio regime , il vecchio sistema economico si basava sulla controllo diretto sull’economia da parte del sistema totalitario. Il nuovo ordine economico nel periodo successivo all’entrata in vigore della Costituzione irachena, si basava sulla filosofia dell’ Economia libera e aperta agli investimenti esteri. Si è reso necessario dotarsi quindi di una nuova legge.

la Costituzione prevede di applicare il principio del partenariato nella gestione del petrolio e del gas tra il governo federale e i governi provinciali, e la distribuzione delle importazioni di petrolio in modo equo, cosi come la ripartizione della quota alle regioni interessate. Tali aspetti non sono disciplinati da una legge, per tale ragione è necessario creare una nuova legge.

I governi iracheni negli anni successivi hanno ostacolato l’adozione di una legge per il petrolio e il gas, dopo l'introduzione di un disegno di legge alla Camera dei Rappresentanti il ​​4/7/2007. Gli articoli e i paragrafi di questo progetto sottolineano il principio dell'adozione dei poteri da parte delle autorità provinciali nel settore della gestione del petrolio e gas . Dopo 12 anni dalla nuova costituzione irachena, l'Iraq federale ha un vuoto giuridico nel settore più importante dell'economia nazionale .

Violazione dei diritti e delle libertà
Articolo 2 , 14 , 15 , 28 , 33 , 37 , 41 , 132

2 comma 2 “... Questa costituzione garantisce i diritti religiosi completi per tutti gli individui , dalla libertà di credo religioso alla pratica, come ad esempio ai cristiani e agli Yazidi, e ai Mandei ”.

I successivi governi iracheni non sono stati in grado di difendere la libertà di religione delle minoranze quali gli Yazidi , i Cristiani, i Mandei e i Kakaei , i cui fedeli non riescono a praticare la libertà di culto in sicurezza.

14 "Gli iracheni sono uguali davanti alla legge senza distinzione di razza, nazionalità, origine, ecc.”.

I governi federali hanno violato questo articolo costituzionale esercitando una politica di discriminazione razziale contro le varie componenti della società irachena.

15 “Ogni individuo ha diritto alla vita, alla sicurezza e alla libertà, non può essere privato di questi diritti o limitato se non in conformità con la legge, e sulla base di una decisione emessa da un'autorità giudiziaria competente "

37 “Nessuno può essere arrestato o interrogato, ad eccezione di una decisione giudiziaria”.

Il governo iracheno ha lavorato in contrapposizione totale a questi articoli , supportando campagne di arresti contro la componente sunnita; sono stati registrati centinaia di rapimenti e omicidi praticati contro i figli della comunità sunnita.

Articolo 28 prevedeva una serie di diritti personali, sociali ed economici (come la riduzione fiscale per i reddito bassi , la tutela della maternità, dell'infanzia e vecchiaia, la cura dei giovani, la prevenzione dello sfruttamento sessuale dei bambini, la prevenzione della violenza in famiglia, l'assicurazione sociale e sanitaria).

Il governo iracheno non è riuscito a garantire tali diritti. Migliaia di bambini sono privi del diritto all'istruzione e del diritto di vivere una vita dignitosa.

33 " lo Stato deve fornire un ambiente sano per i suoi cittadini".

Il governo non è stato in grado di adempiere a questo importante impegno direttamente legato alla vita dei cittadini.

41 “gli iracheni sono liberi di rispettare il loro status personale in base alle loro religioni, sette, credenze, o la loro scelta, etc ..”

I governi iracheni hanno interrotto questo articolo violando il principio della libertà di religione, alla base della coesistenza pacifica tra i proprietari delle diverse religioni nel paese.

132, comma 1 e 2 “Lo Stato garantisce la cura delle famiglie dei martiri e dei prigionieri politici ... e il risarcimento per le famiglie dei martiri e dei feriti a seguito di atti terroristici”.

I governi iracheni non sono stati mai in grado di assicurare i diritti dei prigionieri politici, in particolare ai martiri della regione del Kurdistan, dove era dovere del Governo di compensare le famiglie dei martiri in Halabja e della Campagna di l’Anfal . Il governo non ha anche mai compensano i prigionieri politici e risarcimento le famiglie dei martiri e i feriti a seguito di atti terroristici.

Mancanza di integrazione del sistema giuridico e legislativo in Iraq
Di seguito sono riportati i più importanti articoli costituzionali violati e le relative leggi non sono state emanate:
  1. L’articolo 18 della costituzione, stabilisce che anche se uno solo dei due genitori è iracheno, il figlio deve essere comunque considerato cittadino dell’Iraq. Ciò non avviene.
  2. Gli articoli 21, 22 e 24 riguardano il diritto di asilo politico e l'estradizione di non rifugiati, e il diritto di stabilire i sindacati e le associazioni di categoria, la libertà di circolazione dei lavoratori e delle merci e il diritto di proprietà (non valido per il cambio demografico).
  3. L'articolo 84 della Costituzione, prevede che una futura legge dovrà organizzare l’apparato di sicurezza e di intelligence. Questa legge non è mai prodotta ed ha provocato una serie di violazioni nel campo dei diritti umani oltre a produrre un malfunzionamento della sicurezza dell’intero stato (la caduta di Mosul ne è un esempio)
  4. Mancata adozione di una legge di emergenza per disciplinare gli affari del paese durante periodi bellici, ai sensi dell'articolo 61, paragrafo IX, della Costituzione irachena.
  5. Secondo l'articolo 86, bisognava varare una legge per organizzare le funzioni e i poteri dei vari ministeri. Non è mai stata varata. Questo ha prodotto un danno nel funzionamento della macchina della pubblica amministrazione e creato uno squilibrio nel rapporto tra gli organi del governo centrale e le regioni e i governatorati presenti.
  6. L'articolo 93 comma 6, prevedeva una legge per regolamentare le accuse mosse verso il Presidente della Repubblica, il primo ministro e tutti i ministri. Questa legge non è mai stata prodotta. Ne sono conseguiti alcuni squilibri: per esempio nel caso di riduzione del budget destinato alla Regione, decisa in persona dal Primo Ministro, in mancanza di tale legge non è stato possibile perseguirlo.
  7. L’articolo 112 prevede l’adozione di una legge che regolamenti la redistribuzione dei proventi dalla vendita di petrolio e gas (con una parte destinata per un periodo di tempo limitato a quelle città che hanno subito danni dai precedenti governi) e l’adozione di strategie future comuni. Questa legge non è mai stata prodotta.
  8. L'articolo 113 prevede che la gestione del patrimonio archeologico sia di competenza nazionale. E quindi di competenza del Governo centrale che lo gestisce in collaborazione con i governi della Regione e dei governatorati. Questo non è mai stato fatto.
  9. La gestione delle dogane è fallimentare. Secondo l’articolo 144, comma 1, la gestione della dogana sarebbe dovuta essere di competenza del Governo centrale in collaborazione con i governi della Regione e dei governatorati, ed una legge doveva essere varata per questo. Non è mai stata prodotta.
  10. L'articolo 123 prevede l’adozione di una legge per la regolamentazione delle competenze tra il Governo centrale e i governi della Regione e dei governatorati. Non è mai stata prodotta.
  11. L’Articolo 124 preveda l’adozione di una legge per gestione della capitale Baghdad. Non è mai stata varata.

Credits:

KRG ITALIA

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