Il Vedutismo

Con la definizione di vedutismo si è soliti indicare un particolare genere pittorico nel quale si rappresentano vedute prospettiche di paesaggi o di città riprese dal vero
La Fotografia
La camera ottica nasce nel XVIII secolo ed è l’antenata della nostra macchina fotografica.
Attraverso l’obbiettivo proietta al proprio interno l’immagine capovolta del soggetto,ma al contrario delle moderne fotocamere non utilizza la pellicola.
La prima camera ottica consiste in una specie di armadio trasportabile.
I modelli successivi si possono definire portatili in quanto hanno dimensioni minori.

Ricalcando su un foglio l’immagine attraverso l’obbiettivo si ottiene una rappresentazione scientificamente simile all’originale.

La camera ottica richiedeva però comunque l’intervento manuale, per questo più avanti si utilizzeranno materiali che se opportunamente esposti e trattati, sono in grado di registrare qualsiasi vibrazione luminosa.

La prima fotografia risale al 1827 ed è stata fatta dal francese Joseph Nicéphore Niépce, nota come Veduta dalla finestra a Le Gras, rappresenta il panorama visibile dal suo laboratorio.

Dagherrotipia

Consiste nell’impressionare con la luce di una camera ottica una lastra di rame argentata, precedentemente trattata con vapori di iodio. L’unico limite era che una volta trasformata la fotografia da negativo in positivo non si poteva più tornare indietro e quindi si aveva solo una copia dell’immagine.
La luce proveniente dall’obbiettivo colpisce il sottile strato di emulsione sensibile impressionandolo in maniera direttamente proporzionale all’intensità luminosa stessa.

Eadweard Muybridge esegue la prima serie di fotografie di soggetti in movimento.

La fotografia entra anche nella ritrattistica arrivando a sviluppare abilità compositive e di indagine psicologica del tutto analoghe a quelle di un ottimo pittore.
I fratelli Alinari lavorano sulle fotografie di paesaggi soprattutto Toscani. Affrontano il problema tecnico delle linee cadenti.
Molti pittori dell’epoca si vedono “sostituiti” dalla pratica della fotografia, solo i più accorti e sensibili riescono ad integrarla nelle loro opere.

Natasha Bison e George Petrea

4L Rolando da Piazzola

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