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Apprendisti cittadini digitali UN PERCORSO DIDATTICO DI PREVENZIONE DELL'ODIO ONLINE

ANALISI DELLA CLASSE E FINALITA'

L'idea di questo percorso è nata in Consiglio di Classe, in seguito ad un episodio in particolare, ma più in generale alla luce della scarsa consapevolezza nell'uso dei social e degli strumenti digitali emersa da commenti e comportamenti immaturi di diversi/e alunni/e.

La principale finalità del progetto è stata quindi quella di creare uno spazio di riflessione e di offrire stimoli e provocazioni volti a sollecitare una presa di consapevolezza circa le responsabilità connesse con la vita in rete e sui social, che non è certo secondaria rispetto a quella reale per i ragazzini di oggi. Per stimolare a CREARE PONTI anche sul web, invece di erigere muri.

IL CONTESTO PIU' AMPIO

Nella progettazione del percorso e degli obiettivi educativi e di apprendimento ho preso in considerazione tre aspetti: (1) il richiamo ministeriale a mettere l'educazione alla cittadinanza digitale tra i tre fondamentali ambiti dell'educazione civica; (2) gli obiettivi che la comunità internazionale si è posta per il futuro, mediante l'Agenda 2030, allo scopo di costruire un mondo più giusto e sostenibile; (3) il periodo storico che stiamo vivendo e che ha visto venire in primo piano il problema della salute, non solo fisica, ma per gli adolescenti soprattutto psicologica: isolamento, apatia, sintomi depressivi, oltre ad ulteriore dipendenza dal web e dai social, indotta dall'isolamento.

COMPETENZE, ABILITA', CONTENUTI

Nella progettazione del percorso ho cercato di lavorare su un doppio binario: quello delle competenze disciplinari di italiano (esprimersi oralmente e per iscritto, comprendere i messaggi) e quello delle competenze di vita e cittadinanza (ragionare, cooperare, agire con rispetto, adottare punti di vista diversi).

Nella scelta dei contenuti e delle attività ho preso spunto dalla ricchissima offerta di percorsi didattici della comunità di Paroleostili.

FASE 1: ESPLORAZIONE

Per circa sei settimane abbiamo esplorato in classe il tema partendo da stimoli forniti da video, immagini o storie, cui sono seguite riflessioni prima individuali, mediante scritture brevi o organizzatori grafici e poi socializzate collettivamente, mediante confronti e dibattiti. Vediamo un esempio.

Attività di apertura: 4 video-stimolo
Lo schema a T rovesciata

FASE 2: COMPRENSIONE

Al confronto e alla condivisione di esperienze è sempre seguita poi la comprensione dei concetti connessi con gli stimoli e l'emersione di problemi e possibili soluzioni.

Si sono focalizzate alcune parole-chiave, cercando di comprenderne il significato: cos'è la "reputazione digitale"? Chi sono gli "haters"? Cosa sono le "fake news"?

Un esempio: dopo il video con la narrazione di Francesco Sole

FASE 3: RIFLESSIONE

Comprendere però non basta, è necessario andare a fondo col pensiero e chiedersi le ragioni dei comportamenti, creare connessioni, trarne insegnamenti. In questo ci siamo fatti aiutare da alcune thinking routines e dalle bacheche digitali di Padlet.

FASE 4: ANALISI, UN DOCUMENTO

Abbiamo a questo punto focalizzato l'attenzione su un documento e letto il Manifesto della comunicazione non ostile, cercando di comprendere il significato dei dieci principi elencati, anche mediante esempi concreti.

LA STORIA DI CAROLINA

Nel percorso abbiamo incrociato e ascoltato alcune storie, talvolta anche molto dure: quella di Carolina Picchio in primo luogo. E ci siamo chiesti: che alternative ci sono in questi casi? Si può e si deve chiedere aiuto?

ALL'OPERA! MANI IN PASTA

E' venuto dunque il momento di passare alla parte operativa del percorso: la classe, in quel momento in presenza a scuola, è stata divisa in piccoli gruppi (coppie o gruppi di tre alunni/e) e a ciascun gruppo è stato assegnato un principio del manifesto.

Obiettivo: sensibilizzare i propri coetanei sul principio assegnato in modo possibilmente creativo, cercando una storia esemplificativa da raccontare, creando un proprio elaborato (canzone, video, poesia) e veicolando così un messaggio.

Non è stato facile lavorare in gruppo col metro di distanza, le mascherine e le misure sanitarie della pandemia, ma... ce l'abbiamo fatta!

OSTACOLI IN CORSO D'OPERA

Durante il lavoro sono emerse alcune difficoltà, prima fra tutte il fatto che quasi tutti i gruppi si concentravano su storie drammatiche, come quella di Carolina: suicidi e tragedie. Emergeva una visione pessimistica delle relazioni sociali. Ho invitato allora alcuni gruppi a focalizzarsi su storie positive, su come il web si possa abitare con rispetto, ironia, fiducia e su come possa veicolare e dare voce a un modo diverso di vivere le relazioni.

QUALE SGUARDO SUL FUTURO?

Il rischio è perdere di vista l'obiettivo: aiutare a guardare al futuro con speranza e ai problemi come a sfide.

UNA NUVOLA DI PAROLE-PONTE

PRODOTTO COLLETTIVO: UN LIBRO DIGITALE

AUTOVALUTAZIONE

La valutazione del percorso è avvenuta tramite una sistematica osservazione della classe nelle diverse fasi di lavoro (diario di bordo), nonché degli elaborati prodotti sia nei momenti esplorativi e riflessivi iniziali che nel lavoro di gruppo. I questionari iniziale e finale hanno invece avuto lo scopo di misurare lo scarto nelle conoscenze e nella consapevolezza rispetto all'uso dei social.

La checklist di autovalutazione è servita invece come spunto di riflessione metacognitiva, al fine di focalizzare e poi socializzare gli obiettivi di miglioramento, le strategie messe in atto e i punti di forza emersi.

Checklist di autovalutazione
Bilancio finale dell'alunna J.K.
Bilancio finale dell'alunna V.V.

BILANCIO FINALE

L'esperienza è stata nel complesso positiva.

I ragazzi hanno partecipato attivamente e con entusiasmo, confrontandosi a volte vivacemente, ma con rispetto per le idee altrui. Pur essendo solitamente poco autonomi nel lavoro e non particolarmente brillanti sotto il profilo didattico, in questo lavoro si sono impegnati e hanno trovato soluzioni e realizzato contenuti con una buona autonomia. Talora è stato un po' faticoso spingere la riflessione un po' più in profondità, ma nel complesso abbiamo raggiunto gli obiettivi programmati.

Il punto di debolezza principale è stato la carenza di creatività: molti hanno cercato risorse video e storie sul web e pochi hanno fatto lo sforzo di impegnarsi in elaborati più creativi o artistici. Con alcune eccezioni: tra queste il breve rap di Riccardo e il video di Elisabetta ed Eleonora.

ESSERE CITTADINI DEL FUTURO

Il futuro chiede ai nuovi cittadini di saper esercitare la propria responsabilità e fare scelte in più dimensioni: quella delle relazioni "vive" e quella delle relazioni virtuali, che non sono meno reali. Il benessere dei ragazzi oggi passa anche attraverso un modo di sereno di vivere il mondo liquido dei media digitali.

ESSERE INSEGNANTI DEL PRESENTE

La scuola non può quindi ignorare la sfida educativa di preparare i ragazzi a questa cittadinanza complessa, aiutarli a costruire le risorse per vivere relazioni positive e stare bene in tutte le dimensioni del presente. O, quanto meno, deve provarci.

Created By
Elisabetta Condò
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Credits:

Creato con immagini di FrankWinkler - "bridge lighthouse sunset" • PIRO4D - "london bridge towers tower bridge" • Tama66 - "bridge path park" • FrankWinkler - "bridge river rocks" • Tama66 - "railway rails track" • d_poltoradnev - "prague charles bridge bridge" • Lancier - "tree leaves bridge" • sasint - "umbrella woman boardwalk" • Kanenori - "the akashi-kaikyo bridge sea silhouette" • thomaschung - "nyc america bridge" • Pexels - "arches bridge concrete structure" • Atlantios - "rio-antirrio bridge suspension bridge bridge" • Michelleraponi - "venice italy gondola" • EvgeniT - "bridge river reflection" • Kanenori - "landscape at dusk the akashi-kaikyo bridge" • zhuwei06191973 - "city shanghai china"