Tutte le parole che finiscono in “ismo” hanno sempre qualcosa di negativo. Alla parola catechismo preferiamo catechesi, o meglio ancora Catechesi del “Buon Pastore”.
Il cammino del Buon Pastore si appoggia alla metodologia Montessoriana. Il metodo non si rivolge eslusivamente ai bambini, ma intende coinvolgere i genitori. La scelta del Buon Pastore va fatta insieme: bambini e genitori. Soprattutto il cammino di quarta elementare è imperniato sulla integrazione dei genitori nel percorso catechetico.
Il cammino parte in seconda elementare e finisce in prima media con la Cresima. Poi continua con il post cresima il sabato pomeriggio in oratorio alla Mater.
La catechesi non è separata dalla vita della comunità parrocchiale. Non si viene in parrocchia per fare un ”corso obbligatorio” di dottrina cristiana. La scelta deve essere integrale. La messa domenicale ad esempio è costitutiva. Ma anche le relazioni, la vita di comunità, le proposte aggregative sono importanti per crescere nella fede.
Per gestire le attività pastorali la parrocchia si avvale di uno strumento associativo che è l'ANSPI.
E’ una realtà associativa di promozione sociale e costituisce un soggetto in grado di inserire gli oratori e i circoli nel contesto della vita civile e sociale italiana, con i diritti e i doveri di ogni altro ente di diversa ispirazione e finalità.
1) la scelta associativa allo scopo di sviluppare la dimensione “relazionale” e di valorizzare al massimo le singole risorse umane che, ancor oggi, aderiscono prevalentemente a titolo gratuito come volontari
2) La scelta nazionale, necessaria per assumere un’organizzazione articolata su tutto il territorio nazionale, facendo attenzione al contesto territoriale e culturale presente
3) La scelta civilistica, come esplicitazione della Chiesa che è "nel mondo senza essere del mondo” (Gv. 17, 14). L' ANSPI valorizza, pertanto, la presenza dei laici, in particolare i genitori, i giovani animatori e gli adulti come educatori e formatori.