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Cari lettori, la Redazione è felice di presentarvi la quarta edizione del Giornalino. Con molta felicità, questo mese, al nostro gruppo si sono aggiunti partecipanti di altre classi.

Senza perdere altro tempo, vi splash-iamo alcuni articoli riguardanti due feste:”Carnevale” e “San Valentino”.

Ogni festa affonda le proprie radici nella storia e noi le abbiamo rispolverate. Buona lettura!

Benedetta Barile (giornalista),

Annapia Bartiromo (giornalista)

Francesca Del Bene (caporedattrice, giornalista)

Giada Gaito (giornalista)

Carmen Giordano (giornalista)

Francesca Giordano (giornalista)

Giuliano Nisi (editor)

Matteo Scarano (editor)

Giuseppe Di Mattia (editor)

SOMMARIO

ORIGINI DI CARNEVALE

ORIGINI DI SAN VALENTINO

RICETTARIO CARNEVALE

EFFETTI DI CARNEVALE SULL'AMBIENTE

DIFFERENZE CARNEVALE 2019/2021

Oggi vi splash-iamo le origini del Carnevale. Buona lettura!

Il termine "carnevale" è legato alla Quaresima , infatti, durante questo periodo vi è il divieto di mangiare carne e "carnevale" deriva proprio dal latino "carnem levare" ovvero "togliere la carne" dalla dieta.

Il Carnevale è una festa, o meglio un periodo di festeggiamenti, che si è sviluppata soprattutto nei Paesi di tradizione cattolica. Si tratta di manifestazioni anche pubbliche in cui abbondano gli elementi giocosi e di fantasia.

Forse però l’aspetto più caratterizzante consiste nell’utilizzo del cosiddetto “mascheramento”, che si ispira, nella maggior parte dei casi, a personaggi ben individuati, sia fantastici che reali ma trattati satiricamente.

Seppure la ricorrenza del Carnevale, così come la conosciamo influenzata dal calendario liturgico della Chiesa cattolica, abbia origine in ambito cristiano, le caratteristiche proprie del suo svolgimento ha radici molto più antiche.

In ambito greco possiamo annoverare le “feste dionisiache”, mentre nel contesto romano è possibile trovare i “saturnalia”.

In entrambe le celebrazioni, anche se con elementi specifici differenziati, ciascuno era sciolto dai propri obblighi sociali e dalle gerarchie, lasciando posto al rovesciamento dell’ordine, allo scherzo ed alle pratiche dissolute, che spesso confluivano in riti orgiastici.

Protagoniste del Carnevale da sempre sono le Maschere classiche più conosciute, le quali derivano da tradizioni locali che, spesso e volentieri, si sono intrecciate con il teatro popolare.

Pare che la più antica fra queste sia Arlecchino, originaria di Bergamo.

Nel secolo XVI da Venezia arrivò la maschera di Pantalone e da Napoli Pulcinella , seguiti dal Dottor Balanzone di Bologna.

Gli altri famosi personaggi del Carnevale italiano vengono da Torino (Gianduia), da Firenze (Stenterello), da Bergamo ancora (Brighella) e da Venezia il personaggio femminile più famoso che è Colombina.

Ma molte altre se ne sono aggiunte e si aggiungeranno negli anni!

Francesca J. Del Bene

Le origini di San Valentino

Se ben noi conosciamo il 14 febbraio come “La festa degli innamorati“, vi troviamo delle storie che la precedono.

Le tradizioni di San Valentino risalgono all’epoca dei romani, precisamente, nel 496 d. C. Durante, questo periodo, si celebravano dei veri e propri riti pagani chiamati: “Lupercalia”.

Questi, consistevano nel contrasto fra la morte e l’idea di amare dei cristiani e prevedevano festeggiamenti che avvenivano intorno al 15 febbraio.

Tutte queste celebrazioni, però, volevano essere eliminate dal papa Gelasio I; che per rimuovere questa specie di festa, decise di realizzare la festa dell’amore; che spostò al 14 febbraio.

Questo evento, inoltre, decise di dedicarlo a San Valentino, facendolo diventare in qualche modo il protettore degli innamorati.

Detto ciò, può sorgere spontanea una domanda; ma quale fra i tanti martiri di nome Valentino, fu dedicato codesto giorno?

Ebbene, a rispondere a tale domanda, ci siamo noi che vi splash-iamo le nostre informazioni.

I martiri, che dovrebbero essere quelli più noti, e quindi, forse, quelli ai cui dedicato il tutto sono due. Uno è nato a Interamna (oggi Terni) nel 176, proteggeva gli innamorati, li guidava verso il matrimonio e li incoraggiava a mettere al mondo dei figli. Il secondo, invece sarebbe morto a Roma il 14 febbraio del 274, decapitato.

Per alcune fonti sarebbe lo stesso vescovo di Terni.

Per altri; sarebbe un altro martire cristiano. Comunque, chiunque lui sia, si dice, che sarebbe stato giustiziato perché aveva celebrato il matrimonio tra la cristiana Serapia e il legionario romano Sabino, che invece era pagano; e ciò, per molti, non era una cosa giusta.

Ovviamente non vi troviamo solo fatti storici ma anche leggende, tra le quali più famose, “La povera fanciulla” e “L’antica Valentina”.“La povera fanciulla” conosciuta anche come “ il Santo Valentino” , parla di un ragazza la cui non avendo a disposizione la somma di denaro necessaria per celebrare il suo matrimonio e non sapendo cosa fare incominciò a perdere le speranze .

Ma grazie al vescovo San Valentino , che poco dopo averlo saputo le andò in soccorso, venne così ricordato per il suo valoroso atto come il protettore degli innamorati; invece, “L’antica Valentina” tratta di un marito che venne rinchiuso nella Torre di Londra dopo la battaglia di Agincourt.

Carlo , il marito, si rivolge direttamente alla moglie Valentina con le seguenti parole:“Je suis desja d'amour tanné, ma très doulce Valentinée…”ossia “Sono già malato d'amore, mia dolcissima Valentina”.

Annapia Bartiromo

Benedetta Barile

Le chiacchiere

Farina 500 g

Zucchero 70 g

Burro a temperatura ambiente 50 g

Grappa 30 g

Uova (medie) 3

Lievito in polvere per dolci 6 g

Baccello di vaniglia 1

Tuorli 1

Sale fino 1 pizzico

Ingredienti per decorare:

Zucchero a velo

Preparazione :

Per preparare le chiacchiere, setacciate la farina assieme al lievito e versate in una planetaria con foglia. Aggiungete lo zucchero, il sale, le uova sbattute in precedenza e la grappa. Lavorate fino ad amalgamare bene gli ingredienti.Sostituite la foglia con il gancio, unite i semi della bacca di vaniglia e il burro, quindi continuate ad impastare per 15 minuti fino ad ottenere un composto omogeneo: dovrà risultare sostenuto ma abbastanza malleabile.

Trasferite l’impasto su un piano da lavoro, e maneggiarlo rapidamente per dargli una forma sferica.Avvolgete il panetto con la pellicola trasparente e lasciatelo riposare a temperatura ambiente per almeno 30 minuti.

Dividete la pasta in porzioni da 150 g circa e iniziate a lavorare ognuna singolarmente. Appiattite leggermente una prima porzione con il palmo della mano, infarinata e stenderla con il tirapasta impostato sullo spessore più largo.

Ripiegate verso il centro i lati corti della striscia di pasta ottenuta, dopodiché tiratela nuovamente impostando ogni volta il tirapasta su uno spessore sempre minore, fino a raggiungere i 2 mm.

Eseguite lo stesso procedimento su tutte le porzioni di impasto. Lasciate riposare qualche minuto la sfoglia tirata e nel frattempo portate l’olio alla temperatura di 150-160°. Con una rotellina a taglio smerlato procedete sagomando dei rettangoli di circa 5x10 cm e praticando su ognuno due tagli centrali, paralleli al lato lungo.

Non appena l’olio ha raggiunto la giusta temperatura immergetevi 2-3 rettangoli di sfoglia con l’aiuto di una schiumarola e fateli cuocere girandoli su ambo i lati fino a che non raggiungono la doratura. Scolate le sfoglie su carta assorbente e impiattate e cospargete con abbondante zucchero a velo setacciato. Le vostre chiacchiere sono pronte.

Baci perugina fatti in casa - 15 pezzi

Ingredienti:

-100g di cioccolato al latte;

-200g di cioccolato fondente;

-100g di granella di nocciole;

-100g di crema di nocciole;

-20g di burro;

-15 nocciole-

Preparazione:

Per prima cosa sciogliete a bagnomaria il cioccolato al latte e il burro, incorporare poi la nutella e la granella di nocciole;

Fate riposare l’impasto per i baci in frigorifero per circa 20 minuti, dopo di che fate delle palline e posizionare la nocciola o sopra ogni pallina o al suo interno. Nel mentre che le palline riposano, sciogliete a bagnomaria il cioccolato fondente e procedete a passare le palline così ottenute nel cioccolato fuso.

Se siete esperti potete posizionare le palline in una griglia munita di contenitore per raccogliere il cioccolato fuso, altrimenti passatele nella glassa con un cucchiaino;

L’estetica sarà diversa ma il sapore sarà uguale! Riporre in frigo per circa un’ora. Una volta pronti, se la temperatura esterna lo consente, i vostri baci possono anche essere lasciati fuori dal frigo.

Francesca Giordano

LATI NEGATIVI DEL CARNEVALE

IMPATTO AMBIENTALE CHE HANNO I CORIANDOLI E LE BOMBOLETTE SPRAY SULL’AMBIENTE

Da tutti il Carnevale è descritto come una festa gioiosa, allegra e ricca di positività; però dovremmo sapere che qualche anno fa, in alcune zone della Sicilia, furono utilizzati dei coriandoli che vennero creati con della plastica metallizzata. Questi, una volta utilizzati hanno rilasciato tante particelle indistruttibili, che a causa delle piogge e a causa delle loro piccole dimensioni, sono finite in mare e ciò ha causato un’alterazione dell’alimentazione marina.

In quello stesso anno la guardia di Finanza collaborando con sindaci di vari comuni, sequestrò molti coriandoli e bombolette spray e si sono occuparono di fare una pulizia molto profonda sia per le strade sia nei tombini.

La verità, però, è che anche i coriandoli che utilizziamo tutti, per ogni Carnevale, non sono biodegradabili, infatti sarebbe giusto, eliminare oggetti per fare del bene al nostro pianeta oppure scegliere determinati oggetti di tipo carnevalesco, che però vadano a sostenere il nostro pianeta.

Noi pensiamo che quando il carnevale finisce è finita lì, quando in realtà dopo la festa, i coriandoli rimarranno ad infestare i nostri ambienti naturali.

Ecco alcuni comportamenti che potremmo adottare sia per la felicità del nostro pianeta sia per vivere questa festa in modo gioioso ma consapevole…

Innanzitutto, durante le feste carnevalesche, bisognerebbe evitare i coriandoli, soprattutto quelli di plastica, anche se in verità, come abbiamo già detto, anche quelli di carta hanno un'influenza sull’ambiente.

Un'abitudine che potremmo mettere in pratica; è quella di creare coriandoli in casa, con carta che facilmente si può trovare all’interno di un appartamento. Mentre per le buste che devono contenere i coriandoli, si possono utilizzare delle normalissime buste. Ciò che ho appena consigliato, sicuramente va un pò più a favore dell’ambiente.

CARNEVALE GREEN IN ALCUNE ZONE DI ITALIA

Esempio di un Carnevale che rispetta l’ambiente,può essere, il Carnevale che si manifestò a Viareggio, durante il quale partecipò un'associazione ambientalista: “GREENPEACE”. Questa, si presentò con uno slogan: “ IL MARE NON E’ USA E GETTA ”. Inoltre lo mostrarono, davanti ad un carro che simboleggia appunto l’inquinamento dei mari, in particolare rappresentava una balena sommersa dalla plastica.

Quindi, possiamo capire, che questa associazione si presenta per trasmettere un messaggio molto importante, ovvero quello di rispettare tutti gli ecosistemi che ci circondano, ma soprattutto rispettare i mari, che sono i soggetti a cui facciamo più “male”.

Giada Gaito

Cari lettori, oggi vi parlerò delle differenze tra il Carnevale vissuto nel 2019 e il Carnevale e quello del 2021. Il Carnevale di quest’anno non sarà come quelli vissuti negli anni precedenti , sempre per causa Covid.

Gli altri anni ci riunivamo in piazza tutti insieme per divertirci a fare scherzi l’uno con l'altro, ci spruzzavamo bombolette colorate, e tornavamo a casa tutti colorati tra bombolette e coriandoli ma soprattutto con dei sorrisi a 360 gradi.

Era divertente camminare sulle strade colorate piene di coriandoli e vedere tanti bambini travestiti dai loro personaggi preferiti,che si divertono a lanciare i coriandoli su per il cielo per poi farli scendere delicatamente come fiocchi di neve colorati.

Inoltre gli altri anni ammiravamo la belezza dei maestosi carri i quali svilavano per le città con la musica ad alto volume, per farci ballare e cantare.

Questo Carnevale purtroppo non sono concesse tutte questi divertimenti, si potrà scendere con gli amici ma non potremo rincorrerci per le strade a farci scherzi non potremo mostrare i nostri sorrisi per via delle mascherine ma in compenso potremo vedere i meravigliosi abiti colorati dei bambini. Un altra cosa concessa quest’anno è andare a casa della nonna o dei nostri familiari a gustarci tutti i cibi tradizionali del Carnevale.

Carmen Giordano

Presentazione realizzata da Giuliano Nisi, Matteo Scarano e Giuseppe Di Mattia.

Credits:

Creato con immagini di AldoDK - "carnival mask venice" • waichi2021 - "valentine gifts flat lay" • suju - "spray cans color"